Ho passato un pomeriggio fantastico con Herry, mi ha portata a prendere il gelato, anche se faceva abbastanza freddo, non posso dire che c'è venuto di sua spontanea volontà, diciamo che l'ho costretto, facendogli conoscere un'altro lato di me quello da 'ossessionata dal gelato'.
Sono le sei ormai, e dovrei tornare a casa, ma sto proprio bene qui con lui, anche se in questo momento non so dove mi stia portando, so solo che mi ha convinta a salire un'altra volta sulla sua scintillante moto nera, dirigendosi a tutta velocità verso l'orizzonte ormai arancione, visto che il sole sta tramontando. < siamo arrivati > mi dice fermandosi proprio davanti a un parco giochi. In lontananza c'è una ruota panoramica veramente alta, in più ci sono luci colorate dappertutto, è veramente un bel posto e qualcosa mi dice che ci divertiremo. < un bel posto dove portare una bambina come te > < ah si èh...quanto ci scommetti che sta sera ti divertirai più tu che io?!> lo sfido scendendo dalla moto < ah ah spiritosa > mi sorride prendendomi per mano e conducendomi all'interno del parco. < bene bene, io direi di iniziare da quello > dico tutta emozionata tirando per un braccio Herry. Prendo una pistola e incomincio a sparare contro le bottiglie, facendone cadere più possibile. Purtroppo ne colpisco solo due e in più, dietro di me, c'è Herry che ride per la pessima figura che sto facendo.
Io mi concentro ancora sul bersaglio, pronta a sparare un'ultima volta < aspetta, ti aiuto >, si offre Herry. Porta una mano sul mio fianco e mi fa appoggiare al suo petto, poi porta l'altra sulla mia, che sta impugnando la pistola, avvicina la sua bocca al mio collo e soffia appena, facendomi venire tantissimi brividi, poi mi lascia un piccolo bacio...io sparo e becco proprio la bottiglia al centro, facendo cadere tutta la pila. < uao >, sono troppo felice, mi giro e lo abbraccio forte, lui continua a sorridere divertito lanciandomi quelle occhiate che mi mettono tanto in imbarazzo e mi fanno arrossire. < signorina, può scegliere un pupazzo tra questi > mi informa il signore della giostra. C'è un leoncino sdraiato, un elefante che regge con la proboscide una banana e una lucertola con la lingua di fuori, che sinceramente mi mette un po paura. < e se noi volessimo quello > a parlare è Herry, che sta indicando un grosso orso bianco che stringe un cuore rosso con su scritto 'scorbutico ma buono', lo adoro e poi sembra rappresentare il suo comportamento. < non ha fatto abbastanza punti > ci informa gentilmente il signore dietro il bancone. Vedo quelle due rughette, che si formano sulla fronte di Herry quando si arrabbia, fare la loro comparsa, < tranquillo, possiamo scegliere uno tra questi > < no > dice furioso. Prende la pistola e comincia a sparare, buttando giù tutte le pile.< cavolo > dico con la bocca aperta, ma come ha fatto ? < prego signore > dice l'altro uomo scioccato per la performance di Herry, porgendogli l'orso che tanto volevo. Herry lo prende con poca educazione e me lo porge, < grazie > dico abbracciandolo forte. Lui si avvicina per baciarmi e io mi sposto, anche se non vedevo l'ora che le sue labbra si scontrassero con le mie. Mi guarda corrucciato, e allora io mi affretto a dire < se vuoi un bacio, mi devi battere agli auto scontri >, giusto per farlo aspettare, e per fargli capire che non può avere tutto così facilmente, < d'accordo, ma poi non piangere quando ti straccio >, ah ah ah, quanto è divertente, proprio.< dai voglio quello che mi aspetta > urla Herry, sono stata stracciata sugli autoscontri, non ha avuto proprio nessuna pietà, ma io ho un 'idea precisa in mente. < ok ok, vieni qui > lo esorto nascondendo dietro alla schiena una pistola d'acqua, l'ho comprata prima, quando ho mentito dicendo che dovevo andare in bagno, sapevo che mi sarebbe servita...
Herry si avvicina e mi prende per i fianchi, mi stringe a se e poi continua ad avanzare con la testa finché le nostre bocche sono a un millimetro di distanza, inaspettatamente, mi prende la pistola dalle mani che tengo ancora dietro la schiena e si allontana, sparandomi l'acqua direttamente in faccia, per poi passare su tutto il corpo. Io grido, non tanto perché l'acqua è ghiacciata, ma per lo spavento, proprio non me lo aspettavo che sapesse cosa nascondevo. Comincio a correre e quando mi prende finiamo sdraiati a pancia in giù su un pezzo di prato con i fiori ( il che è strano visto che è autunno), mi giro e guardo questo ragazzo che mi ha fatta infrangere tutte le regole, questo ragazzo che mi fa battere il cuore ogni volta che mi rivolge un sorriso, questo ragazzo che mi ha fatto perdere la testa. Gli accarezzo leggermente la guancia e lui mi tira a se, abbracciandomi dolcemente. Sarebbe un momento bellissimo se solo non avessi freddo, tutta colpa di questo leggero venticello che si è alzato ( e di Herry stesso che mi ha bagnata) se adesso ho la pelle d'oca < stai tremando > si accorge facendomi alzare, < ehi è colpa tua > rispondo stringendomi ancora di più a lui < aspetta, metti questo, non voglio che ti ammali un'altra volta, non posso non vederti per un'ora, figuriamoci per una settimana >, è la cosa più dolce che mi abbia detto da quando ci siamo conosciuti, considerando che ci insultavamo solo.
Con addosso il suo giaccone ci avviciniamo alla ruota panoramica, è da quando siamo arrivati che voglio salirci. Ci sediamo e partiamo. Ormai fa buio e le stelle si vedono benissimo, grazie anche al vento di qualche minuto fa che si è portato via con se tutte le nuvole grigie di oggi pomeriggio. Ho un flashbak e non so come incomincio a parlare < sai, ho incominciato a camminare molto tardi, cadevo sempre, proprio non riuscivo a stare in piedi da sola, e tutti gli altri bambini mi prendevano in giro > ammetto sorridendo un po, per poi continuare < una sera, sono uscita di casa da sola gattonando fino al parco che si trovava lì vicino, sai alcune persone mi ricordano per questo mio gesto in Missisipi> esatto sono vissuta fino a cinque anni in Mississippi < quando mia madre mi trovò, ero rannicchiata sullo scivolo che piangevo, il cielo era ricoperto di stelle e proprio quando lei si sedette vicino a me abbracciandomi , una stella cadente oltrepassò il cielo e li mi disse una cosa che non dimenticherò mai : le stelle cadenti sono la dimostrazione che si può essere bellissimi anche quando si cade ! Non so come ma quella frase mi ha dato la forza per alzarmi in piedi, e dopo due settimane camminavo e correvo come tutti gli altri bambini > una lacrima mi riga la guancia, e subito Herry me la asciuga < sai anche mia madre diceva la stessa cosa a mia sorella >, < hai una sorella? >, non lo sapevo e la cosa mi stupisce molto, non ce lo vedo comportarsi da fratellone protettivo < si, ma io non la posso vedere, lei è come morta per me >, come mi aspettava, ma sono colpita dalla durezza delle sue parole < ma perché?, non si dovrebbe mai parlare in questo modo della propria sorella > lo rimprovero < ehi ehi aspetta tu non la conosci, lei è tutto tranne una sorella per me > < ma cosa ti ha fatto?> gli chiedo non facendomi gli affari miei. Lui si passa una mano tra i capelli e prende un respiro, per poi incominciare a parlare < avevo sette anni e vivevo con mio padre, mia madre era sempre in viaggio per lavoro, ma si amavano tanto e noi stavamo bene, insomma eravamo comunque una famiglia , una vera famiglia. Mia madre rientrava a casa ogni weekend, e facevamo ogni volta una gita diversa...insomma un giorno è tornata a casa e ci ha dato la notizia di aspettare un'altro bambino, mio padre, nel giro di qualche mese ha cominciato a bere, a fumare e a drogarsi oltre che picchiarmi senza nessun motivo, diceva che non voleva un altro figlio, diceva che noi bambini eravamo la conseguenza di tutte le sue sventure visto che aveva diversi debiti perché non riusciva a mantenerci, fatto sta che se ne andò a vivere lontano, lasciandoci li, ricoperti dai debiti. Mia madre doveva fare i doppi turni a lavoro ed io non potevo uscire con i miei amici perché dovevo badare a mia sorella. Lei mi ha rovinato la vita, mi ha fatto crescere senza un padre e con una madre assente. Lo sai che ho cominciato a fumare a quattordici anni? E da lì a bere e portarmi a letto qualunque ragazza mi passasse davanti, e loro non si sono mai accorti di niente, questo perché non gliene frega né di me ne di mio padre... Tutto però è cambiato quando...> lascia la frase a metà < quando? > lo esorto a continuare < quando sei arrivata tu >.
Il cuore sembra voler uscirmi dal petto, e vorrei che lui lo ascoltasse solo per fargli capire che tutto quello che mi dice mi fa questo effetto. Dire che gli sono saltata addosso è poco.
Ho cominciato a baciarlo sul collo, fino ad arrivare alle sue labbra, lui mi chiede subito l'accesso con la lingua alla mia bocca ed io senza pensarci la schiudo. Le sue mani mi accarezzano la schiena mentre le nostre lingue si muovono ritmicamente, e danzano per un po, fino a che, la giostra smette di girare e un controllore ci sgrida facendoci scendere immediatamente.
Herry mi prende per il polso e corriamo fino alla sua moto, dove mi ricomincia a baciare con passione.
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Problem
RandomDal capitolo 21: Questo ragazzo si è rivelato essere come l'idea che mi ero fatta di lui all'inizio, la prima volta che ci siamo incontrati: lui è un bravo diavolo ingannatore, che si diverte a giocare con noi ragazze come se fossimo carte, ti fa p...