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La mia mano stringe quella di Aaron. Il suo braccio è pieno di sangue.

Un altro sparo, Vanessa urla e poi cade a terra.

I ragazzi nel locale urlano e poi si dirigono verso l'uscita spintonando.

Aaron cade a terra, ma non lascio la sua mano.

Guardo Marco che urla al corpo della mia amica. Filippo corre verso di noi e Sara si accascia a terra con le mani sul viso.

"Aaron" prendo il suo viso tra le mani.

"Il braccio" urla.

"Resisti" gli accarezzo il viso ed una lacrima cade.

"Non piangere" sorride appena.

"Tutte a me" singhiozzo.

"Sto bene"

"No"

Le sirene dell'ambulanza.

Alzo lo sguardo e Matteo è lì, poco distante da noi. La pistola fra le mani, un sorriso stampato sul volto.

Guarda Aaron e poi me. Alza le spalle e se ne va.

I paramedici corrono verso di noi. Altri verso Vanessa.

"Non lasciarmi la mano" dico stringendogliela.

Annuisce e fa una boccaccia per il dolore. La sua spalla perde sangue, la camicia é rossa ora.

"Signorina si stacchi" un paramedico ci stacca le mani e lo caricano sulla barella.

Se ne vanno sotto il mio sguardo.

"non toccarla" urla Marco ad un medico.

"Marco" lo chiamo avvicinandomi.

"Non toccatela" le vene gli pulsano sulla fronte e sul collo.

"Marco falla andare" gli fermo le spalle.

Le scuote e cado a terra.

"Andiamo" Filippo mi aiuta ad alzarmi ed usciamo fuori.

Poco dopo escono i paramedici con la barella di Vanessa.

"Andiamo" Sara esce trascinando Marco.

"Filippo vai con Giulia. Marco andiamo" Sara va verso la macchina.

Salgo su quella di Filippo insieme a lui e parte subito.

Seguiamo l'ambulanza.

...

Sono le 3:10a.m.

Le sedie blu nel corridoio sono scomode, le porte chiuse e le lacrime scorrono.

Aaron lo stanno operando, Vanessa anche.

Nicholas lo siamo andati a trovare, mi manca da impazzire. I medici non dicono nulla, ma io ho ancora speranze.

"Siete parenti del signor Aaron Mayer?"ci chiede un medico.

"Sì" mi alzo dalla sedia.

"Il ragazzo sta bene, abbiamo estratto la pallottola, ora sta riposando. La spalla é fasciata e non abbiamo riscontrato nessuna difficoltà" spiega.

Sospiro e Sara mi abbraccia.

"Dell'altra ragazza? Si hanno notizie?"chiede Marco.

"Vanessa Ringhi?"

Sara annuisce ed aspettiamo che parli.

"La ragazza sta abbastanza bene, ancora la stanno operando. Fortunatamente il proiettile a sfiorato il polmone non causando danni. L'operazione finirà tra poco, appena abbiamo notizie vi verremo a chiamare"

Marco sospira e questa volta sono io ad abbracciare lui.

"Il signor Mayer si trova nella stanza Duencento. Secondo piano"

"Okay, grazie mille" sorrido.

"Arrivederci" se ne va dopo un nostro saluto e saliamo al secondo piano.

"Vai prima tu Giu" Filippo mi indica con un cenno del capo la porta.

"Okay" abasso la maniglia ed entro titubante.

"Ciao" sussurro guardando il mio fratellastro.

"Siete ancora qui?"chiede.

"Sì, fuori ci sono gli altri"

"Andate a casa, è tardi" si sistema sul letto.

"neanche un grazie?" Chiedo corrugando la fronte.

"Tu mi hai mai ringraziato?"

"Per cosa?"

"Per tutte le cose che ti ho sempre fatto" urla.

"Oh ma finiscila"

"Vai a casa Giulia"

"Vaffanculo" esco dalla stanza e scendo le scale sotto lo sguardo dei miei amici.

"Giulia" Sara mi segue.

"Vado a casa, é un bastardo"

"Non puoi andare da sola. Matteo è in giro"

"Non me ne frega"

"Giulia" mi prende per un braccio.

"Mi maca Nicholas" urlo strattandonandomi dalla sua presa.

"Non possiamo farci nulla"

"Mi manca baciarlo."

"Okay, ma...ritorniamo dentro. Per favore!"

"Sara, mi dispiace" corro verso la fermata.

"Tua mamma come sta?"mi chiede una voce. "Lo sa che io sono sempre dietro l'angolo?"

Mi giro verso di lui e si alza appena il berretto da baseball rosso.

AARON'S POV

"Dove sta?"chiedo ancora.

"La colpa è tua" dice Filippo.

"Mia?" Quasi rido.

"Sì, Aaron ti devi calmare. Lo sai com'è fatta" Sara sbuffa.

"Okay. Chiamate il dottore, io esco" cerco di alzarmi dal letto, ma non ce la faccio.

"Aaron sta fermo" Filippo si avvicina.

Marco è andato da Vanessa, loro sono rimasti qui con me.

"E se le succede qualcosa?"chiedo.

La porta della camera si apre ed entra una Giulia dal labbro rotto, un braccio insanguitato ed i capelli arruffati.

Sara corre da lei ed io la fisso.

"Giulia" sussurro.

"Vado a chiamare un medico" Filippo corre fuori dalla stanza e lei scoppia a piangere.

"Sara avvicinala" le dico.

Sara la conduce verso di me.

"Che è successo?"chiedo.

"ha...ha cercato di prendermi" singhiozza.

"Matteo?"chiedo.

"c'era anche un altro uomo."

"Chi é?"

"Non lo so" scoppia a piangere.

"Eccomi" Filippo rientra seguito da un'infermiera.

"É dietro l'angolo" sussurra prima di cadere a terra, svenuta.

Eccomi!!
Scusate ragazze, ma ieri non ero dell'umore giusto per aggiornare. Sarebbe stato il compleanno di mio padre, 42 anni. Mi manca da impazzire.

Grazie a chi continua a leggere, commentate con cosa pensate accadrà ❤⬇

Io e il mio fratellastro 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora