Capitolo ventuno

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Adesso stiamo facendo stretching per sciogliere ed allungare i muscoli delle gambe, penso che sia il momento perfetto per raccontare del mio pomeriggio trascorso con Herry a July e a Camila, ho bisogno di confidarmi con qualcuno e soprattutto ho bisogno di consigli.
Stanno ancora li ferme, con le gambe divaricate intente a toccare la punta del piede con la mano, non si muovono, si scambiano solo qualche occhiatina, insomma ho finito il racconto da svariati minuti e loro non fanno cenno, non battono ciglio, non mi guardano in faccia, non dicono nulla. Si scambiano solo tra di loro sguardi, con quell'espressione preoccupata che mi mette i brividi, sembra che stiano decidendo cosa dire o cosa fare, scegliendo accuratamente ogni singola parola da spiaccicare in mia presenza. < ragazze...ma che vi prende ? > chiedo, cercando di attirare la loro attenzione. Allora, si concentrano su di me, ancora non mi guardano negli occhi, guardano altro, guardano alcuni miei spiacevoli particolari : le cicatrici sulle cosce, sui polpacci e sulle braccia, quelle cicatrici che porterò con me per il resto della vita, convivendo con esse come se fossero state sempre lì, come se fossero parte di me, come se non fossero state procurate per marchiarmi dal ricordo. I primi tempi le nascondevo a tutti, anche quando venivo agli allenamenti verso primavera mi vestivo pesante, con pantaloni  e maglie a manica lunga,che spesso mi coprivano anche le mani. Mi vergognavo, mi vergognavo per quello che mi avevano fatto, mi vergognavo perché non ero riuscita a fermarli in tempo. Qualche mese dopo a July e a Camila venne l'idea di coprirle con il fondo tinta, dicevano che era meglio che crepare di caldo, naturalmente io sostenevo l'idea dell' impossibile, si sarebbero viste comunque,avrei usato vestiti lunghi per il resto della mia vita.
Stranamente però funzionò, avevano avuto ragione, non so come ma il fondotinta le nascondeva perfettamente, nessuno da quel giorno si è mai accorto di niente. Di conseguenza però le persone mi fecero tantissime domande sul perché prima mi coprivo in quei mesi così caldi, non risposi mai a nessuna di quelle domande, semplicemente me ne andavo o cambiavo discorso. Naturalmente cominciarono a girare voci strane, pensavano che fossi rimasta incinta e che poi avessi abortito o che avessi incominciato a drogarmi e a bucarmi visto che ero anche dimagrita drasticamente,  fatto sta che nessuno mi invitò più a nessuna festa, e se mi incontravano per strada mi evitavano, facendo finta di non conoscermi , loro non sapevano cosa mi era realmente successo e se lo avessero saputo mi avrebbero guardata e trattata in modo diverso...le miei due migliori amiche cercavano di convincermi a dire a tutti ciò che era successo, così che tutte le torture che subivo sarebbero cessate , ma quello era un mio segreto e gli altri non dovevano vedermi debole. Passavo sopra agli insulti che mi lanciavano, ai bigliettini anonimi lasciati nel mio armadietto e alle scritte fatte con gli spray nei muri esterni della palestra. Camminavo a testa alta, guardavo fisso negli occhi a chi osava giudicarmi e li ignoravo. A volte mi chiudevo in bagno e piangevo, qualche volta urlavo e altre volte tiravo pugni alle porte. Gli unici che mi stessero vicino in quel brutto periodo furono Camila, July e naturalmente mio padre.
Avevo fatto promettere a quei tre di non guardarle mai più in pubblico, ma anche se il fondotinta non le faceva trasparire, capitava che me le guardassero, erano riusciti ad imparare a memoria la posizione di ogni singola cicatrice e la cosa non mi piaceva per niente.
Mi irrigidisco e cerco di nascondere braccia e gambe tirando le maniche della maglia e gli orli dei pantaloni, solo allora incontrano i miei occhi arrossati, si alzano e mi prendono per le braccia, non pensavo che avessero tutta questa forza, mi stanno trascinando in spogliatoio e proprio non riesco a capire che cosa stia succedendo. Chiudono la porta dietro di noi e mi mettono a sedere. Mi guardano con faccia imbronciata < be allora che succede? > gli chiedo. < cosa pensi di fare con quel ragazzo? > mi chiedono arrabbiate, ma che sta succedendo ? < non lo so, forse potremmo diventare qualcosa > rispondo indifferente. < ma tu ti fidi proprio di questo ragazzo? Insomma, ha dei tatuaggi ci hai detto, è sempre scorbutico e appena vi siete conosciuti ti ha trattata male, in più ha avuto più ragazze lui che l'uomo più sexy del mondo, non è il tuo tipo > in effetti lui è l'esatto opposto dei ragazzi con cui uscivo qualche anno fa, ma in ogni caso loro mi hanno sempre sostenuta, e adesso non comprendo il loro atteggiamento e poi, cosa ne sanno loro del suo passato? < come fate a sapere che ha avuto tante ragazze ? > chiedo... < oh abbiamo detto ragazze, ma non le intendevamo come fidanzate, per lo più erano scopa amiche, non ha mai avuto una vera relazione, tu non lo conosci va bene?!...lui va a tutte le feste, beve, fuma e rimorchia ogni trenta minuti una troia qualsiasi, giusto in tempo per farsele in qualche squallido posto. > ok ancora non capisco come siano a conoscenza di tutto ciò...devono sbrigarsi a parlare, perché mi sto innervosendo, le nocche delle mie mani che ho stretto in pugni stanno diventando bianche e in più la mia pelle ha assunto un colorito rossastro, rischio di andare a fuoco < va bene, ora mi spiegate come fate a sapere tutte queste cose > dico alzando il tono della voce < noi ti raccontiamo tutto se te prima ci prometti di restare calma > mi risponde Camila con la sua voce 'angelica', non so come ma ogni volta che mi parla con quel tono, io mi tranquillizzo, sembra veramente un angelo sceso dalla terra per rassicurarmi, ed io mi sento bene ogni volta che parla così . Annuisco rilassando i pugni e July parte con il racconto < il primo giorno di scuola te lo ricordi ? Sei corsa da noi ad allenamento e ci hai raccontato di questo ragazzo, a Camila il nome non era nuovo, lo aveva già sentito da qualche parte,mi confidò che aveva un brutto presentimento, e allora abbiamo cominciato ad indagare. Ti ricordi Carly? > mi chiede poi < certo è la migliore amica di Susan > quelle due ragazze erano per me la rovina, mi hanno seriamente rovinato gli anni migliori della mia vita...< brava, ha sentito che ne parlavamo con una ragazza e si è avvicinata a noi, ci ha raccontato tante cose...lei ci è stata, cioè ci è andata a letto, lo ha incontrato ad una festa e si è lasciata subito andare, ha detto che fa questo effetto alle ragazze, ha detto che la sera stessa, dopo aver finito il loro lavoretto, lui si è alzato dal letto, ed è corso al piano di sotto senza salutare o guardarla, dove, dopo un ora si è appartato chissà dove con un'altra ragazza, ha detto che lui è il tipo da ottenere ciò che vuole subito e poi andarsene, è il classico ragazzo di tutte e di nessuna > commenta infine. Mi sono davvero comportata come tutte le altre ragazze? Sono veramente stata così cieca ? Stavo ricadendo in quel mare di bugie e tradimenti, ma come al solito queste due ragazze che ho qui difronte a me che mi guardano teneramente, mi hanno salvata in tempo, non mi hanno lasciata affogare. Mi sdraio sulla panchina degli spogliatoi e dico < siete state brave, ed io vi ringrazio, mi avete risparmiato un'altra umiliazione > veloce una lacrima  riga  la mia guancia, mi copro con un braccio gli occhi e respiro profondamente, non devo piangere, lui non si merita nessuna delle mie lacrime, lui non si merita niente niente da me... Questo ragazzo si è rivelato essere come l'idea che mi ero fatta di lui  all'inizio, la prima volta che ci siamo incontrati: lui è un bravo diavolo ingannatore, che si diverte a giocare con noi ragazze come se fossimo carte, ti fa pensare di essere speciale, ti fa credere di essere quella carta che lo porterà alla vittoria, invece poi, dal mazzo ne prende un'altra e così via...finché non si renderà conto che  la partita si è volta al termine lui continuerà a pescare, ed io non ci sarò , io non sarò una di quelle carte inutili che ti fanno gioire solo in un unico istante, io dovrò essere l'ultima carta del mazzo, e se non la sarò per Herry, be lo sarò per qualcun altro. Oh chi lo sa, magari sarò quella carta che non verrà mai pescata,  di certo Herry non mi vedrà più, deve capire che non sono come tutte le altre ragazze, deve capire che ognuna di noi è diversa e speciale a modo suo, noi ragazze siamo uniche cazzo, non ci deve trattare come spazzatura.
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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 26, 2016 ⏰

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