Il giorno dopo mi alzo da letto e lui non c'è più, mi copro con il lenzuolo fino al bagno e mi faccio una doccia lavando i capelli. Mi guardo allo specchio e noto che sul collo ho vari segni violacei, esco dal bagno e apro l'armadio. Prendo un paio di pantaloncini neri e una maglietta smanicata ma con il collo alto color ruggine che mi permette di coprire quei segni, metto i stivaletti neri con un po' di tacco e una giacca di jeans.
Scendo e trovo Damon e Stefan in cucina, stanno in silenzio e ognuno guarda in direzioni diverse, ma appena entro io la direzione diventa la stessa, Stefan mi guarda le gambe lunghe e magre e invece Damon mi guarda dritta negli occhi, noto subito che lui non si è preoccupato minimamente di coprire quei segni, si è messo una maglietta nera con lo scollo a V e un paio di pantaloni neri attillati, ovviamente ha la solita giacca di pelle.
Sento ancora il suo odore piacevole addosso "Candice, stasera puoi darmi una mano a studiare?" Mi chiede Stefan, subito i miei occhi si posizionano su Damon che guarda il suo caffè con un sorriso "magari non stasera...vorrei ripassare per l'esame di dopodomani" Stefan annuisce e sorride, poi si alza e se ne va.
"Come stai?" Chiedo a Damon, lui annuisce come per dire che sta bene "sei di poche parole eh" sorride "tu invece, stranamente, parli tanto questa mattina"sorride di nuovo con fare sexy e continua a girare il suo caffè lungo con fare disinteressato ma divertito.
Saliamo in macchina e ci dirigiamo verso l'università "ti sei coperta stamattina..." Mi guarda il collo "beh, uno dei due doveva coprirsi, sai i segni viola sono abbastanza visibili" dico io sorridendo ed entrando dalla parte dietro la scuola per non farmi vedere insieme "tu non te ne sei preoccupato minimamente" si ferma e mi dà un bacio a stampo sulla bocca, poi se ne va.
"Te la fai con Salvatore eh" dice Gloria, una delle ragazze più odiose e stronze della scuola "ti sei presa il migliore" mi fermo davanti a lei e guardo la sua figura. È una ragazza carina, con delle tette enormi e un culo altrettanto grande e bello, una ragazza che si fa notare abbastanza "vedo che non ti fai gli affari tuoi eh, cosa ti frega?" Lei sorride in modo accattivante e si avvicina a me "beh adesso capisco i tuoi voti così alti...cosa penserebbero gli altri e cosa penserebbe il preside di tutta questa faccenda? Tu verresti espulsa e Damon cacciato" io sorrido e mi avvicino a lei "e dimmi, se Damon venisse cacciato quale sarebbe il tuo scopo? Quale sarebbe il motivo di svegliarsi presto la mattina? Non avresti più il tuo caro professore da guardare...e poi te ne pentiresti amaramente d'aver fatto una cosa del genere".
Vi ricordate quelle tre ragazze che alla festa guardavano Damon con fare interessato, ecco una delle tre era proprio lei. Ci prova con Damon da quando è entrata qui e lo fa in modo molto evidente e fastidioso, ma non riesce ad ottenere nessun risultato.
"Comunque se può interessarti, tra me e lui non c'è assolutamente nulla" sorrido e me ne vado lasciandola li. Vorrei avvertire Damon di questa faccenda e la paura che lei dica qualcosa al preside si fa avanti nel mio cervello.
"Non fai più pena a nessuno cara, è brutto usare la scusa della sorella morta e delle violenze domestiche per scopare con un professore" mi blocco, cosa cazzo ha detto di mia sorella?
"Come ti permetti di nominare mia sorella in questo modo? Tu non sai niente e non sei nessuno" mi avvicino a lei pericolosamente e si allontana da me impaurita "adesso evita di rompermi le palle e sparisci dalla mia vista" se ne va, ma la paura e l'incazzatura continua.
Entro in aula e firmo accanto al mio nome, Damon mi guarda e mi chiedo perché lo fa così esplicitamente.
"Dobbiamo parlare" dico a bassa voce e poi me ne vado con il suo sguardo incollato sul mio corpo.
Inizia la lezione e molte persone parlottano sul segno che ha Damon sul collo.
"Beh beata chi ci sta" sento dire una ragazza e poi sentì ridacchiare le altre "cavolo è perfetto" dice un'altra "cosa ci trovate in questo tizio?" Dice un ragazzo dietro di me "ma lo hai visto?" Sorrido e abbasso lo sguardo, se solo sapessero che quei segni glieli ho fatti io...
"Come sapete domani ci sarà il test scritto e io vi voglio preparati al meglio" dice Damon sedendosi dietro la carta. Gloria alza la mano e lui le dà il permesso di parlare "senta professore.." Dice lei con tono cinguettante "lei dà lezioni private?" Rimango allibita e sento le risate di alcuni studenti, Damon la guarda malissimo e poi guarda me "Signorina...Gloria Rood, lezioni private non le do e sono sicuro che se ascoltasse le mie lezioni invece di parlottare di cose stupide, riuscirebbe a passare il test nel migliore dei modi" dice lui zittendola, si crea il silenzio in classe "beh...professore...da quello che so, lei dà lezioni private ad un numero limitato di persone a sua scelta" Damon spalanca gli occhi e passa lo sguardo tra me e lei velocemente, si schiarisce la gola e la guarda male, poi si alza e si avvicina a lei. Si mette seduto nel posto accanto e continua a fissarla, lei non lo guarda e s'impaurisce quando nota la sua espressione arrabbiata "la prossima volta che rispondi in questo modo da stronza, puoi anche considerarti fuori dal corso e ripetere il test d'entrata l'anno prossimo" si alza e guarda la numerosa classe "qualcuno ha qualcosa da obbiettare?" Fa una pausa e poi annuisce, scende e si siede al suo posto.
