Capitolo 17

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Jason

Avete presente quando fate la cazzata più bella della vostra vita? Ad esempio,quando d'impulso baciate una ragazza senza pensare alle conseguenze e magari,quando vi staccate,la cosa che temete di più al mondo è un suo sguardo indignato e un suo ceffone,ma invece lei sorride e ricambia il bacio,facendo sciogliere le vostre gambe con quegli occhi fottutamente perfetti  in cui vorreste solo annegare?
Ecco. Questa è la mia situazione.
La sto stringendo tra le mie braccia nel mio divano,stiamo guardando Paranormal activity,e ad ogni scena terribile lei si stringe ancora di più al mio petto coprendosi il volto con le mani.
Dopo quello che è successo all'acquario siamo tornati a casa mia,stiamo rimasti in silenzio per tutto il tragitto in macchina..ma i nostri sguardi dicevano più di mille parole.
Non so se è vero amore quello che provo per lei,ma di certo è qualcosa di forte..e diamine,questo qualcosa mi fa impazzire. Come lei.
"Come si chiamava?" la sua voce infrange i miei pensieri,riportandomi alla realtà.
"Chi?"
"All'acquario mi hai detto che a volte se si confessano i propri sentimenti si finisce per restare feriti:ti riferivi a qualcuno?"
Dannazione. Non parlavo di lei da..non so,da troppo per ricordarlo.
Rimango zitto per qualche minuto,lei rispetta il mio silenzio.
Ti puoi fidare.
"Erika. Si chiamava Erika."
"E..?"
"Stavamo insieme tre anni fa,ci siamo conosciuti al liceo. Sembrava una storia perfetta,finché non è finita."
"L'hai lasciata?" chiede timidamente Addy.
Sorrido:ha intuito perfettamente che è stata lei a farlo,ma non vuole ferirmi.
"Oh,no Quattrocchi,è stata lei. Cioè,non mi ha lasciato..una mattina mi sono svegliato,e invece di trovare lei ho trovato una fotografia di una ecografia,con un biglietto: È un maschietto. È stato lo sbaglio di una notte,ma Carter mi ha promesso di essere un buon padre. Addio Jason,mi dispiace.
Ricordo quel biglietto a memoria. E come dimenticarlo?
"Oh,Jason..è tremendo.."
D'un tratto sbianca,e si mette a sedere:"Come diavolo hai detto che si chiamava il.."
"Si,Addy,Carter Daniels,lui. E no,se te lo stessi chiedendo non lo odio perché ha messo incinta la mia ragazza,ma perché l'ha abbandonata. E di lei non ho saputo più nulla."
E perchè ha provato a portarti via da me.
"Se solo avessi saputo che razza di bastardo fosse.."
Quattrocchi si copre il volto con le mani. Sembra così fragile e indifesa in questo momento..
"Ehi,piccola. Non preoccuparti..adesso ci sono io a proteggerti. Ed io non ti lascio."
"Promesso?" Mi chiede guardandomi negli occhi.
Annuisco:"Promesso."
Mi chino e la bacio lentamente. Lei intreccia le mani dietro la mia nuca e ricambia il bacio.
Uno stramaledetto telefono squilla,interrompendoci.
Lei si stacca da me:"Scusami."
Fruga nella borsa,prende l'iPhone e visualizza il messaggio. Sbianca.
"Cos'è successo,è finito il credito?" chiedo scherzando.
Non mi risponde,comincia piangere.
Divento serio:"Addy,ma che..?"
Prendo il telefono,leggo il messaggio.

Baciare qualcuno a cui non appartieni non è da ragazze per bene,Addy..
Dovresti stare più attenta. Ti bacio.
-Carter

No. Non è vero.
"Maledetto figlio di puttana!! Io lo ammazzo!"
"Jason,stai calmo.." sussurra Addy in lacrime.
"Denuncialo!! Blocca il contatto,segnalalo,non deve scriverti mai più,CAZZO!! Voglio vedere quel maledetto marcire in un bunker per il resto della sua.."
"JASON. Ascoltami,non è..il primo messaggio che mi arriva,lui è come se..se mi osservasse sempre..come se conoscesse ogni mia mossa. Mi fa paura." mi dice lei,esitante.
Sento una rabbia incontrollabile assalirmi:"E SI PUÓ SAPERE PERCHÉ DIAVOLO NON MI HAI DETTO NULLA??? Sei forse impazzita??"
Addy mi guarda spaventata,e scoppia in singhiozzi:"Non volevo che ti preoccupassi..mi..mi dispiace tanto..sono stata una stupida.."
Ho esagerato. Cerco di calmarmi.
"Ehi,okay,mi dispiace. Ho perso il controllo. Non devi avere paura,non ti succederà nulla finché sei con me. Domani risolveremo questa cosa,adesso andiamo a letto però."
Le dico asciugandole le lacrime.
Lei azzarda un sorriso:"Okay."

Siamo a letto,immersi nel buio. Lei è appoggiata contro il mio petto,i suoi respiri sono lenti e regolari,come chi riposa di un sonno sereno. Io so che non riuscirò a dormire,ma non importa,preferisco vegliare su di lei.
La proteggerò da lui.
Non le permetterò mai che le succeda qualcosa.
Le do un bacio in fronte,e prima di chiudere gli occhi le sussurro una frase che non pronunciavo da tanto tempo:
"Ti amo,Quattrocchi."

Scusa se ti amo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora