Capitolo 14.

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- Che cosa è successo? - si può odiare la propria madre? La donna che ti ha generato, che ti ha messo al mondo? Eppure per me era così. Se solo avessi saputo prima..
Il modo in cui si rivolse mi mise quasi paura, quasi perché la calma preannunciava una tempesta coi fiocchi; era troppo calma e sono sicura che Mike qualcosa gli avesse detto.
- Penso tu lo sappia. - quel giorno, quando mio fratello mi spedì dai miei genitori, mi aprì la porta proprio lei e neanche mi guardò negli occhi, semplicemente, mi fece entrare e poggiare le mie cianfrusaglie in quella che da quel momento sarebbe stata la mia camera, per poi chiedermi cosa fosse successo con tutta quella tranquillità che non prometteva nulla di buono.
- No tesoro, non lo so.. Potresti spiegarmelo per favore? -
Nella mia testa un enorme segno di allarme si fece spazio e per una volta diedi ragione alla mia insulsa coscienza. Alzai gli occhi mentalmente e guardai mia madre negli occhi, la parola tesoro e mia madre non sono mai andate d'accordo. Stava succedendo qualcosa e ebbi paura di sapere cosa nascondesse.
Così le dissi solo che avevano chiamato Mike perché non ero andata a scuola, una mezza verità alla fine; fece finta di crederci e, l'interessamento che ebbe nei miei confronti capì che fu falso. Sorrideva comprensiva e annuiva, ma la sua risposta mi spiazzò totalmente.
- Capisco. Mike a volte è una testa calda tesoro - marcò molto quella parola - puoi stare qui quanto vuoi e comprendo anche che tu sia arrabbiata con lui al momento ma è pur sempre tuo fratello..-
- Aspetta aspetta aspetta. Cosa!? Tu hai detto che non sapevi nulla - dissi con disappunto. Spalancò gli occhi. Ahia mamma hai commesso un errore..
- Beh si qualcosa sapevo okay!? - ecco a voi la vera mi Anna Caruso, mia madre.
- Sono contenta che sei tornata quella di prima, sai mi stavo quasi spaventando della tua cordialità. - fece dei grandi respiri profondi, no no no qui c'è davvero qualcosa sotto! A quest'ora come minimo mi avrebbe già mollato un ceffone per il sarcasmo usato, secondo lei così le mancavo di rispetto. Pff.
Uscì dalla camera e mi distesi sul letto chiudendo gli occhi.. Era tutto troppo, non sopportavo più nulla e quella si che fu una novità. Non mi volli illudere che Anna stesse cambiando, sarebbe stata solo un'altra pugnalata e il mio limite era già stato superato. Avevo bisogno di parlare con qualcuno, papà non c'era, di Anna non mi fidavo - la chiamavo per nome perché era un vizio che avevo fin da bambina, stessa cosa con papà ma a differenza di lui, a lei non piaceva che la chiamassi così.. che spreco di tempo - mi rimaneva solo Gianluca, lo conoscevo da appena un giorno eppure sapevo che era l'unico di cui potessi fidarmi, ho sempre seguito l'istinto e in quel momento mi disse che lui, forse, era quello che più mi capiva.
D'impeto mi alzai dal letto, presi il cellulare dal comodino, scesi le scale ed aprì la porta urlando ad Anna che stavo uscendo senza aspettare una sua risposta e mi diressi nel posto in cui lo incontrai il giorno prima...

***

- Ciao.. - lo salutai sorpresa. Non pensavo di trovarlo qui, insomma..
- Ciao a te cara. - CARA!? feci una faccia scettica alzando un sopracciglio.
- Che ci fai qui? Insomma.. Non potevi sapere se sarei venuta o meno.. -
- Perciò ti aspettavi che io venissi, o almeno ci speravi. Ad ogni modo, ti aspettavo. -
- E quanto hai aspettato? -
- È tutto il giorno che aspetto. - oddio..
- E se non fossi venuta?? -
- Avrei aspettato per tutti i giorni a venire fino a quando non saresti arrivata. -
Avevo la conferma che era uguale a me.

Anna

Quella mocciosa del cavolo! Avrei dovuto averla anche tra i piedi. Dannazione!! Sentì il mio cellulare squillare e vidi che era Mike.
- Ciao caro. -
- Mamma..? Come sta? Cosa le hai detto? -
- Sono questi i modi di rivolgerti a tua madre? Perché ti preoccupi per lei quando stai parlando con me. Sei un ingrato sai? -
- Mamma ti sto chiamando per sapere se le hai detto qualcosa e basta. Stai seguendo quello che ti ho detto di fare? Lei non deve sapere nulla. Almeno per ora. -
- Si si tranquillo non sa nulla e io mi sto comportando da " mamma esemplare ". E lei non dovrà sapere MAI nulla tesoro. -
- È troppo intelligente prima o poi lo capirà. -
- Mike se mi hai chiamata per rovinare i miei piani possiamo anche finire la chiamata. -
- Non voglio rovinare nulla, solo.. Trattala bene. Per favore, io davvero le voglio bene. - alzai gli occhi al cielo e chiusi la telefonata senza nemmeno rispondere.
Dovevo trovare il modo di sbarazzarmi di lei, aveva ragione era troppo perspicace e avrebbe capito nel giro di poco tempo passato in casa. Però, non dovevo essere io farla andare via.. Ma suo padre.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 30, 2019 ⏰

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