01/07/2016

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È finito. Tutto completamente finito.
Ci sono riuscita e non me ne sono quasi resa conto. Mi sembrava di dover scalare la montagna più alta del mondo e poi alla fine si è rivelata una passeggiata in collina.
Non voglio dire tutte le cazzate che dicono tutti quelli che hanno già fatto l'esame.
Non dirò che l'esame è facilissimo; non dirò che essere in ansia non serve; non dirò che "oramai quello che è fatto è fatto".
Perché è facile parlare quando una cosa è ormai passata.
Perché quando hai finito dimentichi tutto.
Dimentichi le giornate intere buttata sui libri, dimentichi le sveglie alle sei e mezza di mattina, dimentichi le occhiaie, dimentichi le paranoie dei parenti che da una parte ti ripetono che oramai sta per finire e bisogna fare solo l'ultimo sforzo mentre dall'altra pensano che tu non ti stia impegnando abbastanza, dimentichi la paura di dimenticarti qualcosa o di confonderti davanti alla commissione, dimentichi tutti  i "No, non posso" alla domanda "Esci stasera?", dimentichi i pianti isterici perché hai paura di non farcela.
Dimentichi perfino che ti sei svegliata la mattina dell'esame alle cinque e mezza del mattino e che sei rimasta a letto senza riuscire a respirare fino a quando la sveglia non è suonata alle sette meno un quarto e dimentichi anche gli attacchi di panico che arrivano mentre ripassi all'ultimo minuto.
Dimentichi ogni cosa.

E dopo? A me è sembrato come se avessi perso tre chili solo con l'ansia. E un altro per via del sudore che l'agitazione ha comportato.
Ho avuto voglia di saltare come una bimba di cinque anni e l'ho anche fatto, come se mi avessero detto che avrei incontrato Babbo Natale da lì a poco.

Non voglio dire nessuna frase da film epico, però un film, o meglio la canzone di un film la voglio citare: <<la vita è una scalata, ma la vista è grandiosa>>.
E per me è stato così, dopo il trasferimento dal Classico alle Scienze Umane, (precisando che è una scuola gestita da suore e che io sono atea) dovendo affrontare una nuova scuola con dei nuovi professori e dei nuovi compagni.
È stata una scalata davvero faticosa, dura e ho rischiato di cadere un paio di volte, ma mia nonna dice sempre che le cose che ci accadono, anche se brutte, capitano solo alle persone che possono affrontarle.

Per adesso penso solo che per me l'estate è ufficialmente iniziata e me la voglio godere tutta, dal momento che sarà probabilmente la mia ultima in (quasi) totale libertà.
E voglio ubriacarmi come se non ci fosse un domani, ovviamente.
E anche passare una giornata intera a letto con Dario, perché entrambi lo meritiamo.

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