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La sua mano, i suoi occhi, le braccia.

"Aaron cosa hai fatto?"urlo piangendo.

"Nulla, nulla" urla lui.

Il sangue scivola lungo il suo braccio, le nocche della mano sono completamente avvolte dal sangue, i suoi occhi, le pozze nere, sono rossi.

Chiudo la porta alle mie spalle e mi avvicino a lui che indietreggia.

"Aaron per favore" sussurro.

"Non ho fatto nulla, okay!? Non ci vado con lui" urla.

"E non ci andrai" mi avvicino e gli prendo il viso tra le mani.

"Ho bisogno di stare solo" mi dice.

"Okay, ma prima pulisciti" guardo il braccio.

Annuisce ed entriamo in bagno. Passa il braccio sotto l'acqua fredda e fisso i tagli, ogni segno che ha fa male a me, fa male vedere quei tagli. Guardo le smorfie che fa e lo abbraccio da dietro.

"Perché?"sussurro.

"Non voglio lasciarti, é colpa mia, ci sto male"

"Non é colpa tua" lo stringo dolcemente.

Prende una mia mano che é attorno alla sua vita e la intreccia con la sua.

Se la porta alla bocca e bacia appena il dorso. Sorrido leggermente e gli bacio appena la schiena.

"Non ti lascio" sussurra.

"Neanch'io Aaron"

Mi stacco e prendo le bende con il disinfettante.

Ci sediamo sul suo letto e disinfetto tutti i tagli poi fascio con la benda.

"Mi prometti che se ora scendiamo ci parli?"gli chiedo.

Annuisce appena e si alza.

Gli prendo la mano ed incastro le nostre dita.

Scendiamo le scale e l'uomo viene verso di noi.

"Parliamo" ringhia Aaron.

"Non c'é niente di cui parlare, fai le valigie che partiamo subito."

"No!" esclama Aaron facendomi sussultare.

"Non hai capito ragazzino" si avvicina di più "tu qui non ci resti, non é una domanda la mia, é un'ordine, vieni con me. Fine"

"Sentiamo un po'" Aaron mi lascia la mano "quando mai ci sei stato da quando mamma é morta eh" urla.

"Sempre"

"Mi stai prendendo in giro!?" urla e la vena sul collo si gonfia.

"Vai a prendere le tue cose" ripete l'uomo.

"No" Aaron lo spinge e cade a terra.

"Lasciami stare, lasciami vivere, non sei mai stato un cazzo per me e mai lo sarai! Quelle volte che ci sei stato hai rovinato tutto, la mamma la notte piangeva e tu, tu che eri suo fratello, la facevi piangere, mi hai sempre fatto schifo, non ti sei mai preoccupato, non hai mai pensato a come potevo stare, neanche una telefonata da quando se n'é andata, mia madre ti odiava ed é quello che provo anch'io! Odio odio odio, mi fai schifo. Adesso se non te ne vai ti gonfio di botte" urla tutto per poi ringhiare a denti stretti l'ultima frase.

Lui lo guarda con disprezzo, si alza dal pavimento di casa e sposta lo sguardo da me ad Aaron.

"Lei chi é?"chiede dopo un attimo di silenzio.

"Non sono affari tuoi"

"Rispondi, chi é questa bella ragazza" si avvicina e mi accarezza la guancia.

Poco dopo si ritrova a terra, Aaron su di lui, papà a diverli, mamma con le mani davanti la bocca.

"Aaron basta" papà riesce a dividerli.

"Vattene" urla Aaron, la sua vene potrebbe scoppiare da un momento all'altro, lui si alza, mi guarda e poi si avvicina.

"Ti verrò a trovare" sussurra al mio orecchio.

"Vai via" urla papà.

Corro verso di loro e le braccia di Aaron mi stringono a se.

Soffoco i singhiozzi contro il suo petto e lui mi accarezza la schiena.

La porta si apre e poi viene sbattuta.

"Dio mio Aaron" la donna si alza e corre verso di noi.

Aaron si addolcisce e mi lascia.

"Zia" l'abbraccia.

"Tu devi essere Giulia" mi sorride quando si staccano.

Annuisco.

"Piacere, Maria" mi stringe la mano.

"Aaron ho un po' di confusione" mi gratto la nuca.

Lui ridacchia.

"Tu e lei vi assomigliate, ma in realtà lei é sposata con tuo zio..."

"Lei é la sorella di papà, lui era il fratello di mamma" mi spiega.

"Ah" guardo la donna davanti a me e mi sorride.

"Capito" sorrido anch'io.

"Aaron non voglio trascinarti via, ma sappi che abbiamo trovato lavoro qui in città ed ora ci trasferiamo" gli dice.

"Ah bene" sbuffa Aaron.

"Già...ma lo sai che io ci sono sempre per te. É quella mezza specie di uomo che non c'é mai"

"Grazie zia" l'abbraccia di nuovo.
"Felipe, Josh andiamo" chiama i due bambini seduti sul divano.

Loro corrono verso la madre e lei prende quello più piccolo in braccio.

"Ciao Josh" sorride Aaron.

"Ciao!" sprride il bambino.

"Ciao Felipe" si abbassa e batte il cinque al bambino.

"Grazie ancora zia, vi verrò a trovare" l'abbraccia di nuovo e le bacia la fronte.

Lei sorride e mi abbraccia, saluta i miei genitori e se ne va.

Mi siedo sul divano accanto ad Aaron ed accendiamo la televisione.

Ciaoo!!! Come state?
Mi dispiace davvero tanto, i capitoli fanno schifo, ma cercherò di rimediare. Lasciate un commento, fatemi sapere...
❤❤❤ grazie a chi continua ad esserci #ioeilmiofratellastroFamily

Io e il mio fratellastro 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora