Confusione.

113 8 0
                                    

|Michael|
È passata una settimana dal bacio con Jennifer..una settimana in cui James non si è fatto sentire ne vedere, salvo che durante le riprese.
Per fortuna non ci sono state scene da girare insieme, ma quel giorno Michael avrebbe dovuto girare insieme a lui una scena molto profonda, per approfondire il rapporto di amicizia tra Charles ed Erik.
Michael era preoccupato: come avrebbero fatto a girare quella scena, quando James a malapena gli parlava?
E perché poi? Perché aveva dato un bacio a Jen?
Probabilmente era proprio per questo..non era stato lui ad aver detto "Sarai uno degli attori più fortunati di questo pianeta: baciare Jennifer Lawrence non è cosa da tutti!"?
-Avrà voluto essere al mio posto - pensa Michael mentre si dirige verso il set, percependo una fitta allo stomaco, quasi simile a gelosia..

|James|
È un bel po' che James non parla più con Michael..
Non sa perché, ma c'è qualcosa che lo blocca.
Dopo il bacio tra lui e Jennifer, ha provato dei sentimenti contrastanti nel suo cuore: gelosia, rabbia..ma non capisce per quale ragione.
Si sente strano, non è abituato a sentirsi così..arrabbiato!
Vuole solo evitare Michael ad ogni costo, ed è questo che principalmente gli dà fastidio: lui non odia mai nessuno, è sempre stato un tipo allegro.

|Michael|
Il set vero e proprio della scena tra Charles ed Erik era poco fuori Londra, dove prendeva vita la magnifica casa di Charles.
Sulla balconata dell'edificio erano tutti pronti: regista, aiutanti, e..James.
C'era anche lui, appoggiato alla balconata mentre guardava assorto il panorama.
Michael si avvicina
"Ei"
"Ei, pensavo non saresti più arrivato..dai sbrighiamoci e finiamola qua"
Nel film, quello era il momento in cui Charles riusciva a far scoprire ad Erik il modo per controllare il suo potere, senza la sua rabbia onnipresente.
Doveva essere una scena intensa, e invece sarebbe stata rovinata da..cosa?
James che per qualche assurdo motivo ce l'aveva con lui?
Dopo essere stato truccato e vestito, Michael è pronto per girare.
Purtroppo il regista non è soddisfatto dei primi tentativi e i due sono costretti a girare più volte.
"Ma cosa vi prende? Ragazzi si tratta di due minuti, non è difficile, AZIONE!"
Per la prima volta in quasi 3 ore James guarda il suo collega negli occhi: ha un espressione dura e indecifrabile, ma Michael ci vede anche una punta di dolore.
Riprendono a girare.
"Sai, credo che la vera concentrazione si trovi ad un certo punto tra la rabbia e la sincerità..ti dispiace se io..?"
Ora James è Charles, e secondo il copione in questo momento, grazie alle sue doti di telepata dovrebbe sondare i pensieri di Erik, alla ricerca di un ricordo felice.
Il silenzio scende sul set: è uno dei momenti più carichi di tensione: Michael deve solo rimanere incatenato agli occhi di James, e questo non gli riesce male, deve ammettere.
"Che cosa mi hai fatto?"
"Sono entrato nell'angolo più luminoso della tua memoria..è un bellissimo ricordo Erik, grazie"
"Non sapevo di averlo ancora.."
"In te c'è molto più di quanto sai..non solo rabbia e dolore; c'è anche del bene, l'ho sentito..e quando saprai dominare tutto questo, avrai un potere che nessuno potrà eguagliare..nemmeno io"
L'intensità di quelle parole e di quello sguardo fanno scattare qualcosa in Michael: è come se attraverso quello sguardo, quegli occhi azzurri, James volesse comunicargli qualcosa, al di là delle effettive parole del copione.
Vorrebbe rimanere lì, dentro quegli occhi, al sicuro..e invece viene risvegliato dagli applausi del regista e egli altri membri del cast, venuti a dare un'occhiata; James abbassa lo sguardo, si toglie una lacrima che nel frattempo era scesa sulla sua guancia, probabilmente per l'intensità della scena e si gira.
"Finalmente! Cosa vi era preso, eravate fantasmi all'inizio! Facciamo un momento di pausa, ve lo meritate".

Sono passati due giorni dalla scena che hanno girato insieme James e Michael.
Sono giorni brutti, tristi..e James non c'è abituato; anche per Michael è una situazione difficile: pensava di aver trovato un amico, e ora lo vedeva allontanarsi all'improvviso.
Quel giorno James decide di dare una svolta alla situazione, vuole andare a chiedere scusa a Michael per come si è comportato..
Per quale motivo poi? Nemmeno lui lo sa..
Lentamente si avvicina alla sua roulotte e bussa alla porta.
Dopo pochi istanti Michael apre: appena vede James ha un repentino cambio di espressione, il suo viso serio e riflessivo di sempre, passa ad una lieve sorpresa, per poi ritornare al suo solito aspetto.
-Cosa ci fa qui? - pensa tra sé e sé, e decide di difendersi sfoderando il suo tipico carattere evasivo.
"Ei"
"Posso entrare un momento?"
"Ma certo"
Michael si sposta per lasciarlo passare.
-perfetto, quest'aria gelida è proprio quello che ci voleva - pensa james mentre si accomoda sul divano della roulotte.
Cala il silenzio, Michael si siede accanto a lui e lo guarda.
James non aveva mai visto da così vicino gli occhi di Michael: celeste chiarissimo, come quei mari tropicali che si trovano solo nelle riviste di viaggi..
Pensare di tuffarsi in quegli occhi è il primo pensiero che gli viene in mente..ma ha una missione da compiere: deve chiedere scusa per quello che ha fatto.
"Io..volevo chiederti scusa per come mi sono comportato in questi giorni..ti ho completamente ignorato"
"Me ne sono accorto."
"Ecco, non so cosa mi abbia preso"
A questo punto Michael si lascia andare alla rabbia che l'aveva tormentato da giorni
"Magari lo so io, c'entra il fatto che ho baciato Jennifer, e forse quel ruolo volevi averlo tu? Mi dispiace dirtelo, ma mi sembra una reazione piuttosto esagerata, non credi?"
L'ultima cosa che James voleva era far arrabbiare Michael, vedere il suo sguardo di fuoco era la sensazione più brutta che avesse mai provato.
"Tu pensi sia per quello che mi sono comportato così?"
In realtà James non aveva nemmeno pensato a questa opzione..ma era improbabile visto che Jennifer non gli era mai interessata e date le circostanze della sua condizione.
"E perché altrimenti?"
"Io..non lo so"
"Che vuol dire non lo sai? Non mi parli più, mi tratti come una merda, e non sai nemmeno perché?"
James non sa più che dire, alza lo sguardo, che aveva tenuto basso per tutto questo tempo e lo guarda..
..e quello che sente nel suo corpo è una scossa improvvisa che lo percorre e lo spinge ad avvicinarsi a Michael.
L'adrenalina del momento lo spinge ad afferrargli le spalle e a baciarlo, prima violentemente, come se avesse paura di essere rifiutato, ma poi con dolcezza.
Ha solo seguito il suo istinto, e inaspettatamente james capisce che era questo che voleva..e ne è turbato.

Dal canto suo Michael rimane paralizzato dall'improvviso bacio dell'amico, ma poi risponde con trasporto.
Le loro labbra si uniscono più e più volte finchè James non si allontana di scatto.
Con le labbra in fiamme, Michael cerca qualcosa nel suo sguardo, una prova di ciò che è accaduto pochi istanti prima, ma la faccia di James è stranamente imperturbabile.
Non era mai successo, di solito Michael riusciva sempre a comprendere i sentimenti dell'amico: sia quelli positivi, che quelli negativi..era lui l'uomo senza emozioni..
Questa volta invece non riesce ad interpretare l'espressione chiusa e rigida di James, che all'improvviso si gira e se ne va.

Michael si mette seduto: quel bacio l'ha sconvolto: non aveva mai baciato un uomo, e mai pensava che sarebbe successo..
Ma quello che lo sconvolgeva maggiormente erano le sensazioni provate in quel momento: un esplosione nel petto e una sensazione mai provata prima all'altezza dello stomaco.
Insomma..con james aveva avuto degli istanti di "smarrimento", ma era solo affetto, giusto?
O c'era dell'altro?
Michael non sa più cosa pensare, e nel dubbio decide di andare a fare una corsa: magari un po' di aria fresca, sgranchirsi le gambe, lo avrebbero aiutato a riordinare i pensieri.

A story of love and friendship.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora