Capitolo 2.

119 16 9
                                    

-Sorellina lui è..

- Alessandro. Alessandro Cooper.- disse, porgendomi la mano. Pff! Che maleducato, il classico ragazzo che conquista tutte con la sua gentilezza... Ma non me! Adesso che lo guardo bene, ammetto ahimè, che non è neanche tanto brutto.. Non molto alto, capelli biondi cenere, occhi color nocciola ( che tra l'altro è il mio gusto preferito del gelato, mlmlml.. Okay devo smetterla) impenetrabili, quasi, che sembrano leggerti dentro e farti sciogliere come il caramello, un piercing bianco sul sopracciglio sinistro perfettamente curato...

Direi che qualcuno qui ha fatto colpo..

Sta zitta! Stupida coscienza. Non mi metterò a discutere con me stessa per questo qui.

Beh, è quello che stai facendo...

Mhh! Zitta zitta zitta!

Mi guardo intorno spaesata, per la piega che hanno preso i miei pensieri, tutta la gente ride e si diverte mentre Emma e Mike mi guardano confusi e lui è ancora lì, con la mano protesa verso di me, che mi fissa negli occhi, cercando di leggervi dentro qualcosa, qualsiasi cosa che gli faccia capire come sono, fino a che sento dei brividi sulla spina dorsale e mi riscuoto del tutto; fisso la sua mano con indifferenza e la ignoro. Annuisco semplicemente e guardo mio fratello come per dirgli che non avrebbe dovuto farlo e me ne vado voltando le spalle ad essi sentendo Mike dire che sono fatta così, che è il momento critico dell'adolescenza e bla bla bla. Tutte cazzate. Lui non sa nulla di me, non sa quello che ho passato con me stessa e con chi avevo intorno, non sa che l'unica che è riuscita a tirarmi fuori dai guai è stata Giada.

Mi ritrovo fuori sul balcone a guardare il cielo scuro che rispecchia la mia anima e a guardare quelle piccole luci che si muovono, quegli aerei sulla quale vorrei salire e andare il più lontano possibile, senza guardarmi indietro; andare in un posto dove nessuno da di me, nessuno mi conosce , un posto dove posso vivere in pace con me stessa.

Sento dei passi e guardo con la coda dell'occhio la figura poco più alta di me, che mi si avvicina. Oddio! Ancora lui, ma che diavolo vuole!

Te, magari...

Ignoro la mia coscienza e glilo chiedo:

- Che vuoi.

- Wo wo wo! Calma. Voglio solo conoscerti.

- Beh, io no. Ti pregherei di lasciarmi in pace.

- Mi dispiace, ma non è nelle mie intenzioni.

Sentiamo mio fratello urlare il mio nome, cosi entro senza dargli una risposta.

- Se ne stanno andando via tutti, vuoi almeno salutare mamma e papà! Voglio che stasera resti da me e finché fai cosi sai che non ti permetteranno di fare nulla.

- Okay okay.

Dopo aver salutato mamma e papà chiudo la porta , convinta che siano andati tutti quando sento di nuovo quei brividi lunga tutta la schiena e una voce che mi sussurra all'orecchio:

- Se volevi che io restassi, bastava chiedere..

- O mio Dio! Ma che diavolo ti viene in mente! Mi hai fatta spaventare idiota!

- Hey hey, cosa sono tutte ste urla?! Jason si è appena addormentato- dice mio fratello sotto voce.

- Beh il tuo "amico", ha tanta voglia di scherzare quando dovrebbe andarsene.

- Oh Ale! Non pensavo fossi ancora qua..

- A dire il vero, ecco.. Si io, me ne stavo andando..

Ah! Adesso fa l'imbarazzato eh? Brutto pezzo di.. MUCCA!!! Okay, calma Vale, calma. Dopo aver salutato mio fratello, viene da me e mi da un bacio sulla guancia lasciandomi spiazzata e andandosene guardandomi con un sorriso sghembo che dice tutto.

No, no, no e assolutamente no! Non ci riuscirai Cooper.

| Scusate per eventuali errori. So che è corto, ma sto ancora pensando allo svolgimento della storia. Mi piacerebbe leggere qualche vostra idea o ricevere un vostro parere. Se vi è piaciuto commentate e/o votate e fatemi sapere ;)

Bacioni :-* |

Dammi una possibilità Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora