11:11 p.m.→h.s.

8.

i giorni passavano ed i due ragazzi continuavano a sentirsi, sempre più frequentemente.
brooke ormai aveva smesso di sperare che, prima o poi, harry si sarebbe mostrato ai suoi occhi.
mentre harry, invece, era contento del fatto che si fosse arresa.
non era ancora arrivato il momento in cui lui avrebbe fatto la prima mossa.
potrebbe sembrare, ad occhio altrui, una forma di codardia, ma lui sapeva che fosse tutt'altro che questo.
lui sapeva, che se si fosse mostrato, lei avrebbe ricordato spiacevoli incidenti, sapeva che la sua momentanea amnesia sarebbe scomparsa con il suo l'arrivo.
doveva solo aspettare, aspettare che ricordasse da se, aspettare che fosse forte per superare certi argomenti.

harry: accetteresti una persona che ha mentito per il tuo bene?

io: emh non lo so. penso che mentire sia sbagliato, anche se fatto in buona fede.

harry: capisco...

io: perché questa domanda?

harry: così.

io: harry dimmelo!

harry: perché è probabile che io abbia mentito ad una persona importante per me. molto importante.

io: c'è sempre tempo per fare la cosa giusta.

harry: spero che lei capirà allora.

io: lei?

harry: si, lei.

io: non sapevo fossi innamorato.

harry: non lo sono...o forse si. lo sono?

io: non lo so, cosa provi quando parli con lei?

harry: sto bene. sono felice, mi sento in pace con me stesso e soprattutto mi sento importante.

io: beh, allora sei decisamente innamorato...

harry: si, forse lo sono.

brooklyn non sapeva perché, in quel momento, fosse triste.
in fondo lei ed harry non s'erano mai visti, non erano mai usciti insieme. erano amici e basta.
e allora perché sapere che fosse innamorato di qualcuna le faceva così male? perché ora le mancava il respiro? perché aveva una voglia irrefrenabile di piangere? non lo sapeva, ma presto lo avrebbe capito.

a.n./ nuovo capitolo!!
piccolo appello per tutte le directioners, sto creando un gruppo su whatsapp. per chi volesse entrare mi scriva in privato.

all the love.xx