"James.."
Nel buio della cucina, le uniche tre sagome che si riconoscono sono quelle di James, Michael ed Anne.
Il bacio avvenuto pochi istanti prima aveva lasciato la moglie di James a bocca aperta: era stata proprio lei ad invitare Michael a casa..si era fidata; li credeva semplicemente due grandi amici.
E invece si era sbagliata..com'era potuto accadere?
Ora capiva tutto: le chiamate di nascosto, il silenzio di suo marito, tutte le volte che aveva evitato di sfiorarla, di toccarla..
Ancora uno davanti all'altro, i due uomini sono girati verso di lei: nessuno sa cosa dire; ma James sente di dover prendere la parola, e si avvicina alla moglie.
"Anne..io non volevo che lo scoprissi così.."
"Scoprire cosa esattamente?"
La risposta aleggiava già nell'aria, ma Anne voleva sentirlo da suo marito.
"Che io e Michael.."
Senza lasciare che James finisca la frase, Anne scoppia a piangere davanti ai due: non aveva intenzione di farlo, ma la tensione è troppa e lei non riesce nemmeno a coprire i suoi singhiozzi.
"Come hai potuto James? Siamo sposati..non significa nulla per te?"
"Sì, ma.."
"LASCIAMI PARLARE!"
Improvvisamente la donna prende dalla credenza un piatto e lo scaraventa sul pavimento.
Il rumore è assordante, quasi quanto le urla di Anne che seguono lo schianto.
"Abbiamo un bambino, James ti rendi conto che mi stai uccidendo?"
James non sa cosa dire e lascia che la moglie sfoghi la sua disperazione: almeno questo glielo deve.
Nel frattempo Michael si allontana dalla cucina: si sente colpevole, ma sente anche che questo è il momento per farsi da parte..James ha bisogno di rimanere solo con sua moglie, quindi sale le scale ed entra nella stanza degli ospiti.
Quello che succederà adesso cambierà tutto.
In cucina James è davanti alla moglie, che in preda alla delusione, gli urla contro.
"Come hai potuto? Dopotutto quello che abbiamo passato, tutte le crisi, i litigi..mi tradisci così?"
Decide di non rispondere: la moglie dopotutto ha ragione e non c'è nulla che lui possa dire..
Tuttavia un frase, che forse si aspettava, lo lascia senza fiato.
"James esci da questa casa, non voglio più vederti."
Alla fine quel momento era arrivato.
Senza aspettare, passa davanti alla moglie ed esce dalla cucina, lasciandosi dietro i singhiozzi disperati di Anne.
Salendo le scale, sa già dove ma soprattutto da chi andare: una persona che non lo abbandonerebbe mai, e che in questo momento si trova al piano di sopra.
Sale le scale e socchiude la porta della camera: all'interno c'è Michael seduto sul letto, immobile e cupo.
James entra lentamente e si siede accanto a lui.
"Mi ha cacciato via."
Michael non replica, e rimane in silenzio.
E ora?
Si aspettava una reazione del genere dalla moglie, ma cacciarlo di casa gli sembrava una scelta drastica..cosa avrebbe fatto James, dove sarebbe andato?
Senza pensare troppo alle sue azioni, decide di seguire il suo cuore, come aveva fatto poche volte nella sua vita, e abbraccia l'uomo che gli siede accanto.
Non è pratico di abbracci, ma questo sembra il momento perfetto, vuole trasmettere a James coraggio e soprattutto amore.
"Ci sono io qui."
In quell'abbraccio caldo e avvolgente si stavano comunicando molte cose, e James alla fine capisce che non sarebbe stato solo in questo disastro.
Riappropriandosi del suo spazio, Michael decide di prendere la parola ancora una volta.
"Se vuoi, puoi venire a stare da me per un po', non lo verrà a sapere nessuno"
Sapevano entrambi che quella proposta era pericolosa: se solo qualcuno avesse scoperto che i due convivevano, tutta la loro carriera sarebbe cambiata.
"Grazie Mickey, so che non è facile per te.."
"Sciocchezze!"
Il tempo di riprendere fiato e James prepara i bagagli: esce da casa, lasciando la moglie ancora in quella cucina buia, e i due uomini partono verso casa di Michael.
Il viaggio fino a casa è lungo, ma Michael fa di tutto per non addormentarsi alla guida e quindi lasciare che James dorma accanto a lui.
E' la prima volta in quella notte che il compagno ha un'espressione calma e pacata, e lui teme solo il momento in cui James si sveglierà e quella calma apparente scomparirà dal suo volto.
