1 mese dopo
GIULIA'S POV
Siamo a casa, la mamma con il papà sono preoccupati, Nicholas non si sveglia e non migliora. Aaron ha ancora la spalla fasciata, mentre io non posso uscire di casa da sola.
La mamma non sa nulla di Matteo, preferisco non dirle nulla.
"Ehi" Aaron apre la porta della mia stanza.
Sono sdraiata sul letto, ho appena attaccato al telefono con Federica, mia cugina.
Con loro ci troviamo benissimo, sono dolci e simpatici.
"dimmi" sbuffo.
"Che hai fatto?" Si avvicina e si sdraia accanto a me.
"Non lo so, sono giù di morale" sospiro.
"Vieni qui" mi attira a lui. Metto la testa sul suo petto e mi fa i grattini sulla schiena.
"Come stai?" Gli chiedo.
"Meglio, la spalla non mi fa male."
Il mio telefono suona e mi allungo per prenderlo dal comodino.
'Saraa'
Rispondo e la sento ridere.
"ehi" saluto alzandomi dal letto.
"Ciao! Che fai?"
"Parlavo con Aaron, tu?"
"Siamo uscite con Vanessa a fare shopping, ci raggiungi?"
"Se Aaron dice che viene sì, lo sai..."
"Sì sì, ti aspettiamo al bar nel centro commerciale. Fammi sapere"
"Sì, come mai questo shopping?"
"Sta sera c'é la festa di compleanno di Marco. Venite?" Mi chiede e sento Vanessa parlare.
"É a sorpresa" mi dice Vanessa.
"Ah, sì sicuramente"
"Okay, ci vediamo dopo!"
"A dopo"
Attacco e Aaron si alza dal letto.
"Allora?"
"Andiamo a fare shopping con loro?"ridacchio "poi sta sera c'è la festa a sorpresa di Marco"
"Okay, vestiti. Devo andare a comprare una camicia" mi sorride.
Esce dalla stanza ed entro nella cabina armadio. Mi cambio con un pantaloncino di jeans, una canotta blu e le converse blu.
Infilo i soldi ed il telefono in tasca e poi scendo.
"Aaron" lo chiamo.
Vado in salone ed é sul divano, davanti a lui Daiene la ragazza. Stanno ancora insieme, ma lei ultimamente é insopportabile. Me l'ha presentata e siamo andate d'accordo, poi ha iniziato ad odiarmi senza un senso.
"Eccola" quasi urla Daiene alzandosi.
Io dico no, ma le fidanzate dei miei fratellastri tutte così sono?
"Aaron almeno puoi accompagnarmi lì?"chiedo legandomi i capelli in una coda ordinata.
"Sì" si alza.
"No! Tu devi stare con me!" Urla Daiene.
"L'accompagno, puoi venire anche tu" le dice Aaron mantenendo la calma.
"mandala da sola, che mi frega."
"Non posso"
"Aaron tu sei il mio ragazzo, non il suo" Abbassa il tono della voce e si siede sul divano dietro di lei.
"Lascia stare, vado da sola" dico.
La promessa di quella sera non so che fine ha fatto, ricordo solo i suoi occhi, ultimamente non sono così. Da quando lei é tornata non sorride quasi mai.
"No, rimani. Daiene andiamo" le prende la mano e la tira.
"Aaron" lo fermo mettendo le mani sul suo petto e lei mi guarda male.
"Non ti preoccupare, vado da sola. Tu rimani con lei. La camicia te la compro io se ti serve." ritiro le mani e le metto in tasca iniziando a giondolare sui piedi.
"Non v..." inizia.
"Ci vediamo dopo" lo saluto con un cenno del capo ed esco di casa scoppiando a piangere.
Cammino in silenzio calciando un sassolino.
Salgo sull'autobus e mi avvicino all'autista.
"Mi scusi, passa per l'ospedale?"chiedo.
"Sì ragazza" sorride.
Sorrido anch'io e mi siedo visto che é praticamente vuoto, quale pazzo prenderebbe l'autobus d'estate? Io!
Il viaggio dura pochi minuti e si ferma alla fermata vicino l'ospedale.
Scendo e sospiro. Cammino a passo lento verso l'entrata, una coppia di anziani sorride, la bambina sorride felice.
"Marcos é proprio bello, finalmente non sono più da sola" saltella allegramente la bambina.
I signori le prendono la mano sorridendo e se ne vanno."Finalmente libertà" sospira un ragazzo uscendo dall'edificio con le stampelle.
Spingo la porta ed entro, mamma é a lavoro insieme a papà, non dovrei trovare nessuno.
Salgo le scale sorridendo appena ai dottori che incontro.
Arrivo davanti la sua stanza, la duecento otto.
Apro lentamente la porta e come credevo non c'è nessuno. Solo lui sdraiato su quel letto bianco latte. I macchinari emettono rumori strazianti, sul comodino ci sono tre portafoto.
Uno contiene una foto di noi due che sorridiamo, é stata scattata poco tempo fa, il suo braccio sulle mie spalle, i nostri sorrisi spontanei, i suoi occhi...L'altra ci siamo tutte e tre, Aaron lui e me. Io in mezzo, indosso un abito lungo, Aaron e Nicholas in giacca e cravatta. Tutti molto eleganti. Quella é della festa del compleanno della mamma.
L'altra é stata scattata lo stesso giorno di quella precedente, solo che siamo tutti e cinque, sorrisi pieni, occhi brillanti, vestiti eleganti e pensieri...spensierati.
Mi mancano quei momenti.
Una lacrima cade seguita da molte altre. Mi giro verso il mio fratellastro e gli prendo la mano.
"Mi dispiace, mi dispiace per tutto. In questi giorni non ti sono mai venuto a trovare, ma avevo paura. Tu sei chi ho sempre voluto, ma non ce la faccio. Non posso farcela, ho baciato Aaron, ti ho tradito, abbiamo fatto una promessa, l'ho fatta con lui e non con te, ho sbagliato. Mi manchi Nicho, mi manchi da impazzire. Non capisco perché ci devono mettere alla prova, se ne abbiamo già passate molte, non pensi? Ti chiedo scusa Nicholas, non sono chi fa per te...ma non ti abbandono, anzi continuerò ad amarti. Mi dispiace per tutto quello che ho fatto, mi dispiace, ma..." un beep, uno continuo, il mio cuore, il suo.
La porta si apre, come il rubbinetto delle mie lacrime, stringo la sua mano cercando di non realizzare, il suo corpo, una scossa, i dottori, che sta accadendo?
Apre gli occhi e respira affanosamente. Non ci credo...
oddio sto morendo, il mio di cuore sta battendo all'impazzita. Ho cambiato idea quattro volte ahahah spero che l'attesa del capitolo sia stata ricompesata, anzi, tutte le attese ahahahaha
Grazie ancora e ditemi cosa ne pensate ❤❤😘
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Io e il mio fratellastro 3
ChickLitLa storia va avanti. Giulia e Nicholas si amano, ma riusciranno ad andare avanti? Oppure accadrà qualcosa di sconvolgente? PREMESSA: Il libro non ha subito nessuno correzione o variazione, la storia l'ho scritta all'età di 15 anni, ero piccola, con...