Strani quei due

Capitolo 17

Dal primo giorno di scuola ce ne vollero altri cinque o sei prima che Lucky ricominciasse a parlarmi...chissà perché tutta questa timidezza, con me poi...

Lela: Stai scherzando spero?!
Stefano: No te lo giuro!
Lela: Smettila di prendermi in giro.
Stefano: Ma che cazzo...ti ho detto che è la verità, è con me o con te che parla sempre di te anche durante le ore di scuola?

Non avevamo neanche fatto ora ricominciare l'anno che già aveva ricominciato con la solita tiritera...

Stefano: Poi dai quegli audio, i messaggi e quel 'Ti amo '.
Lela: Erano per prendermi in giro!
Stefano: Se avesse voluto prenderti in giro l'avrebbe fatto solo una volta non ripetutamente per più di un mese rincretinita che non sei altro!
Lela: Bha...
Stefano: Visto! Ho ragione io!
Lela: No tu non hai mai ragione. E sottolineo il MAI.

Ero senza parole davvero, Lucky parlava ancora sempre di me...bha. Mi avviai al mio banco per ripassare letteratura, visto che quella svitata della nuova prof voleva già partire con le interrogazioni.

Come mi sedetti Marzia si alzò e andò a portare alla prof il libretto...sentii cosa c'era scritto perché la prof lo lesse ad alta voce:
'Gentile professoressa Nichele, le chiedo di esonerare mia figlia dall'interrogazione di letteratura visto che la sua compagna di classe non le ha portato in tempo debito il materiale di studio. La ringrazio e la saluto Federica Manfron.'

Non ci potevo credere...ero letteralmente senza parole...

Filippo: Oh Lela hai sentito quello che ha letto la prof?
Lela: Taci...taci va taci.
Filippo: Ti prego calmati.
Lela: Ma calmati cosa?! Hai sentito anche tu! Ha dato la colpa a me quando è lei che non si è presentata!
Filippo: Ma cosa dovevi portarle?
Lela: Praticamente lei è senza libro di letteratura perché deve ancora arrivare, allora mi ha chiesto se le mandavo gli scanner per mail ma non ho internet perché è scaduto il contratto e dobbiamo andare a farne un altro. Quindi le ho detto che glieli avrei portati in chiavetta, ma si parla di ancora due o tre giorni fa! Poi lei è stata a casa l'altro ieri e il giorno prima, quindi non ho potuto dargliele e gliele ho date ieri. Quindi cazzo ho fatto spiegamelo?! Se lei veniva a scuola io gliele davo! Mi spieghi come faccio a stare calma?!
Filippo: Dai respira.
Lela: Un cazzo.

Ero veramente incazzata nera.

Prof: Bene ora interroghiamo. Allora, ci sono volontari?
Alex: Io.
Prof: Bene, altri?
...
Prof: Nessuno?
...
Prof: Ok facciamo con i numeri del libro allora.
*prese il libro di letteratura e lo aprì*
Prof: Pagina 280 quindi interroghiamo il numero 28! Chi é il 28?
<merda ero proprio io, per fortuna avevo studiato>
Lela: Io prof.
Prof: Benissimo raggiungici qui in cattedra grazie.

Li raggiunsi portando la sedia con me, mi sedetti accanto ad Alex che subito prima di cominciare l'interrogazione mi disse:

Alex: Che poi non so come sia venuto fuori il 280 sulla parte dispari e finale di un libro di quasi mille pagine.
Lela: Come scusa?!
Alex: Si si ho visto che pagina guardava e di certo non era quella...l'ha fatto apposta.
Lela: E sicuramente è per colpa di quella viziatella.
Prof: Basta chiacchierare e cominciamo l'interrogatorio.

L'interrogazione andò bene...sapevo tutto, alla fine io avevo studiato a casa. Al termine dell'ora io ed Alex andammo a chiederle i voti.

Lela: Prof che voti ci ha dato?
Prof: Alex 7 e tu Emanuela 5 e mezzo.
Alex/Lela: Ok grazie.
Prof: Tranquilla Zilio sono le prime interrogazioni poi magari vai meglio sullo scritto.
Lela: Si si ok grazie.

Ma se le avevo detto tutto perfettamente com'era possibile che avessi preso un'insufficienza!

Filippo: Dai è inutile che te la prendi sappiamo entrambi perché è andata così.
Lela: Guarda visto che sono buona per sta volta gliela passo...ma la prossima con me ha chiuso.

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