Ho passato tre giorni a studiare e la cosa mi ha stressato parecchio, non pensavo che gli esami fossero così vicini, pensavo di avere più tempo per studiare. Ho dovuto studiare tutto il libro che mi aveva dato il figaccione in tre giorni e la cosa non è stata molto semplice.
Oggi è il giorno dei test e io non ho chiuso occhio per tutta la notte, mi sono fatta la doccia e ho messo un vestito nero semplice e aderente, la giacca di jeans e gli stivaletti neri, quelli che uso sempre. Prendo la borsa e vado. Mi tremano le mani e non faccio altro che ripassare per strada, la gente mi guarda perché ho con me milioni di libri grandissimi e quasi non mi si rompe la borsa per portare tutte quelle cose. Prendo il telefono e scrivo a Jack.
Voglio uccidere questo fottuto lupo.
Mi risponde subito dicendomi che andrà benissimo e che sicuramente sfonderò tutti quanti.
Arrivo e vedo altre 70 persone nella mia stessa situazione, rivendo la ragazza della volta scorsa e mi avvicino a lei "ansia eh" sorrido e vedo che sta ripassando il sistema muscolare "un po', ma studio da mesi quindi sto abbastanza tranquilla" sorrido e mi avvio verso l'aula.
"Buongiorno" il suo sorriso sexy mi riporta alla sera del bar, cazzo è un insegnante! Mi avvicino per firmare e lui è poggiato sulla cattedra mettendo in evidenza i muscoli sulle braccia e sulle spalle.
"Candice...puoi sederti" sorride di nuovo e vedo tutte le ragazze del mio corso guardarlo con aria sognate, effettivamente non posso biasimarle, è bellissimo.
"Bene...manca una sola persona e possiamo iniziare, aspettiamo cinque minuti" si mette seduto e guarda i test, poi i suoi occhi si posano su di me facendomi l'occhiolino, mi giro per vedere se qualcuno l'abbia visto ma praticamente tutti sono impegnati a ripassare e interrogarsi tra di loro.
Dopo cinque minuti esatti entra Stefan e mi meraviglia vederlo dentro quest'aula non l'avrei mai pensato.
"Se avessi tardato altri cinque minuti ti avrei considerato direttamente fuori" gli fa un sorriso, lo fa firmare e lo manda al suo posto. Passa tra i banchi e lascia i test, gli dò una letta e mi sento felice quando vedo che sono tutte cose abbastanza facili che ho studiato e ristudiato...ma a quanto pare alcune persone non la pensano come me.
"Potete iniziare, in bocca al lupo ragazzi!" Si siede e mette le gambe sulla cattedra tranquillamente, come se niente fosse. Guarda tra i banchi e ogni tanto poggia lo sguardo su di me sorridendomi in modo gentile. Come avevo già visto le domande sono tutte abbastanza facili e riesco a finire prima degli altri, non so se consegnare o aspettare un po'. Alla fine decido di consegnare e mi faccio spazio tra i banchi sotto gli sguardi sbalorditi degli altri, Stefan mi fa un sorriso e non mi sembra in difficoltà. Arrivo davanti alla cattedra e il professore, di cui finalmente so il nome mi guarda con aria sbalordita, quasi più sbalordita degli altri.
"Già finito?" Mi chiede Damon dando una sguardo al test "manca un'ora e mezza...non vuoi dargli una controllata?" Continua a guardare il test e ogni tanto fa un sorrisino, spero solo che quello che ho scritto sia giusto.
"Sono sicura di quello che ho scritto" alza di poco lo sguardo e subito dopo lo fa ritornare sul test "bene, aspetta qui fuori" esco dall'aula grandissima e mi metto seduta sul prato. Effettivamente c'erano delle domande sul sistema nervoso, ma c'erano anche altri argomenti e benedico me stessa per aver ripassato tutto il giorno prima. Aspetto con ansia e sembra che non passino mai i minuti.
"Già finito?" Un bell'uomo sui trentacinque anni si avvicina e mi guarda "sei stata veloce" sorrido e annuisco non sapendo cosa dire "aspetta qui fuori, entro le tre vi daremo i risultati" quello che penso sia un altro professore entra dentro l'aula dove ho fatto il test e rimango nuovamente da sola.
"Come hai fatto a finirlo in così poco tempo?" Mi chiede Damon sedendosi vicino a me, questa volta non mi guarda negli occhi, ma guarda il prato davanti a lui "ho studiato" rispondo fredda "neanche io sono riuscito a finirlo in così poco tempo..." Pensa veramente di essere il migliore qui dentro? Non rispondo perché potrebbe fare battute sul fatto che io il test l'ho ripetuto e lui l'ha superato al primo colpo, quindi sto in silenzio e annuisco. Stare vicino a lui mi mette l'ansia, forse sono i suoi occhi o il suo corpo possente...non lo so. Senza dire nulla rientra dentro e continuo a guardare l'orologio fino a quando non cominciano ad uscire gli altri e mi sento sollevata quando vedo che Stefan è uno dei primi.
"Come è andata?" Sorrido e lui ricambia il mio sorriso "benissimo! Non pensavo potesse andare così bene!" Sembra molto contento e lo abbraccio, sorrido ancora e sono molto contenta quando capisco di avere un amico.
"Hai visto che faccia ha fatto Damon quando ti ha vista consegnare per prima?" Scoppia a ridere e io faccio la stesso.
"Ho sentito quello che ti ha detto Damon quando sei entrato...non avete un buon rapporto, come mai?" Abbassa lo sguardo e la sua espressione diventa più triste, forse potevo evitare di fare questa domanda, ma sono troppo curiosa.
"Per una ragazza...diciamo che per lui scelse la persona sbagliata e da lì mi odia" mi guarda di nuovo e i suoi occhi mi sembrano sinceri, anche il suo sorriso mi sembra sincero"
Dopo due ore iniziano a chiamare per ordine alfabetico per farci vedere il test e aspetto con ansia il mio, nella mente mi ripeto 'Forbs' fino a quando il professore di prima non esce e chiama il mio cognome, rimango paralizzata per un secondo.
Andiamo Candice, muoviti. È andata benissimo, Candice alza il culo.
Mi ripeto nella mia mente, ma niente. Alla fine Stefan mi dà un colpetto e io riesco ad alzarmi. Entro dentro la stanza lentamente, e mi siedo davanti alla cattedra. Damon mi guarda e io ricambio il suo sguardo; noto come mi guarda gli occhi, come se volesse cercare qualcosa che forse non troverà mai.
"Beh Candice, ci hai quasi sconvolto...non ho mai visto un compito così..." Dice il professore che era entrato prima, ha un'aria gentile ed educata.Mi sento qualcosa sullo stomaco e mi viene da vomitare, ma cerco di stare calma.
"È perfetto" si lascia sfuggire Damon "È veramente perfetto, non ci sono errori! Sembra che tu abbia imparato il libro a memoria" sorride anche perché avevo riportato qualche suo appunto.
"Beh che dire...i risultati li appendiamo tra mezz'ora, ma posso già darti il benvenuto in questo magnifico college!" Il professore simpatico mi stringe la mano e Damon mi fa un cenno con la testa senza staccare gli occhi dal mio compito. Esco dall'aula senza parole e mi siedo vicino a Stefan.
"Allora? Come è andata?" Non rispondo e quindi lui insiste "non c'è nessun errore, era perfetto" Stefan mi abbraccia e mi sorride, sembra quasi più elettrizzato di me.
Come avevano detto gli insegnati, un'ora dopo uscirono i quadri e non rimasi sorpresa quando vidi che avevo preso il massimo dei voti e per fortuna anche Stefan e Bonnie ce l'avevano fatta.
Fratellino, inizia a chiamarmi dottoressa.
Fine capitolo.Scusate l'assenza, ma sto studiando per recuperare le materie, spero che questo capitolo vi piaccia e mi dispiace se la storia sembra un po' lenta e mi dispiace anche se trovate qualche errore, ma come vi ho detto nel capitolo precedente è un po' difficile per me ricontrollarli, ma vi prometto che prima o poi li correggerò tutti.
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Candice's story ||Ian Somerhalder||
Romance"L'amore non ha cura, ma è l'unica cura per tutti i mali" Un amore impossibile, strano e pieno di passione ed ostacoli, ce la faranno i nostri protagonisti ad andare avanti?