"Adesso siete 176 ragazzi, tra due mesi sarete 130 e tra quattro rimarrete in 50 per poi diminuire sempre di più...vi sentite grandi perché siete riusciti ad entrare a medicina, ma non siete grandi abbastanza da capire che una volta entrati si può anche uscire. Qualcuno si ritirerà, altri verranno bocciati è solo chi è maturo abbastanza riuscirà ad andare avanti in questa facoltà, solo chi è in grado di capire che nella vita non serve solo la lingua lunga, ma anche studio e intelligenza...cosa che a molti di voi, probabilmente manca" fissa Gloria con fare scontroso e mi viene da ridere a queste parole, perche effettivamente è vero.
"Non serve il 'carattere' se così può essere chiamato, alcune volte è meglio stare zitti invece di fare certe figure come quella che ha fatto lei" dice indicando Gloria che ormai è rossa dalla vergogna è sta quasi per scoppiare a piangere, le sue amiche oche la consolano come se fosse una bambina di due anni e mi viene da ridere solo a ripensare alla brutta figura che ha fatto davanti a tutti.
La lezione finisce e la gente inizia ad andare via un silenzio, io rimango immobile, seduta al mio posto.
"Complimenti per la lezione di vita" dico io battendo le mani "ci ha visti stamattina?" Dice lui scrivendo su un foglio, rispondo di sì e lui annuisce "è meglio che tu te ne vada" dice lui con fare scontroso, lo guardo e abbasso gli occhi, perché mi ha trattato in questo modo? Prendo le mie cose velocemente e me ne vado con la stessa velocità sotto il suo sguardo. Sbatto la porta e mi dirigo alla prossima lezione con Shepard.
"Forbs!" Mi ferma lui sorridente, ha un livido sullo zigomo è un labbro rotto "professore...volevo scusarmi per tutto quello che è successo..." Lui sorride "non è la prima volta" sorride di nuovo, mi manda a posto e inizia la sua lezione. Penso ancora a come mi ha trattato Damon prima e mi sento triste, cosa ho fatto di male per meritarmi quelle semplici parole dette in quel modo? E perché ci sono rimasta così male? La lezione finisce in fretta ed io esco dall'aula con lentezza.
"Che è successo? Hai una faccia" mi chiede Bonnie prendendomi il braccio "niente, sto bene" dico io guardando fisso il cellulare, sto ancora aspettando la risposta di mio fratello.
"Mmh non me la racconti giusta, che ne dici se stasera andiamo a cena fuori così mi racconti un po' di cose?" Io la guardo è noto il suo sorriso accesso, non come il mio che è spento e triste.
"Perché no, mi piacerebbe passare una serata tra amiche" lei sorride "bene allora ci sentiamo più tardi, così ci organizziamo" sorrido e lei se ne va con un nostro compagno di corso che la guarda con aria interessata.
Non penso sia il caso di tornare con Damon in macchina, quindi deciso di andare a piedi. Arrivo a casa dopo mezz'ora ed entro. Sul divano ci sono Damon, Stefan è un ragazzo che non ho mai visto, lui ricambia il mio sguardo e Damon mi segue con la coda dell'occhio. Me ne vado in camera e dopo aver chiuso la porta, mi stendo sul letto.
Ei, ci vediamo stasera alle otto a quel ristorante davanti scuola, da quello che ho sentito non dovrebbe essere male :)
Rispondo.
Perfetto!! Ci vediamo dopo :)
Decido di farmi una doccia e di prendere i vestiti più semplici che ho, ovvero una pantalone nero stretto e una maglietta dei nirvana e poi decido di mettere i stivaletti. Scendo per prendere qualcosa da bere è noto che i tre ragazzi sono ancora seduto sul divano che ridono felicemente.
"Candice!" Mi chiama Stefan dal divano "vieni qui, ti presento un nostro amico" mi dirigo verso il divano e guardo il bel ragazzo seduto sulla poltrona "piacere..sono Enzo" gli stringo la mano e dico il mio nome "Perché non mi avete detto di questa bella ragazza che avete dentro casa?" Dice lui sorridendo e passando lo sguardo per tutto il mio corpo "perché starà con noi solo per pochi giorni" risponde Damon guardandomi "si...ho trovato una casa qui vicino e tutto questo è solo una cosa temporanea" io mi giro e guardo Stefan "non sapevo che avessi trovato una casa" sorrido e lui fa lo stesso "te lo avrei detto al più presto" dico io sedendomi.
Fine capitolo.Scusate il ritardo!!!!!
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Candice's story ||Ian Somerhalder||
Romance"L'amore non ha cura, ma è l'unica cura per tutti i mali" Un amore impossibile, strano e pieno di passione ed ostacoli, ce la faranno i nostri protagonisti ad andare avanti?