Quanto potrà essere difficile la vita di una ragazza "dal cuore di ghiaccio" quando incontrerà la persona più sbagliata di cui innamorarsi?!
Valentina, una ragazza di soli 17 anni con un passato difficile ed oscuro d'affrontare;
Segreti, nuove conos...
Non pensavo si potesse star male per una persona di cui non ti interessa nulla. Era strano. Guardando il sole che poco a poco tramontava e sentendo la leggera brezza primaverile che arrivava, trasalì alla vibrazione del mio cellulare. <<Hey solito posto?>> disse Giada <<Si.>> <<Immaginavo, per questo non mi sono preoccupata quando mi ha chiamata tuo fratello. Ti stanno cercando, vai a casa>> Lei mi capiva e sapeva che quando avrei avuto intenzione di parlarne, lo avrei fatto. <<Credo che starò ancora un po, solo una mezz'ora..>> <<Ahia. Allora la cosa è grave se vuoi stare ancora lì.. Senti io non ti obbligherò a fare nulla okay? Solo..torna presto a casa, si sta facendo buio e le persone sono molto poco raccomandabili, ti prego!>> <<Tranquilla, non volevo far preoccupare nessuno. Avevo solo bisogno di schiarirmi le idee.>> <<Oh amore lo so, ti conosco. Però davvero, promettilo. Non pensi di esserci stata già un po troppo?>> <<Promesso. Sono qui solo da due ore.. E mezza≥> <<Si, e inizia anche a fare freddo. Cambiando discorso, chi era quel bel pezzo di manzo che ti ha praticamente rapita all'uscita di scuola mh?> <<Poi ti racconterò.>> <<Solo una domanda: ti piace?>> <<No! Certo che no!>> <<Okay okay, adesso devo andare. Torna a casa o chiamo tuo fratello poi>> <<Si mamma>> <<A dopo vita>> <A dopo>> Ed ecco che mi ritrovai ancora una volta da sola. Ero in un posto che nessuno conosceva, un campo enorme circondato da fitti alberi che portavano al cuore del bosco a 3 kilometri da casa di Mike. Lo trovai per caso; l'anno scorso la mia vita andava una merda era uno dei periodi più bui- litigavo sempre con i miei, a scuola andavo male ed ero una delusione - quel giorno, ricordo, che avevo avuto la classica litigata con mia madre e cosi uscii di casa per cercare di rilassarmi; casa mia distava poco da quella di Mike perciò quando ad un certo punto mi trovai davanti l'entrata di un bosco,per la solita curiosità, decisi di entrare. Ecco come trovai questo magnifico posto, che è pace assoluta. Neanche Giada lo ha mai visto, sapeva che era il mio posto, solo ed esclusivamente mio.. Se non fosse entrato LUI! MA CHE COSA CI FACEVA LÌ !!? COME FACEVA A SAPERE DI QUEL POSTO?! Oddio, non lo voglio vedere Nello stesso momento in cui mi girai per vederlo in volto, la luce che emanava ancora il sole sembrò creare in torno a lui un aurea- sembrò -facendolo assomigliare a un angelo..
Cazzo vale smettila! Non c'è bisogno di farti venire la bava alla bocca. Ricordati ciò che ha detto.
Giusto giusto.
Così mi voltai sentì i suoi passi farsi sempre più vicini e qualcosa di caldo sulle spalle: la sua giacca. Lo guardai chiedendo spiegazioni. Non volevo parlargli, non volevo guardarlo, non lo volevo neanche vicino a me. Tenni la giacca per il semplice fatto che avevo freddo, non per altro sia chiaro eh; - Perche sei scappata? - Come facevi a sapere.. -lo guardai ancora negli occhi- .. Giada. - È da maleducati rispondere ad una domanda con un'altra domanda. - Non era una domanda ma un dato di fatto e, se proprio vuoi saperlo preferisco essere maleducata che rispondere a te. - Okay, ora che cosa ti prende? Guarda che ci siamo preoccupati. - Ci "siamo" preoccupati. Come se a te importasse qualcosa. - Si che mi importa e mi sono preoccupato. - Oh giusto. Ti sei preoccupato.. di portarmi a letto però. - Cosa? No, io.. - Tu fai schifo ecco. - Ma come ti permetti! Sei solo una ragazzina viziata come tutte le altre, impertinente la quale davanti a ciò che non ha programmato, scappa. - Intanto con la ragazzina ci hai provato, coglione. -dissi alzandomi- E visto che le cose non le sai, impara.. Non feci in tempo a finire la frase che sentì le sue mani poggiarsi sul mio viso e le sue labbra lambire le mie.
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Non capì più nulla. Mi sentì spaesata. Fu solo un innocente bacio a stampo; Quando si staccò, gli diedi un ceffone in pieno viso andandomene verso casa di Mike. Sentì che mi rincorreva urlando di fermarmi, ma non lo feci; arrivata all'inizio del sentiero, vidi la macchina di mio fratello e, a quel punto mi cagai addosso. Non volevo sentire niente e nessuno. Volevo tornare nella mia camera da letto, chiudere gli occhi e non pensare a nulla. Ma appena mi vide uscì dall'auto e venne incontro abbracciandomi. - Promettimi che non lo farai mai più. - Promesso. - risposi ricambiando l'abbraccio dopo tanto tempo. Arrivò anche "lo stronzo" e quando scesi dall'auto, nel parcheggio davanti casa di Mike, non mi sarei mai aspettata di trovare i miei genitori sulla porta d'entrata.. Ad aspettare, probabilmente, me.