Capitolo 12

47 4 2
                                    

Consiglio:leggete questo capitolo con la canzone più romantica e triste che conoscete.
"Non dovevi fare tutto questo, seriamente" dico avvicinandomi a lui, lui mi guarda con una nota di tristezza negli occhi e poi si avvicina a me molto lentamente continuando a guardarmi negli occhi in modo accattivante come solo lui sa fare, mi prende la mano e se la porta sul petto, con un braccio mi cinge i fianchi e con la mano destra mi accarezza il viso, in pochi secondi ci ritroviamo a pochi centimetri di distanza e la voglia di baciarlo cresce notevolmente ogni volta che lo guardo. Avvicina il mio viso al suo e penso che anche lui voglia baciarmi e infatti è quello che fa, le nostre labbra si sfiorano con un tocco delicato per poi approfondirsi, la sua lingua mi solletica le labbra e io la lascio passare, sa di menta. Non appena il bacio diventa più profondo lui si stacca di scatto lasciandomi ancora vogliosa di avere quel contatto con lui. Forse non è il momento, forse tutti i miei problemi lo impauriscono ma lui con la stessa nota di tristezza si allontana "non posso" dice semplicemente "Piaci a Stefan ed io non posso mettermi in mezzo...i-io non posso fargli questo un'altra volta" annuisco e me ne vado in camera stendendomi un po' sul letto. Non mi addormento e cerco di sentire tutti i movimenti di Damon, cammina e apre borse, poi si siede su divano della camera e alla fine cammina di nuovo, sembra in ansia. Sento dei passi venire verso la camera e chiudo gli occhi facendo finta di dormire, Damon apre la porta e rimane lì fermo, poi sento dei passi avvicinarsi al letto e lo sento inginocchiarsi accanto a me, il suo respiro caldo mi perfora la pelle e ovviamente sento i suoi occhi su di me. Non riesco a non aprire gli occhi ma ci provo, vorrei guardarlo per capire cosa pensa. Rimane lì fermo per un po' a guardarmi e avrei voglia di girarmi dall'altra parte perché non mi piace molto essere osservata, ogni minima imperfezione può essere notata da vicino e non sopporto questo. Alla fine si mette seduto sul letto e appoggia il suo braccio sulla mia gamba molto delicatamente "Candice..." Dice avvicinandosi a me, la sua mano mi accarezza il fianco e la gamba, un brivido attraversa il mio corpo quando la sua mano viene a contatto con una parte del mio fianco scoperto dalla maglietta. Il suo tocco delicato è molto piacevole e i suoi occhi puntati su di me non mi creano più quell'ansia iniziale. Mi sento protetta e amata come non mai.
"Dio se sei bella..." Continua a dire, vorrei aprire gli occhi e dargli un bacio ma come potrebbe reagire? Vorrei sentire le sue labbra sulle mie, le sue labbra sul mio collo, sul mio petto, ovunque. Apro gli occhi e mi giro verso di lui.
Ci guardiamo e lui sospira, mi avvicino e gli prendo il viso avvicinandolo a me. Ci baciamo delicatamente. Lui rimane fermo e faccio tutto io, alla fine si sblocca e porta la sua mano sotto il mio seno accarezzandolo. Ci giriamo e mi metto seduta su di lui. Gli sbottono la camicia lentamente e lui fa lo stesso con la mia maglietta e con i miei pantaloni e io con i suoi. Le mie mani passano con la stessa lentezza sul suo petto liscio e chiaro. Mi bacia il collo e mi toglie il reggiseno, rimaniamo completamente nudi e continuano a baciarci. La posizione cambia e lui si mette sopra di me e prendendomi le mani le porta sopra la mia testa. Il suo profumo è inebriante. Inarco la schiena e i nostri corpi entrano completamente in contatto.
Entra dentro di me con lentezza e piacere, la spinta diventa leggermente più veloce e in quel l'attimo mi accorgo che stiamo facendo l'amore, non una semplice scopata come quelle che facevo con il mio ex, ma l'amore.
Odora il mio profumo come io faccio con il suo e continuiamo a baciarci. I suoi gemiti, i suoi movimenti...tutto mi piace di lui. Veniamo insieme. Lui accascia il suo viso sul mio petto continuando a baciarlo. Lo farei e rifarei mille volte, lo farei fino alla morte.
Gli prendo il viso e lo guardo negli occhi, lui cerca di non guardarmi e mi rendo conto per la prima volta che brillano come due diamanti.
"Hai gli occhi brillanti" dico piano e sottovoce "tu hai gli occhi che sognano"  mi bacia piano e delicatamente.
Mi giro e lui si mette accanto a me e mi accarezza la schiena. Mi addormento.
6.30
