"Come mai hai scelto medicina?" Mi chiede sedendosi davanti a me, mi guarda dritto negli occhi per poi passare al naso, bocca, e infine fa passare i suoi meravigliosi occhi per tutto il mio corpo.
"Mi piace molto l'idea di poter dare una mano alle persone..." Lui sorride per poi ridere, lo guardo e mi chiedo perché stia ridendo di quello che ho detto, non mi sembra una cosa divertente.
"Tutti quelli che prendono medicina dicono così, pensiamo di essere angeli custodi perché proviamo ad aiutare le persone, ma anche se ci mettiamo tutti noi stessi la gente muore, muore ogni giorno e quando ti ritroverai in sala operatoria a dichiarare l'ora del decesso di una persona a cui hai cercato di salvare la vita cambierai idea e capirai di aver fatto questa scelta solo per egoismo" lo guardo incupirsi "sembra quasi una cosa personale..." Lui alza lo sguardo e mi guarda nuovamente negli occhi, facendomi capire che in realtà è una cosa personale. Annuisco e mi metto seduta vicino a lui.
"Perché pensi che sia per egoismo?" Fa spallucce "perché alla fine è solo una soddisfazione personale, all'inizio sei contenta ma poi ti accorgi che hai salvato una vita per la tua bravura e il fatto d'aver salvato una vita va in secondo piano" studio il suo viso.
I suoi capelli sono nero corvino e i suoi occhi sono di un azzurro chiarissimo, ha le mascelle grandi e belle e un naso e una bocca perfetti, ha le spalle grandi e le braccia muscolose, la camicia bianca non fa altro che migliorare la visuale del suo bellissimo fisico.
"Sei una persona curiosa e sincera, vero?" Si gira verso di me e mi rendo conto di essere vicinissima al suo viso "diciamo che mi piace scoprire le cose degli altri e dire le cose in faccia e non alle spalle".
Sono una persona molto curiosa e mi piace molto scoprire i segreti e i problemi degli altri e soprattutto, come avrete capito, mi piace tantissimo dire le cose in faccia.
"Perché odi Stefan?" Lui si alza dalla cattedra e si gira di spalle "perché dovrei raccontarlo a te?" Abbasso lo sguardo e penso che effettivamente non è obbligato a dirmi tutte le sue cose, visto che ci conosciamo da una settimana.
"Ti piace leggere?" Sorrido guardando i suoi cassetti pieni di libri, guardo tutti i classici e sembrano tutti molto vecchi.
"Si, sono tutti libri di mio nonno e mi piace molto leggere libri vecchi" si avvicina e sento il suo respiro sulla mia guancia "mi piace anche il loro odore" dice con voce sensuale e girando la testa verso di me, io mi giro e me lo ritrovo vicinissimo e penso che se mi fossi avvicinata a lui avrei potuto baciarlo.
"Ci stai provando con me? Pensi veramente che tutte le ragazze che incontri possano cadere ai tuoi piedi come delle prende?" Lui fa un sorriso sexy "è quello che le ragazze mi dimostrano e tu non mi farai ricredere, perché so che non mi resisti..." Io sorrido come per prenderlo in giro e lui ride per l'ennesima volta di me "dimostramelo..." Dico sorridendo.
Mi prende per un fianco e mi gira verso di lui incatenandomi tra il suo bacino e la cattedra, la sua presa è forte e il suo bel viso è molto vicino al mio. Arrossisco e abbasso lo sguardo, lui cerca di trovare un contatto visivo con me. La mano sul mio fianco mi avvicina ancora di più al suo bacino con un movimento veloce. La mia faccia brucia e penso di essere arrossita ancora di più.
"Ti basta come dimostrazione?" Sorride e mi mette una mano sulla guancia come per sentirmi la febbre, ed effettivamente era proprio quello che voleva fare "hai la febbre? Sei bollente" scoppia a ridere e io faccio lo stesso "andiamo?" Gli dico indicando la porta, usciamo dalla stanza e lui incontra varie persone che conosce e inizia a parlarci, ovviamente è seguito da quattro ragazze stile liceo, ovvero quelle ochette che si vestono sempre di rosa e pensano di stare al ballo di fine anno.
Me ne vado verso la pista e incontro Stefan con cui inizio a parlare e ballare "Sono stanchissima e sto qui da un'ora e mezza, quanto durano questi eventi solitamente?" Lui scoppia a ridere e mi chiedo il perché " dovrai resistere per un bel po'".
Quando Stefan incontra un suo compagno di corso io inizio ad annoiarmi e mi sento ancora più sola perché tutte le persone con cui ho passato la serata mi hanno abbandonata per stare insieme a quelli che incontrano.
Mi siedo su un muretto e mi accendo una sigaretta.
Mi guardo un po' intorno per vedere quante persone della mia età ci sono fino a quando non incontro i suoi occhi, mi sta guardando e mi sorride leggermente, mi fa un cenno con la testa verso l'uscita e io annuisco, me ne vado verso l'uscita seguita da lui.
"Ti annoi?" Annuisco e mi giro verso la sua macchina "potresti riportarmi a casa?" Lui dice di sì e mi dice anche che non vedeva l'ora di andare via da quella festa, anche perché le cose si stavano prolungando.
Salgo sulla macchina e poggio la testa sul sedile. Gli dico dove abito e mi porta esattamente sotto casa. Spegne la macchina e rimaniamo un po' in silenzio. Si accende una sigaretta e poi guarda il cielo con fare pensoso, forse vuole che scenda e me ne vada a casa ed è solo così educato da non dirmelo, ma poi penso che questo ragazzo è Damon, il ragazzo con cui ho litigato qualche sera fa, il ragazzo a cui piace dire tutto in faccia...quindi perché non dovrebbe chiedermi esplicitamente di scendere dalla macchina e andarmene?
Scendi Candice, scendi e non restare qui a fissarlo! Scendi!
Mi dice la mia vicina interna, ma mi piace questo silenzio. Qualche minuto dopo decido di andare a casa anche se mi piacerebbe continuare a stare così.
"Grazie per il passaggio...ci vediamo domani" apro la portiera e lui continua a stare in silenzio, salgo velocemente su casa e mi affaccio alla finestra, mi accorgo che sta ancora parcheggiato sotto casa mia, ma dopo qualche secondo mette in moto e se ne va correndo con la sua magnifica auto.
Le luci si accendono. Mi giro e vedo Klaus. Rimango paralizzata alla sua vista e mi chiedo come fosse riuscito ad entrare.
Klaus era il mio fidanzato del liceo, diciamo il solito cattivo ragazzo, quello che i tuoi genitori non vorrebbero mai conoscere. Forse è anche motivo di qualche litigata con mia madre e mio padre. Quando me ne andai decisi di vivere con lui qui a Boston e affittai questa casa, ma ovviamente le cose belle finisco e iniziarono i problemi. Tornava a casa ubriaco quasi tutte le sere, e due volte mi ha dato spinte e schiaffi, è sempre stato un tipo violento ma non con me, con me era gentile e dolce, ovviamente la mia 'stupidità' adolescenziale mi fece innamorare di un tipo così e abbandonai tutto. Quando tornai a casa da un lavoro part-time che avevo trovato e lo trovai a letto con una ragazza che conoscevamo benissimo mi incazzai e lo cacciai di casa, non lo vedo da quasi un anno.
"Mi manchi..." Lo guardo e incrocio le braccia "chi era quello che ti ha accompagnata?" Mi giro verso la finestra e ripenso a Damon "è il mio professore" lui scoppia a ridere e si avvicina velocemente a me "adesso te la fai con i professori eh, BRUTTA PUTTANA!" Mi si lancia addosso e io cado per terra, vedo a rallentatore e la paura mi invade ogni singola vena del mio corpo, inizia a darmi schiaffi e la voglia di urlare è tanta, mi da schiaffi così forti da farmi sentire le guance gonfie e pizzicanti, mi da botte sulle braccia e sulle gambe e infine un pugno in pancia. Cerco di spingerlo via ma lui è più forte di me, quindi mi abbondono alle sue botte fino quando non sento la porta di casa sbattere.
Non lo vedevo da così tanto tempo che ormai avevo iniziato a dimenticarlo. Scoppio in lacrime e cerco di alzarmi, il dolore è tanto ma devo farcela.
Vado in bagno e mi guardo allo specchio.
Labbro rotto, occhio nero e guance livide, sulle clavicole ho dei grandi lividi e lo stesso sulle gambe, sulle braccia e sulla pancia. Inizio a medicare il taglietto sul labbro e sulla testa, ma ogni volta che mi guardo allo specchio mi viene da piangere, cosa dirò agli altri domani quando entrerò in aula piena di lividi e tagli? Cosa dirà Damon? Leggo disperazione nei miei occhi e devo inventare assolutamente una scuola credibile.
Fine capitolo.Ciaoooo! Scusate se il capitolo non è un gran che è non è lunghissimo, ho fatto del mio meglio. Diciamo che essere rimandata non è la cosa migliore da fare Ahahaha.
Allora, cosa ne pensate di questo colpo di scena?
❤️❤️
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Candice's story ||Ian Somerhalder||
Roman d'amour"L'amore non ha cura, ma è l'unica cura per tutti i mali" Un amore impossibile, strano e pieno di passione ed ostacoli, ce la faranno i nostri protagonisti ad andare avanti?