Addison
Devo chiamare Carter.
E passato già quasi un mese da quando abbiamo iniziato ad uscire.
Non stiamo ancora insieme,anche se lui me l'ha proposto parecchie volte. Usciamo e basta.
Ieri gli ho dato buca per la millesima volta inventando una scusa e lui non si è più fatto sentire..e se avesse scoperto che qualche giorno fa invece di uscire con lui in realtà ero andata da Jason?
Non so perché ho accettato il suo invito:avevo bisogno di vederlo e basta.
Se penso ancora a come mi ha tenuto la mano per tutta la durata del film..
"Signorina Morgan,vuole ripetere alla classe quello che ho appena detto?"
La voce stridula della nostra professoressa di lettere mi distoglie dai miei pensieri:"Allora,signorina Morgan??" mi ripete schioccando le dita.
"Oh..si,mi scusi,ero distratta." dico imbarazzata.
"Forse una passeggiata fuori dall'aula le farà ritornare la voglia di seguire la lezione." ribatte quell'oca giuliva indicandomi la porta. Fantastico.
Prendo le mie cose ed esco dall'aula.
Decido di non tornare a lezione,ho troppi pensieri per la testa. Sento la suoneria del telefono,è Carter:"Ciao,scusa se non mi sono fatto vivo,ho avuto delle cose da sbrigare.."
"Non c'è problema."rispondo.
"Stasera ci vediamo?"
Resto in silenzio un paio di secondi.
"Addy?"
"Ah..si,certo. A stasera." rispondo,poi riattacco.
Non è che non mi piaccia stare con lui..solo che non riesco a non pensare a Jason. È da quella sera a casa sua che non lo vedo..non è venuto né a lezione né in caffetteria. Molly mi ha detto che si era dato malato,ma ieri sono passata da casa sua e Bren mi aveva detto che era andato fuori città. Non ci capisco più nulla.La giornata è passata lentamente.
Saluto Deb ed esco di casa. Carter mi aspetta al parcheggio.
"Ehi!" mi saluta non appena mi vede arrivare. Prova a baciarmi,ma mi ritraggo:"Ho un po' di raffreddore." rispondo con un finto sorriso.
Lui annuisce e mi apre la portiera.
"Andiamo a ballare?" mi chiede mentre guida.
"Come vuoi." rispondo distratta.
Lui mi guarda,poi sospira ed accosta.
"Addy,ma che ti succede?" mi chiede con un'aria stanca.
"Non ho niente." rispondo. Lui mi guarda con un'espressione poco convinta:"Davvero,sono solo un po' stressata."
"Sicura?" mi chiede.
"Sicura."
Ripartiamo,e dopo un paio di minuti arriviamo a destinazione.
Entriamo in un locale: c'è la musica ad altissimo volume,ragazzi ubriachi che ballano e camerieri che servono ai tavolini.
"Ti piace?" mi urla Carter per sovrastare la musica.
"Si!" mento.
"Andiamo in pista?" chiede.
"Ehm..preferisco bere qualcosa prima,ti raggiungo."
Lui annuisce e sparisce tra la folla.
Vado al bancone ed ordino una birra.
"Ecco a te." mi dice la barista servendomi.
"Offro io!" dice qualcuno.
Mi giro:la voce appartiene ad un ragazzo alto e robusto,avrà almeno tre anni in più di me. Mi sta fissando con un'espressione che non mi piace.
"Ehm..no,grazie." dico il più gentilmente possibile passando alla ragazza una banconota da cinque dollari.
Mi alzo dal tavolo e il tipo mi segue:"Come ti chiami,dolcezza?" mi chiede.
"Senti,devo proprio andare,il mio..ehm,ragazzo mi starà cercando.." gli dico scorrendo forsennatamente lo sguardo nella folla,cercando Carter.
"Può aspettare qualche minuto." mi dice lui prendendomi per il polso. Oh,no,è ubriaco.
"Lasciami." dico cercando di divincolarmi.
Lui mi trascina in un angolo della sala.
"Lasciami!!" urlo ma non mi sente nessuno,la musica è troppo alta. Sono tutti così schifosamente ubriachi che neanche fanno caso a me.
Il ragazzo mi inchioda al muro con le braccia e si protende verso di me..sento l'odore fetido dell'alcol che esce dalla sua bocca. Provo a dargli un calcio,ma sono bloccata.
"Carter!Carter!!" lo chiamo inutilmente,non arriva. Non arriva mai.
Le lacrime cominciano ad offuscarmi la vista mentre il ragazzo prova a baciarmi.
Mi gira la testa e vedo tutto nero.
Mi afferra i fianchi e mi blocca,sento che è la fine..
"Lasciala!!" sento una voce urlare in lontananza.
Qualcosa spinge il ragazzo via da me. Apro gli occhi e vedo una figura che lo ha sbattuto per terra e lo sta prendendo a pugni.
"Non devi mai più avvicinarti a lei,hai capito??" lo sento urlare di nuovo. Riconosco subito la voce,e perdo cento battiti:"Jason!!" urlo in preda ai singhiozzi. Lui lascia andare il ragazzo,mi prende per mano e mi porta fuori dal locale. Sto ancora piangendo e tremo.
Lui riprende fiato,poi mi guarda ed urla:"Ma che ti è saltato in mente!?Perché diamine sei andata in un locale del genere da sola,eh?Sai che poteva farti quel ragazzo??"
Non l'avevo mai visto così infuriato. È sudato e ha lo sguardo stravolto.
"Io..io.." provo a dire qualcosa,ma non ci riesco.
"Non devi mai più andare in posti come questi,sei una stupida!!" Mi urla. Rimaniamo in silenzio per qualche instante,fissandoci. Poi lui con un gesto fulmineo mi prende e mi stringe a se.
L'unica cosa che riesco a fare è abbracciarlo a mia volta e continuare a piangere.
"Si può sapere dove eri finito? Non puoi sparire così!" gli urlo dandogli dei leggeri pugni nel petto.
"Mi dispiace Quattrocchi,ma dovevo andare.." mi sussurra lui.
"Potevi almeno avvisare,no? Credevo ti fosse successo qualcosa!!" urlo di nuovo.
Lui mi prende il viso tra le mani:"Ehi,calmati Quattrocchi. Adesso sono tornato e non vado più via.Te lo prometto."
Annuisco e lui mi asciuga le lacrime con i pollici.
"Addy!Ma che è successo? Ti ho cercata in tutto il.."
Mi volto. Carter è dietro di me,e ci sta fissando con un'espressione scioccata in volto.
Appena Jason lo vede sento il suo corpo irrigidirsi,poi mi scosta da lui e mi allontana:"Fatti da parte." mi intima.
Non capisco..
"Ma voi due vi conoscete?" chiedo,guardando prima Jason e poi Carter. Entrambi hanno uno sguardo assassino negli occhi. Mi fanno paura.
"Ti ho detto di farti da parte." mi ripete Jason,poi si avvicina a Carter e lo afferra per il colletto della camicia.
"Jason,che fai!?" urlo.
Che sta succedendo?
"Lo sapevo che eri tu,sporco bastardo. Devi stare lontano da lei." gli dice con una voce minacciosa ed uno sguardo che fulminerebbe anche una tigre.
"Credi di potermi dire quello che devo fare,Morris?" ribatte Carter.
Sussulto. Allora si conoscono sul serio.
"Io non credo nulla,Daniels. Ti sto solo dicendo che se ti avvicini di nuovo a lei te ne pentirai. Stalle lontano." urla Jason sbattendo Carter contro un muro.
"È un'avvertimento,questo?" grida lui,sottraendosi dalla presa di Jason.
"Oh,non ti sto avvertendo,Daniels.Io te lo sto ordinando." ribatte lui,poi si rivolge a me:"Andiamo via."
Sono senza parole:"Jason,ma che..?"
"No!" urla Carter afferrandomi il polso:"Non ascoltarlo,Addy!Resta con me!"
"Carter.. Ma che sta succedendo?" Non lo riconosco più,non è il Carter che ho incontrato un mese fa. Quello era dolce e gentile,invece adesso..mi mette paura.
"Lasciami,mi fai male!" gli urlo quando la sua presa aumenta.
Lui mi lascia andare all'istante. Jason lo afferra e lo spinge via da me,poi mi guarda:"Quattrocchi,ascolta,lui non è il ragazzo che credi. Ti spiegherò tutto al campus,ma ora vieni via.Ti prego."
Lo guardo in cerca di una spiegazione,ma nel suo sguardo vedo solo preoccupazione e rabbia.
"Addy,non lo ascoltare,sono tutte stronzate!" mi urla Carter:"Lasciamo che sia lei a decidere a chi dare la sua fiducia!Torniamo a casa,Addy!"
Guardo prima uno,poi l'altro. Entrami si aspettano che vada con loro. Entrambi si aspettano che io gli creda.
Jason mi prende per mano:"Guardami."
Non ce la faccio.
"Guardami,per favore." mi ripete.
Lo faccio. Il suo sguardo è inghiottito dal panico.
"Jason.."
"Quattrocchi,ti prego." mi interrompe "Guardami e chiedilo a te stessa." Mi dice con voce tremante. È la prima volta che lo vedo così. Anche la sua mano trema,mentre mi sussurra:
"Di chi ti fidi davvero?"
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Scusa se ti amo.
RomanceAddison Morgan,una ragazza che si trasferisce in una nuova città per iniziare il college e una nuova vita,cercando di scappare da un passato difficile che la perseguita. Jason Morris,già al secondo anno dello stesso college,il classico cattivo ragaz...