Drive ♢ muke [italian translation]

vii

POTREBBE QUALCUNO GENTILMENTE VOTARE O PERLOMENO DARE SEGNO DI VITA?  :( sad me

"Parlando di una coppia esuberante." borbotto, deciso ad allontanarmi il più veloce possibile dalla ragazza bionda appiccicata al muro da un ragazzo alto con i capelli mossi.

"Ti amo così tanto Bryana" dice il ragazzo sospirando, mentre le sue labbra continuano ad attaccarle il collo.

"Io di più Ash." Risponde lei tremante.

Grugnisco ad alta voce, non fregandomene che uno dei due possa sentirmi. Con la mia borsa a tracolla sulla spalla, cammino fuori dal campus e verso il parcheggio. L'università non è così terribile, non quanto la scuola superiore almeno.

Sono uno studente di legge il che è ironico poiché infrango sempre le regole. Mi ricordo di allacciarmi la cintura e la allaccio frettolosamente. Sono 500 dollari di contravvenzione  se rovini qualsiasi proprietà della scuola quindi faccio estremamente attenzione auscendo dal parcheggio.

Non mi dirigo a casa, invece mi dirigo al centro commerciale. Mi serve un paio di scarpe nuovo, qualcosa di diverso. Qualcosa non nero; ho già abbastanza cose di colore nero.

Forse delle vans bianche.

Sono perso nei miei pensieri su quale scarpe dovrei comprare, che non mi rendo conto di avere  passato un semaforo rosso. È il clacson di parecchie macchine che mi riporta alla realtà. Sono scosso per un momento ma non mi importa veramente e continuo a guidare ad alta velocità fino al parcheggio del centro commerciale. Noto un posto vuoto in mezzo a due auto abbastanza grandi.

La mia macchina non ha possibilità di starci in quel piccolo spazio ma ci provo comunque.

Non ho nemmeno fatto entrare il paraurti che la mia macchina va accidentalmente  contro il van grigio parcheggiato li in precedenza. La vernice si sgretola via,lasciando un ovvio segno.

Mi mordo il labbro e mi allontano per trovare un'altro parcheggio. Quando ne trovo uno, parcheggio disordinatamene. Ridacchio quando scendo dalla macchina e realizzo quanto terribile sia il mio parcheggio, la mia macchina sta occupando tre posti auto.

Mi avvio all'entrata del centro commerciale e le porte automatiche si prono per farmi entrare. L'odore dei wafer è dappertutto: morbidi pretzel dall'angolo dei cibi, forti profumi  e disgustoso sudore. Il centro commerciale è grande e non ho voglia di camminare da per tutto per trovare il vans store. Piuttosto entro nel primo negozio che vende scarpe.

Vago per qualche minuto ma mi sembra ci sia qualcosa di strano. Batto le ciglia un paio di volte e mi accorgo di essere in un negozio di scarpe da donna: quasi ogni paio di scarpe ha il tacco.

"Sono sorpreso di vederti qui Clifford." Una voce profonda dice dietro di me.

Mi giro e mi trovo davanti Luke con due buste di forever 21 nelle mani e una scatola con un paio di tacchi  alti e rosa brillante sotto il braccio. Possono passare come arma con i loro 18 centimetri di tacco (an/ ho fatto il calcolo dagli inch in caso qualcuno se lo chieda)

"Sono più sorpreso io di vedere te qui." Ribatto, lanciando un'occhiata agli strani prodotti da donna. "Da quando indossi scintillanti tacchi e compri da forever 21?"

"Sono per la mia ragazza, anche se ha assolutamente adorato l'album, mi ha spiegato che 15 dollari per il suo regalo di compleanno non erano abbastanza. Dicendo questo, mi ha obbligato ad andarle a prendere altri regali." Dice Luke stancamente.

Non sembra lo stesso. Non è felice, non c'è nessun sorriso sulla sua faccia. Ma di nuovo, quand'è che sorride? Nonostante ciò noto differenza nel suo viso. Sembra stanco, più stanco del solito. I suoi soliti occhi blu tempesta sono vuoti e spenti.

Non sono un genio ma è ovvio che qualcosa non vada. Probabilmente la sua ragazza.

"Sai agente acido, saresti molto più felice se piuttosto fossi fidanzato come me." Li dico cercando di rallegrarlo.

"Ma sei un ragazzo." Risponde poco entusiasta.

"E quindi?" Mi acciglio sulla difensiva.

"Non posso stare con un ragazzo, questo mi renderebbe gay. Essere gay è un peccato, non voglio andare all'inferno." Mi spiega Luke, come se fosse ovvio.

"Quindi stai dicendo che andrò all'inferno perché sono gay?" Arriccio le labbra.

"È esattamente quello che sto dicendo." Afferma Luke freddo.

"Beh fottiti."