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PERDONATEMI IL RITARDO :(

"Come sta il mio bel, stupido, idiota?" Luke mi sorride adorante quando i suoi occhi blu finalmente incontrano i miei verdi.

Sta indossando un paio di skinny jeans e una maglietta grigia semplice. Semplice ma sempre un figo.

"Beh se devi essere cattivo con me, puoi anche andartene." Imbroncio le labbra facendo del mio meglio per rimanere serio.

Luke ride e mi bacia sulle labbra. "Bene, farò meglio ad andare, ciao baby."

Luke si gira e tutto quello che vedo sono le sue enormi spalle uscire dalla porta verso il cielo azzurro. Se ne sta veramente andando.

"No! Torna indietro!" Protesto afferrando la sua mano e tirandolo in dietro. "Sono quasi morto per un'ora per vederti, non ti azzardare ad andartene."

In un istante Luke è di nuovo in casa mia. "Non avevo nessuna intenzione di andarmene. Stavo solo cercando di farti spaventare un po'."

Lo squadro facendo del mio meglio per sembrare intimidatorio. Probabilmente sembro un gattino arrabbiato dal modo in cui Luke ridacchia ma non mi importa. Non posso trattenermi dal ridere insieme a lui quando comincia a lasciarmi leggeri baci su tutta la faccia.

Mi affaccio fuori vedendo la mia vecchia amica che sembra sempre la stessa; solo con i finestrini frantumati e una grande ammaccatura sul tetto.

Luke nota il mio sguardo e i suoi occhi si poggiano anch'essi sulla mia macchina.

"Quanto deve passare prima che la possa riguidare?" Domando con la voce che si rompe per l'emozione.

"Probabilmente un paio d'anni." Luke borbotta guardando in basso.

So che sembro stupido in un certo senso, è stupido ma non mi interessa. Guidare era una grande parte della mia vita. Quando ancora vivevo con il mio padre di merda, gli rubavo la macchina e guidavo in giro per stargli lontano. Fin quando non ero in sua presenza, non avrebbe potuto farmi male; non avrebbe potuto tirarmi oggetti e chiamarmi inutile.

Immagino non sia più un grande problema dato che mi sono trasferito e non sono costantemente sotto abuso fisico e psicologico.

Ma comunque, sarà comunque un grande inconveniente non poter andare in giro da solo. Non potrò prendere più il gelato alle tre di mattina o fare giri random all'acquario.

Luke deve aver riconosciuto il mio sguardo miserevole perché finalmente parla di nuovo. "Onestamente mi dispiace tanto. Se mai ti serve un passaggio chiamami. Anche se è mezzanotte e vuoi andare al parco, fammi uno squillo e ti verrò a prendere."

"Okay, mi sembra un buon piano, portami al parco." Confermo prendendolo per mano e portandolo fuori.

Chiudo la porta dietro di me e entro nella macchina di Luke.

"Che parco, baby boy?" Mi domanda Luke, mentre accende il suo gps.

"Questo qui, Gileswood park," affermo cliccando sul nome. È a solo sedici minuti di distanza.

Luke ridacchia, "Come hai detto? Gileswood?"

"Sì." Dico sulla difensiva. "È così che si pronuncia."

"Non si pronuncia ga-i-elz-wood. Si pronuncia gilz-wood!" Protesta Luke.

"No, non è vero!" Ribatto.

"Si che lo è."

"No."

"Sì."

"No!"

Drive ♢ muke [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora