Capitolo 13

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Jinny: Quindi è così la storia...a meno che tu non stia parlando con Stefano o Filippo, lui viene ad interrompere il discorso o ad attaccare briga con te. Poi per ogni minima cagata scassa le palle e non gli va bene niente di quello che fai. Inoltre ogni due secondi sta sempre a nominarti e ti giudica in tutto.
Lela: Già è proprio così la storia...

Sabato sera. Come sempre seratina easy in taverna da me a base di pasta al pomodoro, acqua e pettegolezzi. Le avevo appena finito di raccontare come Lucky si comportava con me. Lei avrebbe saputo sicuramente cosa mi passava per la mente. Eravamo fatte perfette: io mi complicavo la vita e lei me la sistemava riordinandomi tutto l'incasinamento che avevo nella zucca facendomi capire meglio i miei pensieri.

Jinny: E a te piace. Perché quando i ragazzi sono stronzi a te piacciono di più. A te le cose semplici fanno schifo.
Lela: Ma non è vero...dai non mi piace è solo un cretino.
Jinny: Eccome se ti piace.
Lela: Aah non cominciare anche tu.

Ma perché tutti mi dicevano così? Cosa vedevano in me gli altri mentre parlavo di lui proprio non lo capivo. Odiavo questa cosa, ma soprattutto odiavo lui perché mi mandava così maledettamente in confusione. Perché quando non lo vedevo mi faceva sentire un vuoto. Perché non riuscivo a togliermi di dosso quel suo goffo abbraccio dell'ultimo giorno. Perché non riuscivo a dimenticare quei suoi maledettissimi stupendi occhi color ghiaccio, si erano stampati dentro di e ogni volta che chiudevo i miei occhi me li ritrovavo davanti. E quanto lo odiavo. Lo odiavo perché mi faceva provare queste cose. Lo odiavo a tal punto che stavo cominciando ad amarlo.

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Ecco a voi il 13 capitolo spero vi sia piaciuto! Commentate con il vostro pensiero e se vi è piaciuto lasciate una 😘❤⭐
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Strani quei dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora