~19° capitolo~

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Edo pov's
Non so cosa mi sia passato per la testa, ma l'idea di far ingelosire Amelia era più sensata delle altre, e come potevo se non uscendo con sua 'sorella'? Sinceramente provo ribrezzo se penso coscientemente a quello che sto facendo ma credo sia l'unica via d'uscita. D'altronde cos'ho da perdere?
Per fortuna la risposta di Elisa non tarda a mancare, accetta volentieri e sembra pure felice, quindi mi sistemo il lenzuolo, nonostante i 38°, punto la sveglia e mi do al sonno.
×××
Il telefono vibra da circa trenta minuti ma mi mancano le forze per aprire gli occhi e vedere chi sia, oggi fa un caldo terribile ed a causa sua ho dormito male tutta la notte, sono stanchissimo, con gli occhi ancora socchiusi cerco il cellulare e senza guardare lo schermo stacco la vibrazione dal pulsante centrale, poi mi rigiro nel letto e mi riaddormento.
Sono esattamente le 12, mi sono appena svegliato e sembra che non abbia dormito neanche un po',mi sento indolensito, sblocco il telefono e trovo tre chiamate perse e quarantacinque messaggi tutti in una chat, sarà un gruppo...
Mi alzo e dopo aver eseguito la mia routine giornaliera: doccia, colazione e corsetta torno a casa ma proprio quando vado per aprire il portone mi ricordo di non aver preso le chiavi. Cazzo. E ora che si fa? I miei tornano stasera dal lavoro e sicuramente non posso restare davanti l'ingresso stile barbone ad aspettarli, un'unica speranza, Amelia.
Ma proprio quando vado per prendere il cellulare dalla tasca mi ricordo dell'appuntamento preso con sua sorella, "sono un coglione", le chiamate erano le sue e gran parte del messaggi pure... Adesso con quale coraggio mi presento a casa loro?! Instintivamente chiamo ad Elisa, cercando di spiegare e di scusarmi, non lo faccio per avere una casa in cui stare, mi dispiace veramente, non solo volevo usarla per far ingelosire Am ma le ho dato buca, il che è peggio.
"Pronto?!"
"Sono Edo..."- pausa- "Scusami..."
"..."
"Scusa Eli, non mi è suonata la sveglia e nel sonno non ho visto le chiamate, ovviamente, perdonami, se ti può far stare meglio sappi che il fato mi ha castigato facendomi dimenticare le chiavi a casa, e bhè, io sono tutto sudato ad aspettare fuori dal portone del palazzo"
"Ti sta bene, scemo" -ride- "perché non vieni da me? Mamma non c'è!"
"Ma Amelia, vuole? Sai... Mi sembra brutto.."
"Macchissenefrega! Ti aspetto, e preparo il pranzo anche per te"

Elisa pov's
Povero Ed, non solo si è addormentato tutta la mattina (ignorando il fatto che non siamo usciti, ma questo glielo perdono), ma ha pure dimenticato le chiavi e adesso si ritrova per strada fino a stasera, spero che Amelia non si incazzi per averlo invitato a casa nostra, ma se fosse non così non mi importerebbe poi così tanto... Tralasciando il fatti che non le rivolgo la parola da ieri e non ho intenzione di cominciare a farlo.

Suonano alla porta.
"Vado io"-urla mia sorella dal corridoio.
Sento aprire la porta, un 'ciao' flebile dalla parte opposta e poi silenzio, assoluto silenzio.
" posso entrare?" chiede intimorito.
"No."- si corregge- "Cioè, si...o meglio, perché? "
"Perché, bhè, sai quanto sono imbranato, e stamattina non solo ho dormito fino a mezzo giorno ma per svegliarmi meglio ho deciso di farmi una corsetta e per la serie 'mai na gioia' ho dimenticato le chiavi, allora mi sono sentito con Elisa e mi ha invitato a casa vostra."
Amelia ride. Ride e gli sorride, lo guarda con occhi dolci, ne sembra innamorata. "Sei proprio uno scemo!"
"Adesso mi darebbe l'onore di entrare nella vostra reggia principessa Amelia?" gli dice con voce regale facendogli l'inchino.
"Ma certo, principe sperduto." E con fare principesco, fingendo di avere una grande vestito, prende un angolo della sua gonna e la alza come se potesse farla inciampare.
Ridono mentre io sono in camera, non voglio andarci, ma la stronza è sempre pronta a rovinare tutto. Non ne posso più. Una lacrime mi riga il volto, Ed mi piace veramente, perché Amelia deve fare così?

Amelia pov's
A volte si è talmente accecati dai propri errori, dai pensieri da non notare l'evidenza, come ho potuto lasciare il mio Ed per un istinto relativamente banale?! Questo ancora non lo so, ma una cosa è certa solo stata solamente una stupida egoista, non solo mi sono fermata all'evidenza catapultandomi da lui, ma non ho mai pensato, se non in questo momento, ai suoi sentimenti, alle sue emozioni, e mai più di ora mi dispiace, l'ho ferito, lui ci teneva e io l'ho lasciato dicendogli tre stupide parole: "scusa, sono confusa". Okay, era la verità ma io cosa stavo facendo per cambiare le cose? Niente. Però, vedendolo così bello, sudato, i capelli spettinati, la tuta nera rigorosamente attillata, gli addominali che si intravedono, e la sua faccia un misto tra paura, ansia e vergogna, mi hanno fatto venire voglia di lui, vorrei accrezzarlo, abbracciarlo e baciarlo, ma niente, mi limito a guardarlo, perdendomi nei suoi occhi.

Il pranzo è proceduto tranquillamente sorvolando i capricci di Francesco, sto sparecchiando la tavola, Eli e Ed sono in camera mia, non so cosa ci sia tra di loro ma mia sorella non aveva la faccia da 'amica', non sono gelosa, so che Elisa non mi farebbe mai un torto simile e inoltre, se fino a due giorni fa diceva di amarmi come può frequentare un'altra, nonché mia sorella? Non è così falso, lo conosco fin troppo bene, magari è solo Elisa che gli sta facendo gli occhi dolci, illudendosi di essere ricambiata.. Bho, chissà, è da un po' che è strana, chi la capisce più, magari sarà colpa del ciclo.
Vado per posare la bottiglia d'acqua in frigo quando noto l'Iphone di Edo illuminarsi, instintamente leggo:
"Come va la tua missione, fratello? Hai scelto se veramente vale la pena farti una sorella per conquistare l'altra?"
Oddio, cosa cavolo ha intenzione di fare? Ma è impazzito? Non voglio che illuda Eli sopratutto per colpa mia.. Non poteva semplicemente venirmi a parlare invece di architettare un piano assurdo? E poi, a quale scopo? Per farmi ingelosire? Mi potrebbe fare solo pena e pietà dopo una cosa simile, Elisa deve sapere tutto, non se lo merita, le voglio bene e non merita di soffrire.

"Eliiiii"-urlo dalla cucina-"Vieni un attimo qui, sola, per favore?"
Nessuna risposta arriva alla mia domanda, così la curiosità mi spinge ad andare da loro, ma proprio quando apro la porta...

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