Capitolo 14.

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Addison

Avverto la luce del sole che mi solletica il volto. Apro gli occhi:sono sdraiata in un letto,ma non è il mio;la prima cosa che appare al mio campo visivo è il suo torace..Jason è sdraiato di fianco a me,sta ancora dormendo. Le sue braccia sono strette attorno alla mia vita ed io ho il viso poggiato nel suo petto.
Non mi dispiacerebbe restare così per sempre..
"Ah,davvero Quattrocchi?"
Sobbalzo nel sentire la voce di Jason: L'ho detto ad alta voce??OH.MIO.DIO.
Vorrei sprofondare dalla vergogna.
"D..davvero cosa?Io non ho detto nulla." cerco di salvarmi in calcio d'angolo.
"Guarda che ti ho sentita." risponde lui. Anche appena sveglio è bellissimo,con i capelli spettinati che gli ricadono nella fronte e la voce roca impastata dal sonno.
Ma che sto dicendo??
"E per la cronaca,neanche a me dispiacerebbe." aggiunge.
L'ha detto sul sul serio? Sento le guance avvampare per l'imbarazzo.
Lui sorride:"Te l'ho mai detto che quando arrossisci sei irresistibile?" mi sussurra sfiorando il mio collo con le labbra. Un brivido mi percorre la spina dorsale. Okay,adesso basta,la situazione mi sta sfuggendo di mano.
Mi alzo di scatto dal letto:"Sarà meglio vestirsi o arriveremo in ritardo ai corsi." dico prendendo i vestiti che ieri avevo lasciato su una sedia. 
"Uff,sei proprio noiosa." dice lui lanciandomi il cuscino.
"E tu antipatico. Ci vediamo in aula."ribatto uscendo frettolosamente dall'appartamento.
Ho il cuore che batte fortissimo e sento un nodo in gola. Ormai mi sento sempre così quando sto con Jason.
Che mi sta succedendo?

Non è venuto a lezione. Per tutto il tempo non ho potuto fare a meno di guardare il banco di fianco al mio,dove si solito si siede.
"Si può sapere dove sei stata stanotte? Mi sono preoccupata tantissimo!" mi assale Deb alla fine delle lezioni.
"Ehm..da..da un'amica." mento in soggezione.
"Non raccontarmi balle.Dove sei stata?" insiste.
Mi arrendo:"Ho dormito da..Jason."
Lei spalanca gli occhi come se avesse visto un fantasma:"HAI DORMITO DA JASON MORRIS?!?" urla.
"Shh!Ma sei pazza?" le copro la bocca notando che un gruppo di ragazzi si è girato verso di noi,guardandomi male.
"Ma avete..?" mi chiede con uno sguardo malizioso.
"No!!Non stiamo insieme,devo dirti una cosa.."
Le racconto tutto,del ragazzo che mi ha assalita alla festa,di Carter e di Jason che mi ha offerto ospitalità.
"Cavolo,Addy..mi dispiace,se incontro quello stronzo giuro che.."
"Spero che non accada." le dico rabbrividendo.
Ci salutiamo e vado verso casa. Lei doveva vedersi con il suo ragazzo.
Mentre giro la chiave nella toppa sento dei rumori provenire dall'interno..la TV è accesa.
Oh,no.
E se Carter si fosse introdotto lì e mi stesse aspettando? Non posso chiamare la polizia senza esserne certa,quindi decido di entrare dalla finestra della mia stanza che da in giardino:se è davvero in soggiorno non deve accorgersi che sono in casa.
Esco fuori,corro fino alla finestra e mi arrampico appoggiandomi sul davanzale. Per fortuna abitiamo al primo piano.
Entro senza difficoltà. Mi tremano le mani,ho paura. Sento un rumore provenire dal soggiorno,mi volto di scatto e urto il mio comodino,dal quale cade un piccolo vaso andando in frantumi.
"Merda!" impreco sottovoce. Abbasso le persiane,al buio è più facile nascondersi. Sento dei passi farsi sempre più vicini e il cuore inizia a scoppiarmi nel petto..mi volto per cercare un nascondiglio,ma prima di poter fare qualsiasi cosa sento la porta della stanza aprirsi di scatto e qualcuno venirmi addosso. Non riesco nemmeno ad urlare,sono paralizzata.
"Ti ho preso,bastardo!!" urla l'ombra immobilizzandomi.
"Lo sapevo che avresti provato a venire qui!Se ti avvicini di nuovo a lei giuro che ti ammazzo,capito razza di.." all'improvviso mi squadra e si blocca.
Un momento,quella non è la voce di Carter,è la voce di..la riconoscerei tra mille.
"Jason! Jason,fermati,sono io!!" urlo dimenandomi.
"Quattrocchi!?" esclama lui.
"Si!Che ci fai a casa mia?" chiedo sorpresa.
"Cazzo,mi dispiace..credevo che fosse Carter!Ma si può sapere perché sei entrata dalla finestra?"
"Perché anche io credevo che fossi Carter!" dico.
Rimaniamo in silenzio per qualche secondo,poi scoppiamo a ridere.
"Certo che siamo proprio due frane,Quattrocchi." mi dice.
"Oh,no,tu sei la frana..io non lo sono per niente." ribatto ridendo.
"Ah sì,eh?"
Smettiamo di ridere. Siamo ancora nella posizione di "lotta":lui è sopra di me con le mani nei miei polsi,ed io rannicchiata sovrastata dal suo corpo.
Situazione pareeecchio ambigua.
"Jason?"
"Si?"
"Perché eri a casa mia?"chiedo sussurrando.
Lui si fa scuro in volto:"Volevo essere certo che se Carter avesse provato ad entrare non fossi sola." mi risponde avvicinando il suo viso al mio.
"Perché?"ridissi. Mi sentivo stupida,ma volevo chiarire quello che passava nella testa di quel ragazzo.
"Ma sei stupida?Avrebbe sicuramente provato a portarti con lui,o peggio a.."
"Non intendevo quello." rispondo sostenuta,guardandolo negli occhi.
"..lo so cosa intendevi." mi dice.
"E allora rispondimi." ribatto.
"Perché io non voglio che ti accada nulla di male.Mai."
I nostri visi sono pericolosamente vicini. Siamo ancora al buio,per fortuna non può vedere il rossore nelle mie guance.
"Ti batte il cuore,Quattrocchi." osserva lui,sfiorandomi il collo con le labbra come aveva fatto stamattina.
"Anche a te."ribatto poggiandogli una mano nel petto.
Le nostre labbra si sfiorano,e sento attraversarmi un fremito e il cuore salire in gola. Sento il suo respiro caldo solleticarmi il viso..
"Addy,sono tornata!"

La voce di Deb ci riporta alla realtà. Ci alziamo di scatto ed io sollevo le persiane mentre Jason esce dalla stanza con le mani in tasca. Lo seguo.
"Lui che ci fa qui?" mi chiede Deb non appena ci vede.
"Era venuto per..per un.." cerco di rispondere,ma non trovo una scusa decente.
"Un consiglio per il compito di fisica. Adesso vado,ci vediamo." dice Jason uscendo dalla stanza sbattendo la porta.
Non mi ha nemmeno guardata.
Sento un tuffo al cuore.
"Addy,ma che succede?" mi chiede Deb sconvolta. È evidente che non ha creduto alla balla di Jason.
Penso a lui. Penso a quello che è successo pochi minuti fa,e a quello che sarebbe potuto accadere se Deb non ci avesse interrotti. E penso anche che,nel profondo del mio cuore,so che non avrei cercato di impedirlo.

Scusa se ti amo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora