3.Riuscirai Mai a Perdonarmi

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BookTrailer By: AmelieBlack

POV Katniss
La vista di Gale mi ha paralizzata. Non riesco a muovere un muscolo, a dire una sola parola. Vederlo ha scatenato in me una serie di immagini: lui all'ufficio armamenti con Beete, le bombe che hanno ucciso la mia paperella, il nostro addio a Capitol ma anche le giornate passate nei boschi a cacciare, le nostre compravendite al Forno, i giorni passati insieme al 13. È in questo momento che mi accorgo di quanto nonostante tutto mi sia mancato il mio amico. Ma poi lo sento.
- Gale-
È Peeta. La sua voce mi ha risvegliata dal mio intorpidimento. Mi giro di scatto verso di lui, sentendomi in colpa del fatto che mi abbia trovata con Gale. In colpa di cosa poi? Non ho fatto niente. Sento Gale salutare Peeta ma non mi giro verso di lui. Continuo a guardare il mio ragazzo del pane, che sembra che stia affrontando una lotta tutta sua con i demoni che gli infestano la mente. No Peeta, non ora. Non è reale.
Mi accorgo di essere rimasta ancora sull'uscio della porta. Non possiamo rimanere così per sempre, per questo faccio entrare Gale.
Nel frattempo arriva anche Haymitch a completare il quadro.
- Guarda chi è tornato. Il cacciatore!- dice con la sua solita ironia.
Gale non gli risponde ma si rivolge direttamente a me.
- Non volevo disturbarti. Se sei impegnata passo più tardi-
- Noi...noi stavamo cenando- è l'unica cosa che riesco a dire.
Ma poi è Peeta ad intervenire: - Non ti preoccupare avevamo finito. Io e Haymitch stavamo andando via- dice con un tono abbastanza calmo.
Lo guardo sorpresa. Non può voler davvero andare via. Non gli importa di lasciarmi da sola con Gale? Ho paura non voglio affrontare i fantasmi del mio passato da sola. Ma non è giusto che io gli chieda di restare, non per aiutarmi ad affrontare Gale..
- Davvero ragazzo? Stiamo andando via? Anche tu? Come?! oggi non rimani qui fino a notte tarda con Katniss?-
Haymitch! Prima o poi gli tapperò quella sua dannata boccaccia. Sento le mie guance andare a fuoco. Odio il mio corpo traditore. Ma poi perché sono imbarazzata? Non voglio che Gale sappia di me e Peeta? Non gli devo niente.
- Si Haymitch stavamo proprio andando via- dice mentre trascina il nostro mentore fuori dalla porta.
- Buonanotte Katniss- mi dice in un sussurro senza nemmeno guardarmi fisso negli occhi.
- Peeta non devi andar via- gli dico quasi supplicandolo. Non voglio che vada via pensando che non lo voglia tra i piedi ora che c'è Gale. Non è così!
- Devo Katniss. Arrivederci Gale- risponde mentre trascina fuori casa mia Haymitch.
Perché ha usato quel devo? No che non devi puoi restare!
Mentre sto pensando a Peeta non mi accorgo di essere rimasta sola con Gale fin quando lui non parla.
- Scusa Katniss se sono venuto senza preavviso ma sono appena arrivato e non volevo aspettare domani per vederti.
- Perché sei qui Gale?-
- Katniss, non potevo lasciarti andare via così. Ci ho provato a staccarmi da te, perché non volevo farti soffrire imponendoti la mia presenza ma ho pensato che dopo questi mesi saresti almeno riuscita a guardarmi in faccia. Se la mia migliore amica e mi manchi tanto.
Rimango colpita dalla spontaneità delle sue parole per questo mi lascio sfuggire: - Anche tu mi manchi Gale- correndo ad abbracciarlo.
Lui mi stringe forte a sé, sembra quasi sollevato dalla mia reazione. Essere fra le sue braccia mi ricorda una parte di casa che ho perduto da tempo. Ma la sua vicinanza mi ricorda anche altro, qualcosa di più doloroso, di più terribile. Per questo mi scosto bruscamente da lui.
Lui mi guarda con uno sguardo affranto e mi si stringe il cuore.
-Riuscirai mai a perdonarmi Katniss?-
- Non lo so- dico.
- Katniss non sai quanto mi sia pentito per quelle bombe. Mi sono reso conto di essere stato accecato dalla rabbia, dalla sete di vendetta verso Capitol. Non pensavo alle persone innocenti che sarebbero potute morire. Ma Katniss credimi quando ho progettato quelle bombe non credevo che sarebbero state usate su dei bambini. Non credevo che Prim....
Si blocca e scoppia a piangere. Vedo la disperazione nel suo sguardo.
- Non riesco a dimenticare. Sogno quelle bombe ogni notte. La mia vita è un incubo continuo.
Gale è cambiato in questi mesi. Non è più accecato da quella rabbia che gli ho visto negli occhi tante volte durante la guerra. Vedo disperazione ora. È una disperazione che conosco bene. Il senso di colpa per morti innocenti, il dolore per le persone che si sono perse.
Ed è in questo momento che capisco di poter cercare di perdonare Gale. Prim è morta a causa delle macchinazioni della Coin non per colpa di Gale. Per questo elimino la distanza tra noi e lo abbraccio, sussurrandogli – Proverò a perdonarti – Credo che in cuor mio avessi già iniziato a perdonare Gale da tempo ma non volevo ammetterlo. È il perdono verso me stessa che non arriverà mai.
Gale sospira e mi stringe a sé più forte. Non so quanto tempo rimaniamo così ma quando ci stacchiamo entrambi abbiamo il volto rigato di lacrime.
Decido di preparare un the e ci sediamo sul divano a parlare. Parliamo della nostra vita negli ultimi mesi e ci lasciamo andare ai ricordi. È piacevole essere qui con Gale a parlare come facevamo tempo fa nei boschi.
Parliamo così tanto che non ci accorgiamo del tempo che vola. Ormai è notte fonda.
- Non mi ero accorto dell'orario! Thom starà sicuramente dormendo!-
- Thom, il ragazzo che lavorava con te alle miniere? Cosa c'entra ora?- chiedo.
- Lui mi ospita a casa sua, visto che la mia casa è stata distrutta quando c'è stato l'attacco di Capitol. Ma adesso è tardi per andare da lui-
- Puoi rimanere qui se vuoi- dico.
In realtà mi sento in colpa ad invitare Gale per la notte. L'unica persona che ho mai invitato è Peeta e non vorrei che se lui lo scoprisse potrebbe prenderla male. Ma cosa posso fare? Non posso lasciare Gale per strada e poi lo invito solo a dormire a casa mia non con me.
- Davvero Katniss? Posso rimanere?-
- Si Gale puoi. Però dovrai accontentarti di questo divano perché la camera degli ospiti non è preparata-
- Mi andrà benissimo grazie mille-
- Ora è meglio se andiamo a dormire. Buonanotte Gale-
-Buonanotte Katniss – dice dandomi un leggero bacio sulla guancia sul limitare delle labbra.
Questo gesto mi sconvolge e sono quasi tentata di ritirare la mia offerta ma non lo faccio.
Ci metto un po' ad addormentarmi e quando lo faccio dormo male, mi sveglio a causa di incubi con bambini che esplodono. Quando apro gli occhi vorrei che Peeta fosse con me, per scacciare il sapore amaro che questi incubi mi hanno lasciato su tutta la pelle. Peeta purtroppo non c'è ma c'è qualcun altro che mi aspetta di sotto.
Quando scendo trovo Gale già in piedi.
-Buongiorno Katniss –
- Buongiorno Gale – dico con la voce impastata dal sonno.
- Io sto andando da Thom prima che esca per andare a lavoro nel distretto. Tu cosa fai stamattina?-
- Di solito vado a caccia-
- Posso venire con te, in onore dei vecchi tempi?-
- Sarebbe bello-
- Ok. A più tardi-
Lo accompagno alla porta per salutarlo e proprio quando sta uscendo noto Peeta venire verso casa mia.
Si blocca per un secondo quando vede Gale uscire da casa mia ma poi riprende come niente fosse.
- Ciao Peeta - dice Gale con un sorriso che potrebbe sembrare quasi un sogghigno.
- Buongiorno- dice Peeta a me e Gale.
- Ci vediamo dopo Katniss – dice Gale prima di girarsi ed andarsene.

Note dell'autore : In questo capitolo ho voluto descrivere i sentimenti contrastanti di Katniss alla vista di Gale, anche in confronto a Peeta, per questo la prima parte è una ripetizione del capitolo precedente.

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