Mi sveglio e mi giro dalla sua parte, lui è ancora lì a fissarmi.
Ci guardiamo "Ei" dice semplicemente "Ei" rispondo lui sorride e fa sfiorare le nostre labbra "quando torneremo a casa non sarà così..." Dice tristemente "non per forza" dico io, lui mi guarda in modo triste e da quegli occhi capisco tante cose. La tristezza. Davanti ai suoi occhi ha un muro alto quattro metri e non si fa vedere mai così, ma io ci riesco, io riesco a vedere la sua vera parte.
Si alza e si riveste, dopo un po' deciso di fare lo stesso...tra un po' ci saranno i funerali di mia sorella e lui si veste in modo elegante come la prima sera, come la sera della festa. Io dopo una doccia veloce prendo il mio vestito nero e le mie scarpe con il tacco nere. Lego i capelli e mi trucco un po'.
Usciamo dalla stanza e le nostre mani si sfiorano. Entriamo in macchina e ci facciamo portare davanti alla chiesa.
"Candice...posso chiedere a Damon di portare la bara? Manca un ragazzo..." Dice mia madre,guardo il bellissimo accanto e me e lui annuisce quindi rispondo di sì.
Damon, mio padre, mio fratello e mio cugino prendono la bara in spalle e salgono la scalinata in modo lento, con una musica di sottofondo triste.
La bara è bianca e sopra c'è una rosa rossa, uno dei fiori che mia sorella preferiva. Damon mi fissa e noi entriamo dentro la chiesa, io mi metto al primo posto insieme a mia madre, mio fratello e mio padre, qualche posto più in là si siede Damon. È pieno di fiori e foto di mia sorella, pieno di suoi amici. C'è molta gente.
Inizia la messa e mia madre scoppia a piangere con mio padre, io e mio fratello ci guardiamo, una lacrima riga il volto di entrambi. Quando arriva il momento di leggere i discorsi dei familiari il primo è mio padre, poi mio fratello ed infine io. Non ero sicura di volerlo leggere ma alla fine ho deciso che sarebbe stata la cosa migliore da fare.
Quando arrivo al microfono vedo gente che parlotta e mi rendo conto che molti amici di mia sorella non sanno nemmeno chi siamo io e mio fratello.
"Io sono Candice, la sorella di Kelly. Volevo dire due parole su di lei. Kelly era una ragazza piena di vitalità, piena di amici e di amore verso tutti, tutti noi amavamo il suo modo di fare e di comportarsi. Era una ragazza pronta a tutto per raggiungere i suoi obbiettivi,aveva delle idee molto chiare. Ancora mi ricordo quando eravamo piccole e giocavamo a fare i chirurghi, il suo sogno, come il mio, era quello di diventare un medico. Voleva seguire le mie orme. Lottava per avere le cose e avrebbe lottato anche per questo. Le piaceva lasciare un segno nelle persone ed è quello che ha fatto in tutti noi. Ho sempre pensato che le avrei potuto insegnare molte cose, ma è stato il contrario, lei ha insegnato a me molte cose e se adesso sono riuscita a raggiungere i miei obbiettivi lo devo solo a lei. Ci mancherà. Ti voglio bene sorella." Le lacrime rigano il mio viso in modo evidente e toccando il suo viso pallido me ne vado e torno seduta. La messa finisce poco dopo e riprendendo la bara ce ne andiamo fuori.
La gente inizia a complimentarsi per il discorso e noto che sul viso di molti si legge tristezza, tutti le volevano bene.
Damon si avvicina a me con lentezza.
"Come stai?" Mi chiede in modo gentile "penso bene" lui sorride "dimmi la verità" abbasso la testa e inizio a piangere, mi abbraccia ed io ricambio "Ei biondina..."dice facendomi sorridere "non piangere" mi prende il viso e mi guarda per poi darmi un bacio piacevole. I miei genitori ci guardano sorridendo in modo triste, loro non sanno nulla di me.
"Grazie" dico sorridendo "per cosa?" Mi abbraccia ancora "per essere qui con me" lo stringo a me e mano nella mano ci avviamo verso la macchina che ci porterà al cimitero.
Io e mio fratello camminiamo davanti alla macchina nella via del cimitero dove verrà sepolta. Una volta arrivati vediamo la buca e mi accovaccio per terra. Piango di nuovo e mi copro il volto guardando la bara della mia sorellina mentre viene sepolta. Prendo una viola e una rosa e le butto sulla sua bara con Damon che mi tiene per le spalle. La gente inizia ad andare via e piano piano ci ritroviamo solo io e lui.
Sfioro la sua foto sulla lapide e leggo il nome.
Ce ne andiamo anche noi mano nella mano.
Fine capitolo.

Candice's story ||Ian Somerhalder||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora