Capitolo 8.

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Addison

"Dobbiamo parlare,Quattrocchi."
Rimango ferma sulla soglia della porta,non sapendo come reagire.
Dovrei mandarlo via,a momenti Carter sarà qui:"Non adesso.Devo uscire."rispondo,anche se il mio tono è meno convinto di quanto volessi.
"Esci con qualcuno?" mi chiede Jason,scuro in volto. Ma che gli prende??
"Non sono affari tuoi." rispondo secca:"Adesso vattene." aggiungo mentre chiudo la porta.
"No,prima devo spiegarti una cosa..devi starmi a sentire." insiste lui,bloccando la porta con il braccio.
"Non voglio starti a sentire! Ho già ascoltato abbastanza da parte tua!" urlo.
Non lo capisco:viene qui e pretende che gli racconti cosa succede nella mia vita,dopo che il giorno prima mi ha trattata come una nullità?
"Cristo,come sei testarda!Va bene,fottiti!" urla lui a sua volta,sbattendo la porta.
Rimango ferma a fissare il muro. Vado in camera mia e do un calcio al comodino,davanti ad una Deborah scioccata:"Quindi??" mi chiede con gli occhi spalancati.
"Quindi che,Deb??" So che vuole spiegazioni,ma in tutta sincerità non le ho nemmeno io. Qualcuno bussa alla porta e sento la voce di Carter.
"Ci vediamo dopo." taglio corto.
Vado ad aprire: Carter è davanti a me,con un mazzo di fiori in mano ed un sorriso da mozzare il fiato:"Sei bellissima!" esclama.
"Grazie!" dico prendendo i fiori. Li metto in un vaso pieno d'acqua ed esco dalla stanza.
"Allora,dove vuoi che ti porti? Qui vicino c'è un ristorante molto bello,ci vado spesso con i miei. Ti piace il persiano,giusto?" mi chiede prendendomi per mano.
"Mai provato." dico arrossendo "Però mi fido,il persiano va benissimo."

La serata è andata piuttosto bene: il ristorante era molto elegante,abbiamo mangiato dei piatti tipici e chiacchierato un po' di noi: ho scoperto di avere molto in comune con lui,ad esempio ad entrambi piace suonare il piano e mangiare cinese,e anche lui preferisce il mare alla montagna come me. Alla fine della cena ha pagato il conto per entrambi (il che è una fortuna visto che i piatti erano carissimi) e poi abbiamo fatto una passeggiata. Adesso siamo in macchina,diretti al mio dormitorio.
Nessuno dei due parla,sorridiamo e basta; passare del tempo con lui mi ha fatto dimenticare i miei problemi,o meglio,Jason ed i suoi problemi.
Siamo arrivati. Carter mi accompagna fino alla porta della mia stanza,poi mi prende per mano e mi guarda:"Sono stato davvero molto bene,Addy."
"Anche io..grazie per la cena." sorrido.
Trattengo il fiato mentre avvicina il suo viso al mio:mette la mano nella mia guancia e mi dà un bacio dolce,che io poco dopo ricambio. Dopo qualche minuto si allontana da me sussurrandomi un:"Buonanotte."
"Notte." rispondo.
Entro nella mia stanza con un sorriso a trentacinque denti stampato in faccia.
"Oh ohh..qualcuno si è divertito!" mi urla Deb ancor prima che possa togliere le scarpe.
"Ma che dici!Non abbiamo fatto nulla di che!" rispondo imbarazzata.
"Allora perché sei rossa come un peperone e stai sorridendo? Ti ha baciata?Bacia bene??" mi sommerge di domande,impaziente.
"Calmati,Deb!Si,mi ha baciata e si,bacia bene! Ora posso andare a dormire?" chiedo ridendo mentre vado verso il bagno.
"Che voleva da te Jason Morris?"
Mi blocco. Morris..quindi è questo il suo cognome.
"Non lo so..cioè,abbiamo litigato."
"Perché,tu lo conosci a tal punto da litigare con lui??" mi chiede con un'aria sbalordita.
"Si..abbiamo lo stesso turno alla caffetteria,perché?" rispondo con nonchalance.
"Beh,primo perché è uno dei ragazzi più sexy e popolari del campus..secondo perché si è fatto gran parte delle ragazze che studiano qui e non credevo che tu frequentassi tipi,ehm..del genere." mi risponde sorridendo.
"Infatti non lo frequento,ci odiamo! È solo un rompiscatole." taglio corto.
Vado in bagno,mi strucco e metto il pigiama,poi mi stendo nel mio letto e spengo la luce. Guardo l'ora: 01:15. Sono stanca,è stata una serata impegnativa.
"..Comunque,per essere un tipo che ti odia non riusciva a toglierti gli occhi di dosso quando ti ha vista così elegante." ridacchia Deb all'improvviso.
In tutta risposta le scaglio contro il mio cuscino:"BUONANOTTE!" urlo girandomi dall'altra parte.
Prima di addormentarmi penso a quello che mi ha detto prima Jason:chissà cosa voleva spiegarmi..fisso il soffitto,aspettando di addormentarmi. Ma non ci riesco. Non ci riesco mai,quando c'è lui di mezzo.

Scusa se ti amo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora