"Che dire, giornata di merda." ed eccola qui la vocina del cazzo. Si parlo da sola a volte.
Iniziai a pensare distesa sul letto di camera mia. Finché qualcuno non spalancò la porta poi la chiuse in un batter d'occhio."MIO DIO!" Urlo spaventata al vedere Taylor.
"Calmati, sono venuto a parlarti." rispose con voce calma. Ma i suoi occhi nascondevano qualcosa.
"Non bussi prima di entrare?" Chiesi spiritosa.
"Importa solo che sono qua ora" Mi interrompe la sua voce seria.
"Che c'è? Vuoi rompere anche a casa mia? Non ti basta a scuola?"
Iniziò a camminare verso di me, non Mi ero avvicinata neanche minimamente a lui.
"Non volevo sta mattina. Davvero." riuscì a sentire la sua voce.. Sincera e i suoi occhi lo erano altrettanto.
"Si certo! Insomma. Sono 14 anni che ci conosciamo Taylor. Non ci siamo mai sopportati! Mi hai sempre presa in giro, a volte ti sei comportato come se io non esistessi. E vieni ora, dopo aver riso di me e della mia situazione famigliare, a chiedermi scusa?" il mio sguardo cambiò. I miei occhi iniziarono ad inumidirsi. Le lacrime si fecero strada nelle mie guancie.
"Non pretendo che tu Mi creda. Pretendo solo che tu Mi ascolti." le sue mani si posarono sulle mie guancie.. E iniziarono ad asciugare le mie lacrime.. Con dolcezza..
"Non volevo ridere. Non so neanche perché l'ho fatto. Ma ti giuro. Che non sapevo che ti avrebbe fatto così tanto male!" Mi strinse a se.. E io non resistetti più. Scoppiai in lacrime tra le sue braccia.
"Piccola.. Sta tranquilla. Non succederà più!" iniziò ad accarezzarmi i capelli poi si staccò, Mi asciugò le lacrime e sorrise.. Non Mi ero mai accorta della bellezza di quel fottuto sorriso..
"Ti ho bagnato la maglia.. " sorrisi con le lacrime ai occhi.
"Non importa si asciugherà da sola" continuò a sorridere.. Deve smetterla.. Ma sentivo di aver bisogno di quel sorriso.
"Se vuoi toglila, ti do una maglia di mio padre.. " Mi girai e iniziai a frugare nel cassetto.
Si tolse la maglia e restò lì a guardarmi.
Sentii la porta aprirsi di nuovo, é possibile che in questa casa non si possa avere privacy.
"Amore.. -" si interruppe un attimo per capire "Ciao Tesoro" si fermò a salutare Taylor. A petto nudo. Mio dio che addominali.
"Salve signora" sorrise mentre lei ancora scioccata, avanzò verso l'armadio e prese una maglia di papà..
"Resti a cena? Oggi ho fatto la lasagna." chiese a lui mentre metteva la maglia. Che ovviamente gli sta un po' larga..
"Mh.. Si certo." accettò l'invito e poco dopo mia madre uscii.
"Non dovevi accettare.. Credimi.. " iniziai a ridere.
"Perché?" si avvicinò pericolosamente. Il suo respiro Mi scorreva sul collo.
"Perché mmia m-mamma cucina di merda" feci una risata finta e iniziai a ridere.
"Aha poi?" finse interessamento fino ad avvicinarsi sempre di più a me.. Ed eccole qua le sue labbra. Ad un centimetro dalle mie.
Ma una voce stridula famigliare interruppe la scena.. E io di quel bacio ne avevo bisogno.
"EYA CAZZO TUA-" Si interruppe per realizzare la scena. Si mise a guardarci stupita "Scusa..." si coprì la faccia con le mani e uscì senza dire altro. Le mia faccia era rossa come un pomodoro.
"Andiamo piccola, é Luana" ridacchiò.
"Si ma non é da tutti giorni essere quasi baciata dal ragazzo che hai odiato per 14 anni!" incrociai le braccia sotto il seno.
"Io non ti ho mai odiato" ed eccolo qua. Che si avvicina a me così tanto da farmi mancare il respiro.
"Che..io si invece!" le sue mani circondarono la mia vita. E le sue labbra toccarono le mie, mi morse il labbro inferiore e iniziò a baciarlo piano.. Con dolcezza..
Iniziai a ricambiare il bacio, posai le mie mani intorno al suo collo e non so perché, ma sorrisi tra le sue labbra. E lui notò il mio sorriso.
"Come ho fatto a non accorgermi di te.. " mi accarezzò i capelli e mi abbracciò forte a lui..
Restammo così, fino a tardi quando mia madre ci chiamò per mangiare.. A non sa cosa gli aspetta...
Spazio autrice
Ciao a tutti spero ci piacia il capitolo vi Adoro bellezze❤️❤️❤️

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You're My New Begin.
FanfictionAvete presente quando il passato ci tiene stretti a se e non ci lascia andare? Si ha la sensazione di cadere in un'abisso profondo, dal quale non si riesce più ad uscire. Si ha la sensazione di affondare, di annegare e di stare persennemente in agon...