Sono sempre stata una persona che ama dire le cose in faccia, non mi piace parlare alle spalle delle persone. Certo non tutti accettano la sincerità, ma a quel punto cosa bisogna fare? La maggior parte delle persone ti giudicano se sei sincero e ti giudicano anche se non lo sei...a questo punto spunta fuori l'indifferenza. L'indifferenza è la miglior arma per vincere, e con questa ho vinto i miei genitori. Loro erano quel genere di persone di cui ho parlato prima e non accettavano né me né il mio carattere, cosa ho fatto? Sono diventata una persona indifferente, non mi interessava cosa facevano o cosa dicevano, la cosa importante era annuire sempre. Altre persone dicono che l'indifferenza sia equivalente ad una presa in giro ma io penso che non sia vero, l'indifferenza è il vuoto totale. Quando i miei genitori iniziarono a pensare che io li prendessi in giro si incazzarono e le cose peggiorarono di giorno in giorno, fino a quando non mi cacciarono di casa. Li ebbe inizio la mia vita. Poco prima che succedesse tutto ciò finii il liceo con il massimo dei voti, e questo mi avrebbe permesso di prendere qualsiasi indirizzo al college, presi i miei soldi per pagarmi gli studi ad Harvard e me ne andai a Boston, lasciandomi alle spalle una famiglia orribile e degli amici preziosi. Solo con una persona della mia famiglia avevo un bel rapporto e questo era mio fratello più grande. Abbiamo un anno di differenza e per me lui è sempre stato un esempio da seguire in tutto e per tutto, ma poi lui se ne andò a Parigi dove iniziò gli studi in un conservatorio...forse aveva capito meglio di me come sarebbero andate le cose in famiglia. Una famiglia dove il padre mette le corna alla madre, la madre fa finta di non saperlo ma in realtà lo sa e una sorella di 15 anni che la dà a destra e a manca, una famiglia dove io lavoro viene prima dei figli...anzi dove qualsiasi cosa viene prima dei figli.
Arriviamo ad oggi, è un anno che abito a Boston da sola e mi sento comunque meno sola di prima. Non ho amici, non ho superato i test d'ammissione per medicina ad Harvard e la mia vita fa comunque meno schifo di prima. Adesso non voglio fare l'adolescente incasinata e depressa perché non è questo che sono e non è questo che diventerò, infatti riproverò a fare i test il prossimo semestre e riuscirò a superarli. Quest'anno non ho conosciuto nessuno perché passo la maggior parte del tempo a studiare, ma al liceo non ero così infatti riuscivo ad avere una vita sociale e a mantenerlo lo studio sempre costantemente, ero conosciuta a scuola come quella a cui non importava il giudizio delle persone ed effettivamente questo è quello che si vede da fuori...ma dentro non sono così o non ero così, adesso non mi interessa molto il giudizio delle persone, sono fredda e non mi piace amare, ma solo adesso sono così; prima ero una persona molto più passionale ma a quanto pare ero destinata a diventare quella che sono oggi.
Abito in un appartamento carino al centro di Boston, mi piace molto la mia casa e penso che sia arredata con grande stile è tutto molto bianco e lucente, pieno di finestre e colori.
Alcune volte sento la nostalgia dei miei amici del liceo a cui ero molto legata e molto spesso vorrei rivedere mio fratello. Ci sentiamo ogni sera e a quanto pare la sua vita va alla grande. Ha una ragazza che lui ritiene bellissima una casa che è altrettanto bella, ogni volta mi chiede se posso andare a trovarlo a Parigi per conoscere la sua ragazza e per farmi vedere un po' il posto, ma con lo studio non riesco mai ad organizzare qualcosa anche se mi piacerebbe moltissimo. Il giorno in cui dovrò rifare il test di ammissione si avvicina sempre di più e la cosa mi mette ansia. Imparare nomi di malattie e saper spiegare una malattia mi piace ma lo ritengo molto difficile. Mi esercito molto sulla scrittura di queste malattie perché ho paura di sbagliare qualcosa, visto che la maggior parte sono parole latine e greche...due materie in cui io non sono un asso. La medicina racchiude tantissime materie che amo ed è per questo che l'ho scelta, la fisica, la matematica, chimica, latino e greco sono materie bellissime che io ho sempre amato. Un altro motivo per cui ho scelto di fare medicina è la soddisfazione che un giorno potrà darmi...pensate quanto possa essere bello riuscire a salvare persone!
Questa passione mi è venuta a quattordici anni, quando il mio migliore amico mi abbandonò per una malattia terminale, fu un periodo bruttissimo e da lì iniziò il mio problema con le amicizie penso sia dovuto a questo motivo il fatto che il non riesca a farmi degli amici...ho paura di essere abbandonata di nuovo.
Quando chiudo i libri la serata diventa sempre noiosa, ma dopo otto ore di studio qualche pausa posso concedermela. Prendo qualcosa da mangiare perché ormai sono le 23:40, vorrei andare a bere qualcosa da qualche parte, solo per sentirmi più leggera. Mi do una sistemata e prendo la macchina. Non mi è mai piaciuto uscire la sera, però ho voglia di bere qualcosa e voglio prendere un po' d'aria.
Entro nel primo bar che da fuori mi sembra decente, mi siedo sullo sgabello vicino al bancone e ordino un bicchiere di scoth.
Vicino a me c'è un ragazzo sulla trentina che non posso fare a me meno di guardare, è bellissimo. Occhi azzurri e capelli neri come la pece, mascelle squadrate è molto evidenti, neanche un filo di barba. Porta una camicia nera con i primi tre bottoni sbottonati, dei pantaloni neri stretti e una giacca di pelle. Guarda il suo bicchiere con aria sconsolata, quasi quanto la mia. È misterioso ed estremamente sexy.
"Fammi indovinare...stai aspettando qualcuno con cui parlare oppure con cui giocare,oppure semplicemente un passaggio a casa. Mi guardi con aria interessata come se stessi cercando di capire che tipo di persona sono, ti chiedi perché guardo il bicchiere e non guardo una ragazza bionda e bella come ti reputi tu, ti piace stare al centro dell'attenzione e pensi di interessare a qualsiasi persona ti lasci una sguardo. Metti qualche vestito sexy con la speranza che qualcuno venga da e ti chieda il numero, sei così insicura di te stessa che ti piace vestirti in questo modo pur di piacere a qualche ragazzo." Un sorriso altrettanto sexy si posa suelle sue labbra, ma la sua arroganza supera la sua bellezza. Il nuovo Narciso della storia.
"Ti piace studiare le persone eh?" Dico bevendo qualche sorso di quel liquido forte.
"Amo farlo soprattutto con le persone come te..." Si gira e mi guarda, ha degli occhi bellissimi, azzurri e grandi come il ghiaccio e per quanto sono chiari sembrano trasparenti.
"Frequenti Harvard?" Mi chiede con fare interessato "non ancora, devo fare il test" sorride e si alza dallo sgabello facendomi notare quanto sia più alto e possente di me "ci vediamo ai test" sorride e se ne va lasciando i soldi sul bancone, io faccio la stessa cosa e me ne vado a casa ripensando a quello che aveva detto.
Forse anche lui doveva fare i test, oppure frequentava i corsi.
Fine capitolo.Ciaoooooooo, spero vi piaccia il primo capitolo!❤️
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Candice's story ||Ian Somerhalder||
Romance"L'amore non ha cura, ma è l'unica cura per tutti i mali" Un amore impossibile, strano e pieno di passione ed ostacoli, ce la faranno i nostri protagonisti ad andare avanti?