Il primo giorno

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Eya pov's.

"EYAAAAA SVEGLIAAAA" urlò mia madre a squarciagola, mamma mia, È più delicata di un macellaio, quando apre le tende della mia stanza di prima mattina.

"Mamma, altri cinque minuti ti prego!" La pregai, già, cinque minuti diventano dieci, dieci diventano venti, e va così per tutta la giornata di solito.

"È il primo giorno di scuola pigra!" mi tolse le coperte di dosso e uscì dalla stanza correndo, già avrà bruciato i muffin, per fortuna.

La odio quando fa così! Ma senza di lei non sarei qui, lei mi ha salvata, mi ha aiutata molto, e io di certo, non la odierò perché non sa cucinare o perché mi rompe i timpani e mi acceca di prima mattina.

Andiamo, ho 17 anni, prima o poi imparerò a cucinare qualcosa!

"YOUR WORDS CUT DEEPER THEN A KNIFE" suonò il telefono interrompendo i miei pensieri mattutini.

Mi girai di colpo, sbattei le mani nel comodino in cerca del mio telefono.

"Eccoti" mormorai appena trovai il telefono.

"EYA EYA EYA EYA NON PUOI CAPIREE" urlò.. Ci mancava pure lei.. I miei timpani non resistono più!

"Hai ragione non posso capire torno a dormire" rispondo con voce addormentata, di solito la mattina non mi piace parlare.

"Poi a scuola ti racconto tuttoooo, adesso vestiti che stiamo arrivando" urlò di nuovo.

"Aspetta aspetta! Stiamo? Chi? No ti prego no" iniziai a sbuffare mentre si sentivano rumori del tipo 'bip bip' già. Mi ha chiuso in faccia.

Mi alzai dal mio comodissimo lettino e andai in bagno.

Dopo una bellissima doccia veloce mi asciugai i miei capelli ricci neri e mi misi un filo di mascara.

Tornai in camera mia e aprì l'armadio, presi dei jeans chiari strappati e larghi e una canottiera corta e larga bianca.

Mi infilai i vestiti, mi misi le mie amate all star bianche e presi la cartella, corsi di sotto da mia madre che, ovviamente, non mi risparmia quelle colazioni da vomito.

"Ma buongiorno!!" mi saltò addosso Luana.. La mia migliore amica.

"Buongiorno!" risposi lasciandole un bacino sulla guancia.

Ci guardammo intorno, cercando se nei paraggi ci fosse mia madre, poi scappammo fuori a gambe levate.

"No dai pure il coglione di tuo fratello oggi?" mormorai a Luana.

Era appoggiato alla sua range rover nera, dai é dannatamente sexy ma esageratamente coglione!

"Neanche si saluta ora, suora?" sussurrò con lo sguardo posato sullo schermo del telefono.

"Non rompere di prima mattina Taylor" risposi ignorando lo sguardo indifferente che aveva.

Salimmo in macchina e ogni tanto notai gli sguardi di Luana su di me.

Purtroppo, arrivammo a scuola, il mio lato più religioso uscì fuori, iniziai a pregare di non incontrare le cheerleader! Sono un trio assurdo! Non si possono sopportare!

"Suora, hai sbagliato armadio? Sono di tuo padre i vestiti che ti stanno così larghi? Ah scusa.. Non hai un padre!" ridacchiò insieme alle tr-ragazze che aveva dietro.

Un senso di bruciore, odio, amarezza e tristezza attraversò il mio cuore, mi girai e notai Taylor e Shawn sorridere.

"Siete degli ipocriti di merda!" corsi dentro la scuola con le lacrime agli occhi. Mentre Luana restò lì con loro. E sicuramente il suo comportamento non sarà piacevole con quelli là.

Spazio Autrice
CIAOO! Io sono Eya, sono una delle ragazze che scrive in questa storia, sono contentissima di scrivere questa storia insieme alle mie amiche, che sinceramente, ce la stanno mettendo tutta!

Come vi ha già spiegato Luana, questa è una sola storia, raccontata da vari punti di vista e da varie persone.

Piano piano, tutti si conosceranno e si creeranno nuove amicizie nuovi amori e nuove gelosie.

Detto questo, vi ringrazio per i voti e per le visualizzazioni ragazze!

Baci😘

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