Capitolo 1

558 12 4
                                    

Jessica, 18 anni, Roma, ragazza semplice, bella, simpatica... Insomma, la solita ragazza amata da tutti. 
Un giorno incontrerà il nuovo professore di matematica, da lì la sua vita cambierà!

Autunno.
Fece abbastanza freddo quella mattina, mi alzai dal letto alle 6:30, come al solito. Solita routine mattutina, colazione, doccia e trucco.
Mi avviai a scuola verso le 7:30, con la mia migliore amica Daniela, ci incontrammo al solito bar davanti casa mia.

"Hey Jess, buongiorno."
"Hey Dan." Ci salutammo con un abbraccio.
"Sei pronta per conoscere il nuovo professore di matematica?" Mi chiese lei sorridendo.
"Sinceramente? Non lo so. Spero soltanto non sia un lurido bastardo come il professore di prima."
"Eh già, speriamo."

Arrivammo a scuola e ci incontrammo con il solito gruppetto di amiche.

Si fecero le 8:00 e la campanella suonò.
Entrammo in classe e iniziò la prima ora, italiano. Matematica era prevista alla sesta ora, l'ultima.

La giornata passò in fretta.
Arrivò la sesta ora e passarono 10 minuti prima che il nuovo prof entrasse in classe.

Entrò, era un ragazzo sui 25 anni, moro, palestrato, occhi marroni, capelli all'insù e con pvestiti eleganti.

"Oh mio dio" pensai.
"Buongiorno ragazzi, scusatemi per il ritardo, io sono il Professor Harris"
"Benvenuto Professor Harris" disse la classe in coro.

Passò mezz'ora tra la spiegazione del programma per il resto dell'anno, e tra le presentazioni.

"Bene, lei signorina come si chiama?" Disse guardandomi con quei occhi bellissimi.
"Mi chiamo Jennifer Russo..." oddio, panico.. STAI TRANQUILLA. "...e con la matematica non ho per niente buoni rapporti, ho sempre preso il debito a fine anno, e.." La campanella suonò, era ora di andare a casa.

Misi i libri nello zaino e mi alzai.
"Signorina Russo, può fermarsi un attimo?"
"Oh si, certo.. Mi dica" che vuole? Oddio..
"Io oltre ad insegnare faccio lezioni private di matematica, se gli serve una mano, può contare su di me" mi disse lui con tranquillità.
"Emh si, certo!! Grazie mille"
"Mi faccia sapere i giorni il più presto possibile"
"Si, grazie mille, arrivederci"

Andai di corsa da Daniela e raccontai tutto, lei mi aveva detto che dovevo stare calma e che mi stava soltanto dando una mano con la matematica.
Arrivai a casa e mi misi a mangiare.

"Come è andata oggi a scuola, tesoro" chiese mia madre.
"'Molto bene, è arrivato un nuovo professore di matematica, si è offerto di aiutarmi con la matematica"  spiegai tutto a mia madre e lei acconsentì.
Finito il pranzo andai nella mia camera e mi misi a studiare Biologia.

Alle 18:45 decisi di smettere di studiare, studiai molto e ormai sapevo tutto. Mandai un messaggio a Daniela:

"Daaaaan, questa sera vuoi uscire?"
Passarono 3 minuti e arrivò una sua risposta.
"Si, a che ora?"
"Per le 21:30 va bene?"
"Benissimo, ci vediamo dopo"
"Un bacio"

Le ore passarono, si fecero le 20:30 e iniziai a vestirmi, mi misi dei jeans stretti strappati sulle ginocchia, con sopra una felpa grigia con il cappuccio, misi le solite converse alte bianche, mi feci una coda alta, trucco leggero, mascara e fondotinta. Si fecero le 21:20 e mi incamminai verso il bar, solito posto.

"Jess, eccomi"
"Hey Dan, eccoti"
"Allora, mi ha mandato un messaggio Lorenzo.." Il suo ragazzo. "...E mi ha chiesto se poteva uscire con noi, porta anche un suo amico, non è un problema vero?"
"No, assolutamente!! A che ora arrivano?"
"Dovrebbero arrivare adesso"

Passarono 5 minuti ed arrivarono con una land rover nera, la macchina di Lorenzo. Quest'ultimo Uscì dalla macchina seguito da un ragazzo bellissimo.

"Hey amore" disse Lorenzo a Daniela.
"Hey Jeeeeess"
"Hey Lolllooo" lo abbracciai.
"Lui è Enzo, un mio amico"
"Piacere, mi chiamo Daniela"
"Piacere, Enzo"
Mi porse la mano "Enzo" replica con un sorriso.
"Daniela, piacere"

Decidemmo di prenderci una birra al bar, parlammo del più e del meno, Enzo aveva sempre gli occhi fissi su di me..

"Ragazzi, io e Dan andiamo che siamo stanchi" mi fece l'occhiolino.
"Oh certo, allora ci vediamo domani"

Eravamo rimasti solo io ed Enzo.
Che imbarazzo!

"Allora, visto che siamo rimasti solo io e te, che ti piacerebbe fare?" Chiese lui.
"Non so, dimmi tu!"
"Ti andrebbe di andare al mare?"
"Oh sarebbe fantastico"
"Allora incamminiamoci"

Parlammo del più e del meno.
Arrivati al mare ci sedemmo sulla sabbia, faceva molto freddo ma adoravo stare lì.

"Hai freddo?"
"Un po'"
"Tieni..." Si tolse la giacca. ".. Mettila"
"Nono, tranquillo, dopo avrai freddo tu"
"Naaah tranquilla"
Mi misi la sua giacca, devo ammetterlo, mi stava piacendo sempre di più quel ragazzo.

Si fece tardi, era l'una passata.
In quelle ore avevamo scherzato e parlato molto, ci scambiammo anche i numeri.

"Ti accompagno a casa"
"Grazie mille" gli lasciai un bacio sulla guancia.

Arrivammo davanti casa.
"Tieni, la tua giacca, grazie mille"
"Sono stato davvero bene questa sera"
"Anche io"
"Allora.... Buonanotte" disse un po' imbarazzato. Mi lasciò un piccolo bacio sulla fronte.
"Buonanotte"

Entrai in casa in punta di piedi, per non svegliare i miei.
Andai in camera e mi misi il pigiama.
Mi sistemai bene tra le coperte, e mentre stavo per addormentarmi, mi arrivò un messaggio:

Enzo:
"Buonanotte piccola"

Sorrisi, e tornai a dormire.

Il professor Harris.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora