Problemi

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Alla fine era andato tutto bene.
Una volta tornati fuori, i due avevano ricominciato a firmare autografi e scattare fotografie, questa volta insieme, e si erano divertiti dopotutto.
Da quello che avevano potuto vedere in sala, il film era piaciuto ed erano usciti dal cinema felici e soddisfatti.
“E’ stata una bella serata dopotutto, non trovi?”
Charles era entrato nella stessa macchina di Michael per ritornare all’albergo e ora si stava stropicciando gli occhi, spaparanzato sul sedile.
“Sì, non mi sono innervosito, sono stato bene..grazie a te”
Gli stringe una mano, proprio nel momento in cui la macchina si ferma davanti l’entrata dell’albergo e  le porte si aprono.
Nella hall li aspettano il cast e il regista, tutto emozionato.
“Ragazzi che serata! Non posso aspettare domani, sarete in prima pagina!!”
“Ahahah come sei carino Brian!”
Zoe e gli altri cominciano a prenderlo in giro, ma la stanchezza si fa sentire e tutti quanti entrano nelle loro stanze.
Michael entra nella sua stanza stremato: ha passato tutta la serata a sforzarsi di essere gentile con i suoi fan, e ora non ce la fa più.
Velocemente si spogllia e va in bagno a farsi un doccia calda.
Nel frattempo il suo cellulare sul comodino comincia a vibrare: è una chiamata della sua agente.
Lui non sente nulla, e appena esce dalla doccia non fa in tempo nemmeno a sollevare lo sguardo sul telefono, che crolla addormentato.

La mattina dopo si alza presto, ma rimane nel  letto a pensare.
Dopo pranzo avrebbe preso l’aereo per ritornare a Londra..ma quando avrebbe chiarito con James il problema del figlio?
Era meglio aspettare che lui gli dicesse qualcosa?
Nel dubbio decide di mandare un messaggio a James.
Prende il cellulare dal comodino, e finalmente vede la chiamata persa della sua agente
-Dopo la richiamerò –
Va nella cartella dei messaggi e comincia a scrivere:

“James, che ne dici di fare colazione insieme? Vieni da me e ordiniamo quello che vuoi”

La risposta arriva quasi immediatamente, ma non è quello che Michael si aspettava..

“Michael, non credo sia il caso..sto per prendere il volo, ci sentiamo quando anche tu sarai ritornato a casa.”

Quel messaggio lo spaventa: il messaggio di James è così freddo..
Riprende in mano il cellulare e prova a chiamarlo, ma pur rimanendo in attesa per un bel po’ , James non risponde.
Ferito, decide di uscire e fare colazione.
Tuttavia fuori dalla porta trova un vassoio con sopra una colazione completa: caffè, latte, biscotti, croissant e succo d’arancia; insieme ad un giornale e un biglietto.

“Buongiorno Michael, la colazione è per te.
Prenditi il tempo che vuoi e leggi il giornale; ci rivediamo a Londra.
Ti voglio bene.”

Il “ti voglio bene” gli fa capire che il biglietto è di James e questo lo preoccupa ancora di più..
-Ma che diavolo è successo? –
Dal profondo sa che la risposta è dentro quel giornale, ma per il momento qualcosa non lo fa avvicinare..paura forse?
Lentamente porta il vassoio in camera e sedendosi sulla poltrona accanto al letto, comincia a sfogliarlo.
In prima pagina ci sono loro: “Premiere di X-Men scalda la città di New York!” insieme ad una foto del cast con il regista e alcune scene prese dal film.
Michael sorvola sull’articolo e sfoglia le altre pagine, e alla fine trova quello che stava  cercando: al centro della pagina ci sono lui e James, dentro quella sala del cinema, che si stanno baciando..
..e all’improvviso è come se qualcuno gli avesse conficcato un coltello nello stomaco.
Non si appresta nemmeno a leggere l’articolo; sa già quello che c’è scritto: li hanno scoperti, e niente sarà mai più come prima.
Si stende sul letto con gli occhi chiusi.
Dopotutto se l’aspettava..ma di certo non si aspettava tutto quel dolore.
Ora era tutto un’incognita; James che l’aveva abbandonato – ma come aveva potuto farlo? – e le voci che irrimediabilmente si sarebbero diffuse dappertutto.
Di sicuro era certo che avrebbe avuto James al suo fianco in questo momento, ma così non era.
Improvvisamente squilla il cellulare: è la sua agente.
“Pronto?”
“Michael, per l’amor del cielo, ti ho chiamato ieri notte ma non mi hai risposto!”
“Sono crollato sul letto..mi spieghi cos’è successo”
“E’ il caos, un paparazzo vi ha visti nella sala del cinema e vi ha fotografati, e come puoi capire la notizia ha fatto già il giro del mondo”
“Cazzo..”
“Lo so..ora ti consiglio di vestirti e di partire immediatamente per Londra!”
“Va bene, grazie Rosie”
Senza aspettare una sua risposta, Michael si alza dalla poltrona e comincia a preparare i bagagli.
Almeno andare di corsa e preoccuparsi del volo gli fa dimenticare per un attimo la sua situazione.
..Finchè non scende di sotto all’uscita dell’hotel, dove viene assalito da un gruppo di paparazzi e di giornalisti.
E come sempre vedere quelle macchine fotografiche e i microfoni puntati contro di lui lo innervosisce.
“Michael, quando è iniziata la vostra relazione??”
“Cosa si prova ad uscire con un uomo sposato e con un bambino??”
“Michael puoi dirci..”
Un uomo vestito in giacca e cravatta lo viene a soccorrere e lo porta dritto dentro una macchina con i vetri oscurati.
Michael ha il respiro affannato e il cuore che gli batte forte.
La notizia è diffusa da poche e ore e lui già non ce la fa più.
Tuttavia tenta di riprendere il controllo di sé, si mette un paio di occhiali da sole neri, e scende dalla macchina per prendere il volo.

Intanto James era già arrivato a casa di Michael e stava prendendo le sue cose.
Non voleva abbondonarlo proprio in questo momento, ma era spaventato e non sapeva cosa fare.
Forse allontanarsi da lui per un po’ sarebbe servito..
Le lacrime cominciano a scendergli lungo le guance: perché doveva essere tutto così difficile?
Aveva fatto la sua scelta andando con Michael, ma adesso che la notizia si era diffusa gli sembrava tutto un grande errore.
Ancora con gli occhi lucidi carica tutto in macchina e lascia un biglietto sul tavolo davanti alla porta dell’ingresso.
Chissà se Michael avrebbe capito..

Nel pieno della notte, il volo atterra finalmente a Londra..
Michael torna a casa stremato; alla fine non c’erano paparazzi in aeroporto, magari la notizia non era ancora completamente di dominio pubblico..
Aprendo la porta di casa, si accorge che c’è qualcosa che non va..tutte le cose di James sparse per il salotto non ci sono più.
Stordito entra in camera da letto: niente libri sul comodino, né vestiti nell’armadio.
-Se ne è andato.. –
Distrutto ritorna in salotto, dove vede una lettera scritta da James.

“Michael,
mi dispiace di averti abbandonato così senza dirti nulla.
La notizia mi ha sconvolto, e penso che tu capisca il perché.
Vorrei passare un po’ di tempo da solo; ti prego, comprendimi.
Non voglio dirti che tra noi è finita, perché non è così; voglio solo riflettere: è stato tutto così veloce, e non sono ancora pronto a dare spiegazioni, e vergognarmi di qualcosa di cui non sento il minimo imbarazzo.
Per favore, cerca di capire.
Tuo, James”

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Eccomi con il nuovo capitolo :3 scusate se ci ho messo di più del solito, spero vi piaccia ;)
Ammetto di averlo fatto un pò troppo tragico (ancora :/), però secondo me è così che James reagirebbe se succedesse anche nella realtà..
Non perchè è un codardo, ma semplicemente perchè non era pronto ad avere questa relazione "clandestina" e quindi era già sottopressione, ma adesso che la notizia si è diffusa è ancora peggio..
Dunque se ne va perchè è disperato, e non sa cosa fare :(
E Michael è costretto ad affrontare tutto questo da solo.
Per il prossimo capitolo ho già qualche idea, e vi prometto che sarà più allegro di questo e molto dolce *-*
Nel frattempo ringrazion tutti voi che state continuando a leggere la mia storia e tutti quelli che commentano, siete bellissimi :3
Un bacione grande grande,
Vale.

A story of love and friendship.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora