Capitolo 5

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"Candice! C'è un evento di 'beneficenza' obbligatorio per i nuovi ammessi e professori, sarà domani sera" mi consegna un libro della scuola dove ci sono scritte tutte le date importanti che si festeggiano qui ad Harvard "Grazie" fa una pausa e mi guarda "vengo a prenderti alle otto, ma fatti trovare davanti al bar dove lavora Stefan" se ne senza ricevere risposta, non volevo che mi venisse a prendere ma ormai è fatta. Non voglio arrivare con un professore, perché gli altri potrebbero pensare male...vabbè ci penserò domani sera, adesso devo cercare un vestito da mettermi per quest'evento.
Mi faccio un giro con Bonnie alla ricerca di un vestito e di un paio di scarpe decenti. Giriamo vari negozi ma non troviamo niente, fino a quando non vediamo una vetrina interessante e quindi decidiamo di entrare. Non so se prendere un vestito lungo o uno corto, alla fine scelgo un vestito che arriva più o meno fino al ginocchio, con una scollatura ampia sul seno e sulla schiena e di un colore rosso fuoco, rimane elegante e sexy. Ci abbino un paio di scarpe con il tacco nere lucide e semplici. Bonnie ha scelto un vestito lungo morbido e blu elettrico. È molto bella.
"Secondo te è brutto se vengo con il professore Salvatore alla festa?" Lei si gira di scatto e mi guarda "no, cioè non lo so...forse dopo i voti alti che hai preso la gente potrebbe pensare male" io la guardo e abbasso lo sguardo "l'ho conosciuto ad un bar qualche giorno fa e ti giuro è la persona più arrogante che possa conoscere, oggi è venuto e ha fatto tutto da solo" lei si siede vicino a me e mi mette un braccio sulla spalla "Amica, è una bomba sexy...che cazzo ti frega di quello che pensano gli altri? E comunque puoi chiedergli di rimanere un po' più lontano con la macchina, così le persone non vi vedono arrivare insieme" sorride e io ricambio il suo sorriso per poi scoppiare in una risata fragorosa. Paghiamo i nostri vestiti e invito Bonnie a casa mia per riprovare tutto.
"Beh, che dire, siamo bellissime!" Bonnie sorride e si guarda allo specchio "questo vestito ti sta da dio, e poi ti sta benissimo il rosso" sorrido e la ringrazio per il complimento.
Grande sorella! La prossima settimana vengo, prepara il letto! :)
Sorrido al messaggio di mio fratello e Bonnie mi chiede perché sorrido, non mi va molto di parlare di questa storia anche se prima o poi dovrò raccontargliela, ma non penso sia il momento giusto.
Bonnie è una ragazza veramente bella, ha i capelli a caschetto scurissimi e lucidi, gli occhi grandi e scuri e un fisico invidiabile, è bassina ma bella.
Dopo esserci spogliate e dopo aver rimesso tutto apposto ordiniamo due pizze e ci mettiamo a parlare.
Mi racconta di sua madre e di quanto possa essere severa, l'ha praticamente obbligata a fare medicina però non si è pentita di aver seguito questa scelta, lei voleva fare architettura perché nel corso c'è il suo fidanzato che però la madre odia. Suo padre è morto quando era molto piccola e ha pochi ricordi di lui, suo fratello è tre anni più grande di lei e segue un corso di cinema a New York.
Finiamo le nostre pizze e visto che si è fatto tardi decido di ospitarla a dormire, tanto la mattina dopo dovevamo andare a prendere i libri per poi iniziare la prima lezione. Sono emozionata come una bambina alle giostre.
Cosa sarebbe successo se non avessi passato anche questa volta l'esame? Sarebbe stato orribile anche perché, come ho detto cento volte, è il mio sogno da quando sono bambina. Oggi ho sentito ragazzi piangere perché non erano riusciti a superare il test per la seconda volta, e vederli piangere era orribile perché non erano riusciti a realizzare il proprio sogno e io penso che i sogni siano una speranza di vita.
Bonnie, dopo avermi ringraziato un milione di volte d'averla ospitata a casa, se ne va a dormire. Io rimango a pensare sul divano alla giornata di domani.
Devo trovare un modo per non farmi vedere con quell'arrogante di Damon, probabilmente glielo dirò e lui capirà...non sarà così stronzo da rovinarmi la reputazione tra gli altri ragazzi.
La mattina dopo mi risveglio sul divano e mi accorgo che sono le 7:30 del mattino, preparo la colazione per me e Bonnie e la vado a svegliare, si alza subito e viene in cucina con un sorriso stampato sulla bocca.
"Questa casa è molto carina, anche io stavo pensando di andare ad abitare da sola...ma non trovò un posto dove stare" si siede e inizia a mangiare il suo pancake con un viso raggiante.
Ci prepariamo e andiamo al college.
"Buongiorno ragazze" ci dice il professore Shepard, quello simpatico del giorno prima. Andiamo a prendere i libri di testo e ci dirigiamo verso la classe, è molto presto quindi siamo le uniche nella grande aula.
Arriva Damon e quasi non si accorge di noi, si siede alla cattedra e sorseggia un bicchiere di bourbon. Io e Bonnie ci guardiamo per poi continuarlo a fissare "non mi fissate in quel modo, vi prego" sorride in modo sexy senza lasciare la vista del suo bicchiere "le permettono di bere a scuola?" Chiede Bonnie con aria educata ma puntigliosa "Ragazzina, prenditi meno libertà" finisce il suo bicchiere lentamente e mette a posto la bottiglia dentro una cassetto della cattedra. Guardo ogni suo movimento.
"Bene ragazzi, oggi è la nostra prima lezione...come avrete capito io sono uno degli insegnati del vostro corso" viene interrotto dalla risatina di una ragazza, lui la guarda e si avvicina a lei guardandola intensamente negli occhi "se non riesci a resistere davanti ad un uomo, come farai a resistere davanti ad un corpo morto con gli organi di fuori?" Lui continua a guardarla in silenzio e tutti fissano la divertente scenetta, come può far vergognare in questo modo una povera ragazza? Come si permette?
"Bene, possiamo continuare" lui se ne torna a posto e continua a fissarla.
Continua a parlare e io lo fisso. Guardo il suo modo di camminare, di gesticolare, la sua voce e la contrazione di ogni singolo muscolo del suo corpo. Indossa un paio di pantaloni neri stretti, una maglietta a maniche corte blu notte e la giacca di pelle nera che si trova poggiata sulla sedia. Quando inizia a fare lezione, prendo appunti e schemi, spiega bene e si vede che gli piace quello che fa. Dopo tre ore di lezione ininterrotte vado a prendere un caffè al bar della scuola e ovviamente lui fa lo stesso, alcune volte penso che mi segua.
"Mi piace come spieghi..." Metto lo zucchero nel caffè e inizio a girarlo senza guardare il bello che mi sta accanto.
"So di spiegare bene" mi giro e vedo che mi sorride in quel modo sexy che si ritrova.
"Ci vediamo stasera, biondina" mi dice all'orecchio e se ne va.
Continuo la mia giornata di lezioni tranquillamente e felicemente e me ne vado a casa. Sono le sei del pomeriggio e Damon arriva tra due ore esatte. Mi faccio la doccia, mi lavo i denti, mi trucco gli occhi con un ombretto nero, matita e mascara, sulle labbra metto un rossetto nude per non sembrare volgare. Mi lego i capelli in uno chignon disordinato e poi mi vesto. Sono contenta del risultato e mi meraviglio di me stessa quando mi accorgo di essere in perfetto orario. Vado davanti al bar di Stefan come mi ha detto di fare e aspetto per una decina di minuti, fino a quando non arriva una chevy camaro del 1967 celeste senza tettuccio, la conosco perché mio padre collezionava macchine d'epoca e poi adoro le macchine d'epoca.
Damon mi fa un cenno con la testa e io salgo sulla macchina, mi accorgo subito che è tenuta benissimo. Mi squadra svariate volte per poi fare un sorrisetto sexy, anche lui è molto elegante , però mi piace più con il suo stile da cattivo ragazzo.
"Stai bene" ringrazio e decido di domandargli come mai ha questa macchina, lui mi dice che era di suo padre. Damon è un tipo di poche parole.
E la cosa mi piace.
Parcheggia un po' lontano dalla scuola, e lo ringrazio mentalmente.
"Grazie per aver parcheggiato più lontano, non voglio fare la figura di quella che si è comprata l'esame" annuisce e chiude la macchina. Ci facciamo un pezzo a piedi in silenzio poi stranamente inizia a parlare.
"Sei strana" si ferma e si poggia a un muro, poi mi guarda "Prima o poi scoprirò qualcosa su di te...Candice" si avvicina pericolosamente a me e mi guarda di nuovo negli occhi in silenzio. Mi giro e vado verso la scuola. Entrando vedo una miriade di gente vestita in modo elegante e formale, molti ragazzi si girano a guardarmi, ma non mi importa molto. Mi faccio un giro fino a quando non mi sento chiamare.
"Candice Forbs, la nostra migliore alunna di primo anno" il professor Shepard si avvicina e mi sorride, fa passare gli occhi per il mio corpo, camminiamo per un po'.
"Quando ho visto il suo compito sono rimasto scioccato, io non sono riuscito a fare un compito così perfetto. Non c'era neanche un errore, neanche una parola scritta male, complimenti veramente. Vorrei presentarla agli altri" mi presento ad altri professori e ad alcuni medici che vengono qui per fare beneficenza, sono tutti molto educato e gentili, e impeccabili.
"Derek, te la rubo un secondo" Damon mi prende delicatamente per un braccio e mi porta a ballare, perfetto! Tutti sanno che quando uno balla ci si deve guardare negli occhi e io non riesco ne anche a guardarli per quanto mi mettono in soggezione. La sua mano è posizionata sul mio fianco con una presa forte ma allo stesso tempo delicata. Ha delle mani ben curate con un grande anello blu, penso sia un anello di famiglia visto che lo porta anche Stefan.
"Ti stancheranno queste feste, ne fanno una a settimana" lo guardo di sfuggita "a me piacciono le feste" sorride e mi avvicina con forza al suo petto "ma non questo tipo di feste. Ci guardano tutti, spostiamoci" mi prende per il braccio e mi porta dentro la scuola dove ci sono altre persone, ma di meno.
Non ho visto nessuno del mio corso fino ad ora, ne Stefan ne Bonnie è la cosa mi dispiace.
Damon prende due bicchieri di champagne e me ne porge uno. Lo bevo lentamente e lui fa lo stesso, ogni tanto saluta persone e mi presenta fino a quando non arriviamo nella mia aula.
Fine capitolo.

Dolcezze! Spero via sia piaciuto!
❤️❤️

Candice's story ||Ian Somerhalder||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora