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Ascolta mentre leggi - Heaven by Beyoncé

Come previsto, Camila si svegliò con qualche livido sul viso e sul collo la mattina seguente. Non sprecò nemmeno un secondo a creare delle scuse per essi ma appena Dinah la vide a colazione in quelle condizioni, rimpianse di non averlo fatto.

"Ah- oh- sono solo caduta dal letto durante la notte," inventò una scusa al momento. "Sai, quel letto è troppo piccola per una ragazza che si muove troppo nel sonno come me," Camila sfoggiò uno dei suoi migliori sorrisi falsi prima di affondare il suo viso nella tazza del latte, ora tiepido.

Dinah la osservò con aria sospetta ma lasciò scorrere, annuendo una volta con la testa. Camila la ringraziò mentalmente per non aver continuato con le domande.

Il resto delle ragazze erano già fuori a godersi la giornata mentre lei ancora seduta sulla panchina del tavolo della mensa. Aveva finito di mangiare la sua colazione ma non aveva voglia e forza di alzarsi per andare nella mia cella.

La porta della mensa si spalancò e l'infermiera entrò.

"Signorina Cabello, ha una seduta dal Dr. Smith tra cinque minuti nel suo ufficio," la informò.

"Ma sarebbe dovuta essere domani," la risposi confusa.

"Domani Dr. Smith ha altri impegni nell'arco della sua giornata e non sarà in ospedale per almeno due o tre giorni, perciò vorrebbe approfittare della sua presenza finché può."

Camila annuì.

"Sarò nel suo ufficio tra qualche minuto," disse all'infermiera.

"Non faccia tardi," concluse l'infermiera uscendo dalla mensa.

Camila lasciò il vassoio della sua colazione sul bancone della mensa, dirigendosi verso l'ufficio di Mr. Smith.
Mentre saliva le scale per accedere al secondo piano si scontrò con la guardia che aveva provato a stuprarla.

"Sei un pezzo di merda," mormorò Camila continuando per il suo percorso.

"Farò finta di non aver sentito nulla solo perché hai un bel culo," rispose la guardia, dando uno schiaffo sul di dietro della ragazza. Camila sussultò leggermente, non aspettandosi per niente quel contatto improvviso.

"Vaffanculo," sussurrò con denti stretti e la guardia ridacchiò in risposta.

Quando Camila arrivò nell'ufficio di Dr. Smith si accomodò come sempre sulla poltrona di pelle nera. Notò come quel giorno il suo ufficio aveva un odore diverso.

"Allora, signorina Cabello come-," Dr. Smith fu interrotto da Camila poco dopo che cercò di parlare con la ragazza.

"Perché avete portato Lauren nel sotterraneo?" Chiese direttamente.

"Mi scusi?"

"Oh, andiamo! Non faccia finta di nulla. È stata portata almeno quattro volte lì sotto in questa settimana, le altre ragazze mi hanno detto che capita spesso. Cosa le state facendo?" Sbuffò impazientemente.

Il dottore rise sarcasticamente per qualche secondo prima di accomodarsi alla sua poltrona oltre la scrivania, dal lato opposto di Camila.
"Con tutto il rispetto signorina, ma non credo siano affari suoi riguardo quello che facciamo a quella ragazza," rispose avvicinando la poltrona alla scrivania.

"Aveva provato solamente a difendermi," mormorò Camila. "Una delle vostre guardie ha provato a stuprarmi, ringrazio Dio che Lauren era lì quel giorno e mi ha aiutata. La guardia avrebbe dovuto accomodarsi su quella fottutissima sedia elettrica, non Lauren."

don't close your eyes ➳ camrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora