Capitolo 12

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Alcuni mesi dopo.

Ormai la scuola era finita, ero riuscita a passare gli esami, uscii con 78.
Con Luca ormai era finita, lo ammetto, penso a lui tutt'ora. Non ci rivolgemmo la parola per il resto dell'anno, tranne per le interrogazioni.

Era estate finalmente.
Per l'estate dovetti partire, per tutto il mese di luglio a Leuca, Puglia. Lì avevamo quasi tutti i parenti. Quindi decisi di partire da sola.

"Chiamami quando arrivi, okay?"
"Si mamma, ci vediamo" corsi subito per andare a prendere il treno.
Mi aspettavano 5 ore di viaggio.

Arrivata a Leuca, vidi mia zia Anna corrermi incontro. Ci abbracciammo forte, erano due anni che non andavo lì.
"Amore mio, quanto sei cambiata, come stai?"
"Ciao ziaa, benissimo, tu?"
"Adesso che ti vedo ancora meglio"
Adoravo quella donna.
"Forza andiamo a casa"

Ci incamminammo verso la macchina e 10
Minuti dopo arrivammo. La casa era praticamemte quasi sul mare.

"Guardate chi c'è" urlò mia zia
Vidi venirmi incontro mia nonna, nonno, zio, e i miei cugini.
Mi abbracciarono tutti e cominciarono a farmi tantissime domande.
Passò un'ora di chiacchiere e andai nella mia camera a sistemare le valigie.

Entrò Alessandro, mio cugino, un anno più grande di me.
"Non ci vediamo da due anni e preferisci sistemare le valige che stare con me?" Disse ridendo.
Mi avvicinai e lo abbracciai.
"Allora, ti va di andare al mare? "
"Me lo chiedi pure? Mi cambio e scendo"

Volevo un bene immenso a mio cugino. Da piccola avevo una cotta per lui. Se non fosse pmio cugino tutt'ora mi farei dei pensieri.

Mi cambiai velocemente e mi misi il costume, scesi le scale e lo trovai lì ad aspettarmi.
Uscimmo di casa e 5 minuti dopo ci trovammo il mare davanti.
Furono le 17:40.
Appoggiammo gli asciugamani sulla sabbia e andammo alla riva.
L'acqua era gelata.
"Al mio tre ci tuffiamo"
"Ma sei scemo? È gelata"
"Piantala di fare la bambina, buttati"
"No"
"No?" Mi guardò, mi prese in braccio e mi buttò in acqua.
"LURIDO STRONZO" mi alzai e gli saltai sulla schiena per poi farlo cadere
Cominciammo a schizzarci.
Decidemmo di andare verso l'acqua più alta.
"Allora, come va l'amore?" Chiesi.
"Una merda, mi sono lasciato due mesi fa, a te come va?"
"Mi dispiace"
"Naah, tranquilla"
"Allora che facciamo?"cambiai discorso, non avevo voglia di parlare di Luca.
"Hey hey hey, non cambiare discorso, ti ho fatto una domanda"
"Beh, mi sono lasciata anche io qualche mese fa..."
"Parlami di lui"
"Beh, è un ragazzo fantastico, è molto dolce, al
Mio compleanno mi ha portata a Parigi e mi ha fatto un sacco di regali, è bellissimo, mi ci trovavo benissimo con lui... E.." Mi bloccai.
"E?" Disse lui curioso.
"E... È il mio professore di matematica" dissi velocemente.
"COSA? stavi con un tuo insegnante? Dio mio Jess.."
"Lo so okay? Non mi serve anche la tua ramanzina" stavo per scoppiare in lacrima, feci per andarmene ma lui mi bloccò e mi abbracciò. Piansi per non so quanto tra il suo collo e la sua spalla. Lui non disse nulla, mi accarezzava la schiena e lasciò dei piccoli baci sulla mia fronte.
No, non potevo rovinarmi questa vacanza.
"Scusami, sono una sciocca"
"Jess, non lo sei affatto. Dai usciamo e asciughiamoci, stasera ti porto ad una festa sulla spiaggia"
Uscimmo e ci asciugammo, presi il telefono e vidi l'ora. 19:05.

Ritornammo a casa e io mi andai a fare una doccia.
Mi asciugai e andai in camera per vestirmi. Misi dei pantaloncini abbastanza stretti e molto ma molto corti, con una maglietta corta a maniche corte.

"Venite? È pronta la cena!!" Urlò mio zio.
Mi sedetti in mezzo ad Alessandro e Marco, l'altro mio cugino, più piccolo di me di due anni.
Parlammo del più e del meno.

Il professor Harris.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora