Capitolo 32

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Mi sedetti giusta giusta accanto a lui. In quel bellissimo momento eravamo spalla contro spalla. Io avevo le gambe accavallate, mentre lui era seduto nel suo modo 'savattone' (gambe a penzoloni dal muretto una parallela all'altra e schiena un po' ricurva verso avanti). Ne aprofittai dell'occasione e appoggiai il mio braccio sinistro sulla sua gamba, tamburellando con le mie dita le sue ginocchia. Passammo interi quarti d'ora messi così, eravamo proprio in simbiosi...in armonia perchè come mi muovevo io si muoveva lui e come si muoveva lui mi muovevo io. Eravamo come coordinati! Sebbene fossimo così vicini...da quando Filippo se ne andò, io e Lucky non ci parlammo più per tutto il resto della serata. Però c'è da dire una cosa, sebbene non ci parlassimo affatto, io non lo avevo mai sentito più vicino che in quel momento...non perchè avevamo un contatto fisico, ma un contatto psicologico! Era come se ci fosse stato un filo che collegava le nostre due menti, e ci teneva uniti sebbene ci dividessero gli argomenti e le persone con cui stavamo conversando.

Poi arrivò il momento di separarsi. Era mezzanotte e mezza quando ci alzammo tutti e cominciammo a dirigerci verso i nostri genitori in macchina e le moto. Io, sfortunata tale che sono, non feci la strada con Lucky e gli altri...ma con un altro mio compagno di classe, Antonio, che io non soppartovo (poi aveva una cotta per me!). Lucky finchè non ci perdemmo di vista continuò ad urlarmi dietro e a prendermi in giro perchè stavo facendo la strada da sola con l'imbecilloide. Continuava a dir spropositi, battutine maliziose e altre cose un po' più spinte...risultato? Da quanto stavo ridendo andavo via col fiato!

Quando ci perdemmo di vista l'ambiente diventò più calmo e tranquillo. Arrivai accompagnata da Antonio al punto d'incontro prestabilito con mio padre e attesi. Per fortuna la madre di Antonio era già lì perciò andò via subito, se no non so come avrei fatto! Subito cominciai a ripensare alla serata...ok non ha tutta, solo alle parti con Lucky. In quel momento mi sentivo invincibile, importante e viva...più viva che mai!


Strani quei dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora