Drive ♢ muke [italian translation]

ix

Per favore votate e commentate e boh fate le brave :))

Sono di nuovo a lavoro; ho cominciato a fare gli straordinari dato che sono completamente al verde. Faccio fatica persino a permettermi un chicken nugget da Mc Donald's.

Fortunatamente ho un lavoro semplice oggi, lavoro alla cassa. Però sono anche l'unico commesso nel negozio perciò dovrò muovere il culo comunque se entra qualcuno.

Sbadiglio piano e mi arruffo i morbidi capelli blu. Sono stanco, sto andando avanti con poche ore di sonno. Sono rimasto sveglio fino a tardi per finire un compito e non mi sono più riposato da quel momento. Mi appoggio con le braccia sulla cassa e permetto ai miei occhi di chiudersi.

Mi sembra che i miei occhi siano rimasti chiusi per un secondo o due quando sento il mio nome essere chiamato ripetutamente, ancora ed ancora. Apro gli occhi e un certo stronzo biondo se ne sta qui in piedi, un cipiglio sul suo bel viso.

"Michael vuoi svegliarti? Sono stato qui in piedi per quindici minuti." Se ne esce Luke annoiato.

"Com'è possibile? Ho dormito solo per qualche secondo!" Protesto.

"Forse il tempo funziona diversamente nel cervello dei froci." Luke borbotta tra se. Mi guarda ancora male e se ne sta in piedi lontano da me, come se l'essere gay fosse contagioso.

"Sta' zitto." Guardo male il ragazzo alto e omofobo.

"Non sono qui per conversare, non voglio stare attorno a un gay per troppo, potrebbe attaccarmisi. La Bibbia mi ha sempre detto che essere gay è un peccato e io voglio andare in paradiso." Afferma Luke, la sua voce estremamente fredda.

"Sono fottutamente stanco di te, sbrigati a prendere la tua merda così puoi andartene." Mi mordo la lingua per evitare di imprecare contro di lui.

Apparentemente chiamare un cliente 'capitan cazzo piccolo' o 'pezzo di merda' è contro la politica del negozio e se lo chiamo con questi nomi di nuovo verrò licenziato.

Abbastanza stupida come politica se me lo chiedete.

"Voglio un'album" dice Luke tagliando corto.

"Non mi dire. Siamo in un negozio di musica che vende solo album." Sporgo le labbra e alzo leggermente al cielo i miei occhi verdi. "Che tipo di album vuoi?"

"Non ne sono sicuro," ammette Luke.

Alzo di nuovo gli occhi al cielo. Luke è stato qui ben due volte ed entrambe le volte non aveva idea su cosa comprare. Non ha gusti musicali. Sforzo il cervello per pensare quale tipo di artista musicale potrebbe piacere a Luke.

"Sam Smith? Oh aspetta, lui è fuori discussione, è gay e tu non vuoi cose gay. Scusa." Ghigno.

"Smettila di essere fastidioso, Clifford." Sospira Luke.

"Smettila di essere omofobo, agente acido." Gli rispondo retorico.

"Voglio solo comprare un album e andarmene! Smetti di rendere le cose difficili!" Esclama Luke sbattendo i palmi delle mani sulla cassa.

"Non sono io l'idiota che entra in un negozio di musica senza avere alcun artista in mente! Se non per niente, sei tu l'idiota!" Gli rispondo.

Luke sembra prendere le mie parole in considerazione e sta in silenzio per qualche momento. Batte le sue lunghe dita sulla cassa mentre pensa.

"C-che tipo di musica ascolti tu?" Mi domanda esitante.

"Blink 182, all time low, Green day. Ce ne sono parecchi." Scrollo le spalle.

Mi sento strano sotto lo sguardo intenso di Luke. "Bene prenderò un album di una di queste band. Non importa quale."

Scrollo le spalle e esco da dietro la cassa. Cerco tra gli scaffali affinché non trovo dookie dei Green day. Luke osserva la copertina con cautela, tiene l'album nello stesso modo in cui si terrebbe una bomba.

"Sei sicuro di volerlo?" Gli domando mentre mi ridà l'album con cautela.

"Sì, positivo." Dice Luke, sembrando tutto tranne che sicuro.

Scannerizzo l'album ugualmente. Paga l'album e io glielo rendo in una bustina di plastica. Non rimane qui a lungo, il secondo che la sua mano prende in mano la busta, corre fuori dalla porta come se fosse spaventato che l'essere gay sia contagioso.

Che busta di merda.