Durante il silenzioso tragitto il cellulare di Michael si illumina più volte: è Zoe, che cerca di chiamarlo come tutti giorni.
Michael non sa veramente come comportarsi, sì è stufato di quella situazione: alla fine quella ragazza lo sta minacciando, e lui è preoccupato per le conseguenze che una sua azione potrebbe portargli.
Così improvvisamente decide che non gli interessa: al momento ha cose più importanti a cui pensare, le minacce di Zoe non lo spaventano più..non gli importa più di quello che penserà la gente.
Arrivato a Londra, parcheggia la macchina nel suo garage, e prende fra le braccia James, ancora addormentato.
Gli anni passati in palestra sicuramente lo aiutano a sorreggere il peso dell'uomo, ma Michael si sbriga comunque ad arrivare fino alla sua camera e ad appoggiarlo sul letto: ora ha tutto il tempo di risolvere la situazione con Zoe.
Esce dalla stanza e prende in mano il cellulare: il numero di Zoe compare immediatamente tra le chiamate perse, e subito Michael preme il pulsante per chiamare.
La ragazza risponde immediatamente.
"Allora ha ripensato a quello che ti ho detto!"
"In realtà sì, e c'è una cosa che vorrei dirti.."
"Vuoi riprovare a vederci?"
"No, il contrario. Ho scoperto che non mi importa di quello che farai, delle tue minacce, e del giudizio degli altri. Se vuoi mentire dicendo che ti ho usata fallo pure; sono stanco Zoe."
"Non sai quello a cui stai andando incontro.."
"Meglio così, almeno sarà tutto da scoprire."
Detto questo attacca.
Non è minimamente preoccupato per quello che succederà ora: il suo amico, la persona a cui tiene di più al mondo, si trova di là in camera da letto e ha bisogno di lui, ora più che mai.
La mattinata passa velocemente e James viene svegliato dall'odore di pizza che proviene dalla cucina.
Aveva dormito parecchio, e sperava che in qualche modo ciò che era accaduto quella notte potesse essere stato solo un brutto sogno..e invece no: si trovava in casa di Michael, la moglie lo aveva davvero cacciato via.
Lentamente si alza dal letto e si sistema per poter uscire dalla stanza.
In cucina lo aspettano Michael e una gigantesca pizza con pomodori e mozzarella.
"Ei, non sapevo cosa farti da mangiare, così ho ordinato una pizza"
"Va benissimo, grazie"
"Come stai?"
"Non saprei.."
James comincia a mangiare, finchè non si rende conto che Michael è rimasto immobile a fissarlo.
"Tu non mangi niente?"
Michael arrossisce e sorride.
"In realtà ho già mangiato..stavo morendo di fame e non ho resistito!"
James scoppia a ridere, e la risata lo rende magicamente più tranquillo: lo libera dalla pesantezza che lo aveva accompagnato tutta la notte.
Michael torna per un momento serio: James gli era mancato troppo; il solo pensiero che bastassero pochi passi per toccarlo e stringerlo fra le sue braccia lo faceva impazzire.
Avevano bisogno l'uno dell'altro.
James lascia perdere la pizza: ora come ora tutto quello che vuole stringere tra le sue mani è Michael.
I due si avvicinano sempre di più e finalmente si stringono: corpo contro corpo e bocca contro bocca.
Si erano mancati, e soprattutto era mancata l'intimità che avevano conquistato quel giorno insieme.
"Ti voglio."
Nell'ansia di dimostrargli quanto gli era mancato, Michael non riesce a tenere i suoi pensieri nella sua testa, e le parole gli escono tutte d'un fiato.
In tutta risposta, James gli stringe una mano e lo trascina nella stanza dove venti minuti fa stava dormendo.
Finalmente la loro pelle si incontrava un'altra volta e i loro respiri si mischiavano ancora..
In quel momento si stavano dicendo tutto quello che non si erano detti in cucina: messaggi di coraggio e speranza.
Alla fine James capisce che è con Michael che desidera stare, e per il momento questo gli basta.
Rimangono abbracciati fino a tardo pomeriggio, l'uno nelle braccia dell'altro.
STAI LEGGENDO
A story of love and friendship.
FanfictionTutti vediamo l'affiatamento che hanno Michael Fassbender e James McAvoy dentro e fuori dal set: un risultato di una splendida amicizia, certo. Ma se invece ci fosse qualcosa dietro? Se i due si fossero innamorati sul set di X-Men, cosa sarebbe acc...