Thinking About You

Capitolo 12

Il tanto atteso giorno arrivò prima di quanto pensassi. Per la discussione dei lavori, in Università, avevano allestito una sorta di palco dove ogni studente, ad uno ad uno, vi saliva per parlare del proprio progetto. Davanti la struttura, un centinaio di sedie ricoprivano l'intera sala. Fummo in 10 a prendere il dottorato, compreso il mio amico Scott. Pur essendo pochi a laurearci, la stanza era completamente piena di gente, tra parenti, amici e familiari. L'atmosfera era del tutto fantastica ma nello stesso tempo anche imbarazzante. Tra i miei "parenti" erano presenti Felix, che non se lo sarebbe perso per nulla al mondo, Josh accompagnatore ufficiale del mio amico, e Delphine. Vedere la bionda lì fu un colpo per me e per tutto il resto della sala, che nel momento in cui prese posto, la squadrarono tutti con stupore. Vedere la Dottoressa Cormier in quella circostanza fu come vedere un vip nel campo della scienza. La vidi piuttosto imbarazzata, ma sapeva quanto ci tenessi a quel momento, quindi prese un permesso di lavoro solo per venire a vedermi. Si era accomodata vicino a Felix. La salutai in lontananza con un cenno e mi avviai nelle prime file, dove a breve ci avrebbero chiamati sul palco. Avendo la "N" come iniziale del mio cognome, dovetti aspettare 4 persone prima di me. L'ansia cominciò a mangiarmi ogni singolo pezzo di pelle. Non ero terrorizzata di dover parlare davanti così tanta gente, ma di dover discutere della Dottoressa Cormier davanti a lei.

Arrivò il mio momento, mi alzai dalla sedia e tremai leggermente. Decisi di non voltarmi verso di lei, ne di guardarla, altrimenti avrei perso la concentrazione. Mi avviai verso il palco incrociando lo studente che aveva appena finito di discutere. Mi fece l'occhiolino augurandomi un in bocca al lupo, io risposi cortesemente e salii le piccole scalette adiacenti il palco. Una volta sopra, squadrai l'intera commissione e salutai con gentilezza. Un mio docente presentò subito il mio lavoro e sentendo il nome Delphine Cormier, mi voltai verso di lei, e notai che anche il resto del pubblico fece lo stesso. Per un attimo pensai che forse a causa mia l'avevo messa in una situazione imbarazzante, ma vidi lei incurante di tutti gli sguardi, fissare solo me, sorridendomi dolcemente. Feci lo stesso, poi tornai a concentrarmi sul mio lavoro. Presi il microfono e cominciai a parlare come se conoscessi Delphine da una vita. Cominciai ad esporre le mie riflessioni, e soprattutto la mia ricerca. L'imbarazzo ormai era sparito poiché amavo parlare di scienza. Fu una discussione, pulita, semplice e interessante. Tutti rimasero a bocca aperta, per quanta passione ci mettevo ogni volta che parlavo di lei. Fu facile per me parlare di quell'argomento, tanto è che di tanto in tanto mi voltavo verso Delphine e potei giurare che anche lei ogni tanto rimase a bocca aperta. L'esame finale durò all'incirca 20 minuti, infine ricevetti alcuni complimenti e scesi soddisfatta dal palchetto. Tornai a sedermi tra le prime file, e attesi che tutti finissero di discutere. Ascoltare diversi tipi di argomenti fu molto interessante, anche quello di Scott fu eccellente tanto quanto il mio. Terminate le persone, la commissione si riunì proclamando i voti di ognuno. Fu una cerimonia, stupenda, tra consegne di attestati e strette di mano calorose. Quel giorno ricevetti un sacco di complimenti da parte dei miei docenti, che subito mi offrirono la possibilità di lavorare nel team interno dell'Università di Scienze dicendo che un'allieva come me non potevano di certo perdersela. Fu entusiasmante tornare nuovamente da Felix e Delphine.

"Vieni qui, fatti abbracciare!" disse il mio amico, con gli occhi lucidi dalla gioia.

Mi avvicinai verso lui e lo strinsi forte. Mi nascosi nell'incavo del suo collo sorridendo come una dannata.

"Sono troppo felice, Felix!" gli dissi all'orecchio.

"Sono fiero di te!" mi rispose. Mi staccai da lui per guardarlo in viso, ed entrambi sorridemmo.