Capitolo 5

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Mi svegliai non riconoscendo la mia stanza, poi ricordai che ero a casa di Harris.

"Buongiorno dormigliona"
"Buongiorno, che ore sono"
"Sono le 11:40" era sabato, quindi niente scuola.
"Cazzo, devo tornare."
"Ti porto a fare colazione, preparati. Poi ti accompagno a casa"
"Va bene, grazie"

[...]

Entrammo nella sua macchina, e andammo in un bar in cui non ero mai stata.
Io mi presi un cappuccino, lui un caffè.
"È davvero buono questo cappuccino"
"Ti pare che ti porto in posti dove le cose sanno di finto?" Gli feci un sorriso.

"Comunque Jass, se succede di nuovo quello che è successo ieri con tua madre, puoi venire a casa mia, nessun problema, anche se hai le chiavi, vieni da me"
"Ti ringrazio molto"
"Dai forza, andiamo"

Mi portò a casa.
Era ora di pranzo, mia madre aveva cucinato patatine fritte e spiedini. Mmhhh
"'Mi dispiace per ieri sera, ma quelli a lavoro mi volevano lì"
"Tranquilla mamma, non fa niente"
"Dove sei stata a dormire?"
"Sono andata da Dan" non mi piaceva tanto mentire a mia madre, ma dovevo.
"Okay menomale... Ah io questa sera non ci sarò"
"Va bene, io forse vado di nuovo da Dan" bugia.
"Perfetto"

Andai in camera e decisi di mandare un messaggio ad Harris.

A Professor Harris:
"Per quello che mi hai detto prima, vale stasera? Mia madre è fuori di nuovo per lavoro."
Da Professor Harris:
"Ovvio che vale, ci vediamo alle 20:00"

Mi arrivò anche un messaggio da Enzo.

Da Enzo:
"Bimba, ti andrebbe di uscire?"
A Enzo:
"A che ora?"
Da Enzo:
"Per le 17:30?"
A Enzo:
"Perfetto"
Da Enzo:
"A dopo❤️"

Mentre uscivo di casa vidi che stava piovendo. Fortuna già era lì in macchina. Mi misi a correre ed entrai in macchina.

"Ti sei bagnata tanto?"
"Nono, tranquillo" gli diedi un bacio. Sinceramente non so nemmeno io cosa eravamo adesso. Fidanzati? Amici? Più di amici? Boh.
"Ti va di andare a casa mia? Con questo tempo è un macello."
"Va benissimo per me" gli appoggiai la mano sulla sua coscia e rimasi così per tutto il tragitto.
Arrivammo e lui mi aprì lo sportello e si tolse la giacca, lo abbracciai e mise la giacca sopra di noi, per ripararci dalla pioggia. Pioveva sempre di più.

Entrammo e ci mettemmo davanti al fuoco.
"Salve" mi girai e vidi una bellissima signora bionda.
"Salve, sono Jessica"
"Piacere, Simona" mi strinse la mano.
"Mamma, cosa ci fai qui?"
"Sono venuta a trovarti"
"Oh..."
"Sisi, tranquilli, rimarrò qui a guardare un film, voi fate quello che dovete fare, non vi darò fastidio."
Enzo mi prese la mano e mi portò in camera sua.
"Non sapevo ci fosse mia madre, scusami."
"Non preoccuparti, è così gentile"
"Tieni, indossa questa"  mi diede una sua felpa, la mia era zuppa.
"Grazie" aveva il suo profumo, era così buono.

Ci mettemmo sul suo letto, sotto le coperte abbracciati. Io come al solito, mi addormentai dopo due minuti.
Enzo mi sveglio con dei baci sulle labbra.

"'Ma tu dormi sempre?"
"Scusami, non volevo. Sono stanchissima"
"Scherzavo, puoi dormire quanto vuoi, mi piaci quando dormi" mi baciò.
Sta volta mi baciò con un dolce bacio, con la lingua.
"Che ore sono?"
"Le 19:30"
"MERDA" mi alzai a mi rimisi le scarpe.
"Dove vai? Sta diluviando.
"Devo andare a ripetizioni"  mentii
"A quest'ora?"
"Emh... Si"
"Okay, ti accompagno. Tienila la mia felpa"
"Grazie e grazie"

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