Passo la notte senza dormire per il dolore alla pancia e alle guance che mi fanno male anche se mi metto poggiata sul cuscino, ho paura per la reazione degli altri. Non voglio farmi vedere così vulnerabile e penso che in questo momento se mi si poggiasse una mosca sulla spalla sobbalzerei e mi metterei a piangere, non ho mai avuto così tanta paura in vita mia.
Mi alzo dal letto con molta fatica e mi lavo e mi vesto dolorosamente, cerco di nascondere i lividi il più possibile, quindi metto un paio di pantaloni neri, una maglietta morbida con le maniche lunghe morbide e infine rimangono i lividi sulla faccia che neanche il trucco riesce a togliere. Una cosa che ho imparato leggendo tanti libri di medicina è che truccarsi sopra un livido fa male. Anche se la vergogna e il dolore che provo superano l'interesse verso la medicina, ma decido di lasciare perdere e truccarmi come al solito. Esco dal portone e per fortuna non incontro nessuno, la gente per strada mi guarda e sento commenti del tipo: le solite violenze domestiche, come non si vergognano gli uomini.
Mi preoccupo perché anche la gente che non mi conosce ha capito che è stata una violenza, pensa quelle che mi conoscono! Salgo in macchina e dopo dieci minuti mi trovo davanti ad Harvard.
Aspetto un po' per scendere, aspetto che la gente entri nelle aule, non so quanto possa essere intelligente come mossa ma ok. Dopo un po' scendo dalla
macchina e corro verso la mia aula, entro e sono già tutti dentro, c'è anche Damon.
Il momento più brutto, tutti si girano e si crea il silenzio tombale.
"Finalmente signorina Forbs...stavamo aspettando..." Si blocca quando mi vede e spalanca gli occhi. Mi avvio verso la cattedra per firmare la presenza e lui continua a guardarmi con la stessa espressione. Abbasso lo sguardo e mi dirigo verso i posti, vorrei uccidermi quando vedo che gli unici posti liberi sono sopra e io non posso farcela a salire le scale.
"Stefan Salvatore! Alzati e fai sedere la signorina Forbs" Stefan si alza e mi sorride leggermente per poi andarsi a sedere nei posti più su.
Damon continua a guardarmi per tutto il tempo, come se stesse studiando i miei lividi e i miei tagli, si capisce benissimo a cosa sono dovuti, solo un cretino non capirebbe.
Anche quelli che mi stanno intorno mi guardano e io rimango paralizzata.
2 ore dopo...
"Candice, rimani dentro" Damon fa uscire tutti e poi chiude la porta a chiave, sembra abbastanza arrabbiato e la sua espressione è severa.
Mi prende il viso di scatto e lo gira a suo piacimento "Mi fai male.."piagnucolo a voce bassa, ma lui continua. Mi tira un po' la maglietta per scoprire le clavicole e poi mi tira su le maniche, passa la dita sui lividi.
"Fammi vedere le altre zone" dice in modo severo, io faccio di no con la testa e lui fa una leggera pressione sulla pancia, facendomi uscire fuori un gemito e delle lacrime per il dolore "lo sapevo..." Dice a bassa voce.
Mi tira su la maglietta di poco per vedere il livido e lo tocca delicatamente.
"Questa è brutta, sdraiati sulla cattedra" faccio quello che mi dice perché se no mi prende con la forza e lui tira su la maglietta, è imbarazzante questa situazione.
"Inspira ed espira" dice piano e poi mi guarda negli occhi con aria triste e arrabbiata.
"Non è arrivato in fondo..." Mi fa alzare e mi sistema la maglietta.
"Chi è stato?" In questo momento non posso fare altro che piangere e quindi scoppio in un pianto liberatorio "il mio ex, l'ho trovato a casa ieri sera e mi ha picchiata quando ha visto che sono tornata con te, ci siamo lasciati da un anno ma a quanto pare si è tenuto una copia delle chiavi" continuo a piangere e singhiozzare.
"Guarda come cazzo ti ha ridotta" dice guardando l'occhio nero "vieni nel mio ufficio che ti disinfetto tutto e vorrei controllare se ci sono lividi sulla testa e soprattutto voglio rivedere quel lividi sulla pancia, passiamo da Shepard a dirgli che salterai la lezione".
Damon cammina velocemente e si guarda in torno, come se avesse capito che mi dà fastidio che la gente mi veda in queste condizioni. Arriviamo nell'ufficio di Shepard e Damon entra di scatto, anche Shepard spalanca gli occhi.
"Che è successo?" Chiede con tono pacato, il contrario di Damon "Scenata dell'ex animale, le do una guardata ai lividi è un problema se salta la lezione?" Abbasso lo sguardo e l'ultima cosa che voglio fare è saltare le lezioni "no, assolutamente no!" Damon ringrazia e mi porta nel suo ufficio, mi sento un cagnolino in questo momento.
Mi sdraio sul lettino senza che lui mi dica nulla e mi alzo di poco la maglietta
"Candice, so che è brutto da chiedere, ma dovrei chiederti di togliere la maglietta" dice guardando delle carte sulla sua scrivania. Non mi va di spogliarmi davanti a Damon, ma è la prassi per una visita del genere quindi devo farlo per forza, visto che non posso farmi una diagnosi da sola.
Mi tolgo la maglietta e mi sdraio, Damon si avvicina a me e mi guarda per un attimo negli occhi.
Tocca il livido sulla pancia e spinge delicatamente facendomi leggermente male.
"Se spingo ti fa male?" Annuisco "no, come ho già detto prima non è andato a fondo, Candice devo chiederti di far restare questa cosa tra di noi...non potrei visitarti qui, puoi rivestirti" prendo la mia maglietta e mi sdraio sul lettino.
"Vuoi raccontarmi quello che è successo?" Si siede accanto a me e mi mette una mano sul braccio "mi ha vista scendere dalla tua macchina e si è ingelosito, io e lui ci siamo lasciati da un anno e non ha nessun motivo di essere geloso visto che mi tradiva continuamente. Mi ha chiamata puttana perché pensa che esca con te e sa che sei un mio professore, ho paura Damon,ho paura che possa rientrare dentro casa" faccio una pausa e mi asciugo la lacrima "se solo dovesse essere ubriaco potrebbe uccidermi!" Dico mettendomi seduta "non hai qualche amica da cui andare a dormire?" Dico di no, perché gli unici amici che ho qui sono Stefan e Bonnie, non posso chiedere a nessuno dei due di ospitarmi.
"Candice, facciamo così" guarda per terra con un'espressione seria "oggi ti accompagno a casa tua, prendiamo i tuoi vesti e i tuoi libri per studiare e vieni da me, ma nessuno deve saperlo perché potremmo rimetterci entrambi" sorrido e annuisco.
Dopo le lezioni salgo sulla sua macchina e corriamo verso casa mia, gli chiedo di salire e lui viene con me.
"Entro prima io,ok?" Mi dice, non pensavo potesse essere così carino e gentile. Entra dentro casa e accende tutte le luci con aria sicura, Damon potrebbe fare molto male a Klaus, perché Klaus è meno muscoloso di Damon.
"Bella casa!" Mi urla Damon da non so quale camera. Entro anche io e lo cerco.
Prendo vestiti e scarpe, libri e asciugamani, spazzolino ed intimo. Lui guarda le foto sulla cassettiera e le prende sorridendo "Perché non ti porti anche le foto della tua famiglia?" Dice porgendomi la cornice con dentro una felice foto con mia madre, mio padre e i miei fratelli.
"Le due borse sono piene, non voglio invadere casa e diciamo che la mia famiglia non mi aiuta, quindi preferisco lasciare qui quella foto, anzi non capisco nemmeno perché l'abbia messa!" Damon prendere le due borse con molta facilità e usciamo di casa.
"Mi dispiace se ti ho messo in questa situazione" lui sorride fa di no con la testa "nessun problema, io e Stefan viviamo in una casa enorme e averci un'altra persona dentro fa più che piacere!" Dice guardando il mio corpo, io sorrido e salgo in macchina.
Arriviamo davanti ad una villa enorme, che avrà più o meno 150 anni, è veramente molto bella e non crea quella inquietante sensazione di casa infesta che creano di solito le case vecchie, anzi è molto accogliente, entro dentro ed è bellissima.
"Dopo ti faccio fare il giro della casa, adesso ti faccio vedere la camera degli ospiti" mi porta al piano di sopra, e mi indica la sua camera e quella di Stefan poi mi fa vedere la camera dove dormirò io per qualche notte.
È bellissima e molto grande, posa le mie borse sul letto e mi guardo intorno, mi accorgo di avere il bagno privato.
"Stasera ti aiuterò a sistemare le cose, adesso scendi o datti una rinfrescata, fai quello che vuoi io e Stefan stiamo giù!".
Rimasi da sola in questa enorme camera e quindi decido di farmi una doccia, lentamente entro dentro la doccia e mi lavo i capelli, dopo una mezz'oretta esco fuori e mi asciugo i capelli biondi, mi metto un vestito comodo e scendo giù facendo attenzione a non fare movimenti bruschi con le braccia e con le gambe.
Mi siedo sul grande divano di pelle e butto la testa indietro.
"Stefan non è ancora a casa" guarda le mie gambe e rimane nuovamente a bocca aperta ma non dice nulla.
"Come stai?" sembra strano, ma nessuno mi ha mai chiesto come sto con un tono così sincero e dolce come il suo "sto male" dico, lui mi prende la mano e sorride "passerà, sappi che puoi rimanere qui quanto vuoi perché per noi è solo un piacere, c'è un po' di tensione tra me e Stefan e non parliamo quasi mai..." Mi stringe la mano un po' più forte, ma sempre con quel tocco delicato che ha.
Mi piace.
Fine capitolo.Dolcezzeee! Spero vi piaccia il capitolo, cosa ne pensate del comportamento di Damon? Spero che la storia vi piaccia.
Molte persone mi hanno scritto sia in bacheca che in messaggio normale e sono contentissima! Grazie mille!
❤️❤️
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Candice's story ||Ian Somerhalder||
Romance"L'amore non ha cura, ma è l'unica cura per tutti i mali" Un amore impossibile, strano e pieno di passione ed ostacoli, ce la faranno i nostri protagonisti ad andare avanti?