9

235 6 1
                                    



Devo uscire a fare acquisti, io proprio io.
Devo prendermi degli abiti perché ormai tutto quello che ho l'ho messo centinaia di volte. Oh Merlino. Torno carica di pacchi quella domenica, ma almeno ho sei paia di calze nuove e reggiseni finalmente della mia taglia.
Domani è lunedì, e proprio non posso smettere di pensare a lui. Chissà se verrà.
Mi sento strana al solo pensiero, quasi tremo di nuovo. Vedo davanti a me la sua faccia e mi sento come quando sei sazia, nauseata ma il dolce è troppo buono per rinunciarvi. Al tempo stesso, sono abbastanza arrabbiata.
Non ho visto Ginevra Weasley da nessuna parte. Ne' a colazione, ne' a pranzo. Non ho chiesto di lei a nessuno. Quando scendo, dopo aver sistemato il rossetto nuovo sulla toletta, chiedo discretamente a Eve, una signora mora della mia stessa età se la conosce, per caso e se sa qualcosa. Non so nemmeno perché lo faccio.
Eve mi informa che conosce la Weasley, si lavorava qui da una settimana, lavorava precisa perché ha dato le dimissioni ieri.
Torno pensierosa nella mia stanza, ed attivo il mio sofisticato ingranaggio mentre mi preparo ad accogliere il prossimo cliente. Sono pensierosa però, mille congetture mi affollano la mente.


* * *


A lui non dico di averlo osservato.
Lucius entra e si siede sul letto, perfettamente a suo agio.
Io mi sistemo le calze nuove con un gesto rapido, mi avvicino. Oggi la luce è più forte, c'è un nuovo incantesimo sulle candele, ardono più alte.
Lucius si stende con le braccia dietro la schiena. Mentre gli slaccio la camicia di seta bianca giocherello un po' con i bottoni.
"Hai poi fatto visita alla ragazza Weasley?"
Butto lì con studiata noncuranza.
"Si..." Mi fa lui, esitante. Poi mi lancia una mezza occhiata. "Il tuo rossetto è viola, Bella?"
"Oh? Ah si..."
Sono curva su di lui quando a sorpresa, sento le sue labbra raggiungermi.
Schiudo le mie, mentre le guance mi si fanno di fuoco. La sua lingua, Salazar e Merlino...questo è un bacio vero. Non baciavo più nessuno da anni.
Ci stacchiamo dopo quella che mi pare una vera eternità. I suoi occhi grigi mi si rovesciano addosso.
"Lampone?" Ridacchia, e sento il suo fiato tiepido sullo zigomo.
Mi raddrizzo lentamente, la mia rabbia è solo un ricordo, il ventre mi si è fatto bollente.
Fisso i suoi capelli chiari sul mio cuscino rosso, una mano gigantesca e sconosciuta mi strizza il cuore, poi lo lascia andare.

"Si, beh le ho fatto visita. Mi sa che, ehm...mi sono lasciato un po' trasportare."

Riprende all'improvviso con tono noncurante.
Adesso lo fisso. Ha una strana espressione, tra l'imbarazzato e il perplesso.
"Voglio dire, a un certo punto si è messa a piangere."
Silenzio. Non riesco a spiccicare la lingua dal palato.
"Mentre ehm le ero addosso, no sai...le ho detto di visualizzare suo padre, la faccia che avrebbe fatto sapendo che Lucius Malfoy glielo stava sbattendo dentro in quel preciso istante. Le ho detto tipo...lo senti il mio cazzo fino in fondo, figlia di Arthur? Ho continuato con...'che te ne pare di come ti sbatte Lucius Malfoy, figlia di Arthur?' E lei in quel momento...ho sentito un singhiozzo, e ha detto...basta, la prego basta signor Malfoy."
Non gli dico che la Weasley ha lasciato il Velvet, non dico niente, la mia mano parte e sento il suono prima di rendermi conto di averlo fatto.

Il suono del mio schiaffo, secco e potente riempie la stanza. Lucius mi fissa con gli occhi dilatati, interdetto.

Adesso inspiegabilmente sono furiosa, e addolorata, e brucio, tutto insieme, mi sembra di impazzire, non so cosa mi succede e lui mi guarda sgomento.
Mi attraversa il ricordo delle sue labbra, così all'improvviso...poi mi è addosso, mi ha sbattuta contro il materasso, non forte, mi ha solo presa per i polsi, atterrandomi addosso. Ora è sopra di me, i suoi capelli biondi sono sulla mia faccia. Vedo i suoi lineamenti contratti dalla rabbia...
"Si può sapere che cosa diavolo fai?"
"Sei un essere spregevole, mi fai schifo e ti detesto." Ringhio a un centimetro dalla sua stupida faccia appuntita.
E lui si abbassa di scatto, baciandomi di nuovo.

Gli mordo appena la lingua, ma lo sento schiudersi su di me, cercarmi, ancora e ancora.
Ho brividi lungo il collo e le clavicole.
Gli circondo i fianchi con le cosce, glieli catturo.
Lo sento scendermi con le labbra sul collo e sui seni, gli affondo le dita nei capelli, vedo il suo volto appuntito baluginare nel mio campo visivo stravolto. Ripeto che lo odio e che è un essere spregevole.

Scivola nei miei umori con estenuante dolcezza, movimenti lenti in netto contrasto con quelli che ha usato per sbottonarsi in fretta e furia i pantaloni.
Ora è contro di me, va e viene, i suoi occhi grigi fissi nei miei.
Va e viene in un ritmo che mi scava, mi sento diventare cera molle e bollente, il mio corpo si apre, in delirio, assecondandolo. Capelli biondi che ondeggiano, davanti al mio volto.
Si china di nuovo per catturarmi ancora le labbra.
Mi apro ai suoi baci, ora ho i brividi anche sulle guance e dietro la nuca.
Lo maledico, lui spegne la mia maledizione premendoci addosso la bocca schiusa.
L'odore dei suoi capelli riempie il mondo.

The Velvet RoseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora