Ascolta mentre leggi - Poet by Bastille
Quella sera Camila vide alcune guardie trascinare Lauren di nuovo nel sotterraneo. Non c'è bisogno di aggiungere che quella sera Camila si sentì veramente in colpa. Lauren non lo meritava. Aveva protetto Camila e non doveva essere punita per aver fatto qualcosa di giusto. Dopo circa venti minuti rivide Lauren completamente portata in braccio da una delle guardie che avevano il turno quella notte. Era senza forze, i suoi occhi semi chiusi e le braccia che penzolavano lungo tutta la schiena della guardia.
Camila rimase sveglia quella notte.
Appena Lauren si riprese incominciò a urlare. Camila chiuse gli occhi e cercò di tapparsi le orecchie ma sapeva che quelle urla spettavano a lei e che quelle scosse elettriche sarebbero dovute essere emanate lungo tutto il suo corpo, non quello di Lauren.
Aprì lentamente la porta della sua cella assicurandosi che nessuno lungo il corridoio potesse vederla.
Andò davanti la cella di Lauren che veniva illuminata leggermente dalla piccola finestra sulla sua porta.
Guardò come la ragazza tramava in dolore e come alcune lacrime bagnavano il suo viso.Camila cercò di dire qualcosa ma solo un sospirò osò uscire dalle sue labbra.
Aprì la porta lentamente ed entrò nella cella della ragazza che continuava a cacciare gemiti di dolore.
Si mise a sedere leggermente sul letto ma quell'azione scaturì paura nella mente di Lauren che non aveva ancora riconosciuto la ragazza più piccola.
La prese dalle spalle e la buttò a terra mettendosi a cavalcioni sul suo fragile corpo. In quel momento la vista di Lauren era completamente nera. Incominciò a gettare pugni sul viso e sul collo di Camila che cercò in qualche modo di fermarla.
"È la quarta volta che mi portate lì sotto questa settimana! Non me lo merito!" Urlò Lauren. Rabbia, tristezza e fragilità mischiate erano udibili nella sua voce.
"Lauren! Smettila, sono Camila!" Al suono della sua voce Lauren si fermò e Camila notò come il viso della ragazza si rilassò ma allo stesso tempo era scioccato dal fatto che avesse appena osato poggiare le proprie mani violentemente sulla ragazza più piccola.
Lauren si alzò velocemente e si andò a mettere sul letto, portando le ginocchia fino al suo petto affondandoci il viso. Camila, invece, rimase qualche secondo stesa sul pavimento freddo, sentiva bruciore su tutto il viso e pensò che il giorno seguente si sarebbe svegliata con qualche livido.
Trovò la forza di alzarsi e sedersi a fianco la ragazza dagli occhi verdi.
"Non volevo," continuava a mormorare Lauren tra i singhiozzi.
Camila si avvicinò a lei ma Lauren la spinse.
"Non volevo picchiarti!" Urlò Lauren.
"Lauren, è okay, sto bene," Camila cercò di riassicurarla ma Lauren continuò ad urlare contro.
"Nessuno sta bene qui! Non volevo picchiarti!"
Si alzò di scatto tirando Camila fuori dalla sua cella e chiudendole la porta in viso.
Dopo qualche secondo il viso di Lauren sbucò dalla piccola finestra. "Non volevo picchiarti," disse con tono più calmo e basso, questa volta."Lau-," Camila non riuscì a finire di parlare perché la ragazza si era già stesa sul suo piccolo letto, il suo corpo venne nascosto dalla coperta che l'ospedale le offrì.
Quella sera nessuno delle due ragazze riuscì a dormire.
A/N: Aggiorno due volte because why not?
Inoltre... Qualcuno mi ha chiesto se la musica che consiglio di ascoltare all'inizio di ogni capitolo ha qualcosa a che fare con la storia (o con il capitolo) e la risposta è no. È solamente la canzone che ho ascoltato mentre ho scritto quel determinato capitolo lol e ovviamente è consigliata a chi riesce a leggere con un volume minimo di musica nelle cuffie o anche senza o anche per farvi scoprire un po' di nuova musica se ne aveste voglia :-)
Mi fa piacere che la storia vi stia piacendo!
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don't close your eyes ➳ camren
Fanfic"'È tutto un sogno.' Questa era la frase che Camila ripeteva in continuazione nella sua mente. Doveva solo aspettare che qualcuno la svegliasse."