Capitolo 13.

477 23 6
                                    

Jason

"Di chi ti fidi veramente?"

Pronuncio quelle parole con voce ricoperta di panico. Non deve fidarsi di lui. Non può.
Cerco di decifrare il suo sguardo,ma vedo solo che è molto confusa e spaventata.
Guarda prima le nostre mani unite,poi quel verme e di nuovo me.
"Addy,ci stai anche pensando? Torniamo a casa,ho detto!" Daniels è fuori di sé:sa di avere la coscienza sporca,ecco perché è così nervoso.
Anche Quattrocchi l'ha capito.
"Di te." mi sussurra con voce tremante.
Non ho bisogno di sentire altro.
La isso nella mia moto e prima che Daniel possa raggiungerci parto a tutto gas.
Quattrocchi non parla,ma la sento in equilibrio precario;le prendo le mani e le avvolgo nel mio bacino:"Tieniti forte!"le urlo.
Annuisce e si appoggia a me. È una sensazione bellissima.

Accosto davanti al mio dormitorio e Quattrocchi scende dalla moto.
Tira fuori il cellulare dalla borsa:per tutto il tempo del viaggio non ha fatto altro che vibrare.
"Sono almeno una decina di messaggi e chiamate da Carter." dice lei alzando lo sguardo dal display. Prendo il telefono e leggo alcuni dei messaggi:
22:53 Ma che ti è preso? Quel tipo dice solo stronzate,torna qui!
22:55 Addy,sto venendo al tuo dormitorio. Non puoi cancellare tutto così. Fatti trovare in camera,per favore.
"Cancellare tutto?" le chiedo.
"Uscivamo insieme,ma..non era una cosa importante." risponde lei abbassando gli occhi.
"E lui lo sa?" ribatto acido. Non sopporto l'idea che quel verme abbia messo le mani su Quattrocchi:"Non dirmi che avete.."
"No!Ma sei impazzito!?" urla lei.
Sono confuso,non capisco il perché di questa reazione esagerata..in fondo ha detto che uscivano insieme:"Okay,magari sono stato indiscreto,ma puoi anche dirmelo se avete.."
"Non è questo!" mi interrompe lei "Il fatto è che..io..niente."
È arrossita ancora,è in soggezione..forse ho capito.
"Quattrocchi,sei vergine?" le chiedo con un sorrisetto.
Lei rimane in silenzio. Poi incrocia le braccia e dice con un tono sfrontato:"Cos'è che dovrei sapere su Carter?"
Sospiro.
Mi pesa doverle raccontare una cosa del genere,ma è necessario:"Devi sapere una cosa prima. Non lo sa nessuno,solo la mia famiglia.."
Cazzo,Jason,dillo e basta.
"Due anni fa sono stato arrestato."
Lei mi guarda con un'espressione scioccata :"Cosa?"
"Furto con scasso. Era un brutto periodo per me,mi ero fatto gli amici sbagliati e sono rimasto coinvolto nella vicenda. Mi hanno spedito al riformatorio. Sono uscito due mesi dopo,ma durante la mia permanenza avevo un compagno di cella. Credo che tu abbia già capito chi sia."
"No. Non dirmi che.." vedo una lacrima scorrere sul suo viso.
"Si. Carter è arrivato qualche giorno dopo di me."
"Per..per che cosa era stato arrestato?" chiede lei con un filo di voce.
Abbasso lo sguardo,non riesco a guardarla negli occhi. Una parte di me vorrebbe che non lo sapesse e che non soffrisse.
"Per che cosa?!?" mi ripete,questa volta urlando.
"Stalking. E per aver violentato due ragazze."
Mi guarda come se l'avessi pugnalata. Si copre la bocca con la mano.
"Il padre è molto ricco,l'ha fatto uscire per cauzione e ha impedito alla stampa di diffondere la notizia. Ma ho saputo che qualche tempo dopo l'evento si è ripetuto un paio di volte."
"Per questo eri preoccupato per me?"
"Sì."
"Che bastardo..e dire che mi ero fidata!" urla dando un calcio all'asfalto.
"Non lo potevi sapere. Però,per favore,per stasera non dormire nel tuo dormitorio." le raccomando. Ho paura che quel cretino possa farle qualcosa di male se la trovasse a casa.
"E dove dovrei dormire?" mi chiede.
"Non hai un'amica qui vicino che possa ospitarti? Un parente magari.."
"Non ho parenti qui,né amici al di fuori del campus. Tranquillo,chiudo a chiave." mi dice. Ma lo capisco benissimo che è sconvolta e spaventata.
"Vieni da me." Le parole escono da quella boccaccia che mi ritrovo ancor prima che possa fermarle. Lei mi guarda e arrossisce:"Forse non è il caso,Jason.."
"Ti voglio al sicuro. E se non hai altri posti dove stare,voglio che tu stia da me." A dir il vero sono contento che non abbia amici dove andare a dormire:saperla nella mia stanza mi fa stare più tranquillo.
Dopo un paio di minuti lei annuisce:"Va bene."

Non riesco a dormire. Mi giro a guardare Quattrocchi:sta dormendo nel letto di Bren,stasera lui è andato dalla sua ragazza per lasciarle posto. È girata con le spalle rivolte verso di me,sento il suo respiro calmo e regolare:dorme come una bambina.
Il fatto di trovarsi a casa mia la imbarazza,ma mi diverte vederla in soggezione..soprattutto se la causa sono io.
All'improvviso comincia ad agitarsi  e urlare piano,credo stia avendo un incubo. Mi alzo dal mio letto,e senza riflettere mi stendo nel suo e la attiro a me:"Quattrocchi,basta..era un sogno."le sussurro quando apre di scatto gli occhi.
"Che cosa fai?" mi chiede,sollevata di essersi svegliata.
"Mi assicuro che tu non faccia altri incubi." le dico sorridendo.
Mi sorride a sua volta,e invece di scostarmi come temevo si stringe tra le mie braccia.
"Sono una stupida." sussurra.
"Non è vero."
"Si,invece. Avevi ragione tu,non sono altro che una bambina stupida e ingenua,che non è riuscita a rendersi conto della.."
"No,Quattrocchi."  la fermo "non pensarlo nemmeno. Tu non sei niente di tutto questo,sei.."
"E comunque,che problema hai con le vergini?" mi interrompe ridendo.
Non posso fare a meno di sorridere:"Allora è vero che sei vergine,eh?Chi l'avrebbe detto."
"Scemo." mi dice ridendo,dandomi un leggero schiaffo nel petto:"Che stavi dicendo?Che sono..?" mi chiede.
"Che sei.." Non riesco a trovare la parola:Quattrocchi è mille cose diverse.
Sento il suo respiro farsi di nuovo regolare,si è riaddormentata di colpo.
Sorrido e le rispondo,anche se so che non può sentirmi:"..che sei meravigliosa."

Scusa se ti amo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora