Capitolo 7

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Al mattino mi svegliai con il solito messaggio.
Crystal: Buongiorno principessa
Me: Buongiorno a te
Scesi a fare colazione lasciando il telefono sul letto e quando tornai in camera trovai un nuovo messaggio.
Crystal: Quando sei sul treno mi chiami che ho voglia di parlare con te?
Me: Si, certo, ma è successo qualcosa?
Stavo iniziando a preoccuparmi.
Crystal: No, tranquilla
In quell'ultimo periodo era strana e dovevo scoprire che le succedeva.

Mi preparai e andai in stazione rifiutandomi come tutte le matine di farmi accompagnare dall'autista.
Si, avete capito bene, avevamo un'autista, pazzesco.
Quell'uomo l'avevo a malapena visto in tutta la mia vita, era sempre impegnato a portare a destra e a manca i miei genitori e odiavo quella cosa.
Avevano entrambi la patente e una macchina: potevano pure andare da soli dove volevano.

Salita sul treno chiamai Crystal e mi rispose dopo nemmeno due squilli, ciò significava che stesse aspettando la mia chiamata.
''Vuoi dirmi che hai? In questo periodo sei strana'' dissi un po' infastidita.
"Ehm...'' balbettò.
Ecco, stavo per morire di preoccupazione.
''Parla, Crystal'' la esortai.
''Mi sono lasciata con Michael'' sputò.
''Merda, mi dispiace piccola, ma perché?'' lo sapevo io che c'era qualcosa che non andava.
''Non lo so'' disse con la voce roca e sapevo che stesse per piangere ''mi ha detto che era finita senza darmi una spiegazione''.
Mi stava salendo l'istinto omicida verso quello stronzo, non mi sono mai fidata di lui e, a quanto pare, avevo ragione.
''Non ti incazzare, Emy. Sto bene''.
''Non mi devo incazzare? Seria? Un coglione ti ha lasciata così senza darti una fottutissima spiegazione e io dovrei stare tranquilla? Ma porcaputtana! E non provare a dirmi che stai bene, che so che non è così'' ero fuori di me.
Feci un respiro profondo.
"Okay, facciamo che mi calmo e appena posso ti chiamo. Tu non pensare a lui, è solo un coglione che non ti merita. Sei bellissima, troverai di meglio'' sorrisi.
''Grazie, Emy''.
''Vado a cercare qualche poveretto con cui sfogarmi''.
''Sei unica'' rise.
''Beh, si sapeva'' dissi con aria di sufficienza.
''Come fai?'' chiese poi
''A fare cosa?''.
''A farmi sorridere anche in momenti come questi''.
Non mi diede il tempo di ripondere che urlò ''Oh porcaputtana il pullman, corro. Ci sentiamo dopo e non uccidere nessuno''.
''Ci proveró, un bacio amore'' ridacchiai e chiusi la telefonata facendo una certa pressione sul vetro del telefono.

Ero arrabbiata?
No. Pf, figuriamoci.
Ero fottutamente incazzata e tutta la scuola doveva sperare che incontrassi da qualche parte Erik così che mi calmasse un po', oppure avrei mandato qualcuno in ospedale.
Quel figlio di puttana di Michael era sulla mia lista nera che ormai aveva raggiunto una lunghezza spropositata.

Nessuno doveva toccare la mia migliore amica, soprattutto uno stronzo come lui.

Oltre che pensare a un modo per causare una morte lenta e dolorosa a Michael, dovevo salvarmi da quelle due streghe, dirne quattro a Tayler e cercare di non uccidere nessuno. Che bella giornata si prospettava.

Emily è un po' incazzata, che combinerà in questo secondo giorno di scuola? Beh, vi dico che ne succederanno di cotte e di crude AHAHAH
Spero che vi piaccia.
All the love, -M

Un errore bellissimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora