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Apro gli occhi e sono in camera di Sara. Aaron é affinco a me.

"Ehi" sussurro.

"Finalmente!" sospira.

"Che é successo?"chiedo.

"Sei svenuta per strada" ridacchia.

Annuisco e mi tiro su.

"Vanessa?"

"Sta bene, ora sta parlando con Marco nella loro stanza"

"Okay, andiamo a casa, perfavore?"

"Come mai?"si alza in piedi.

"Non mi sento bene, preferisco andare a casa"

"Okay, andiamo" esce dalla stanza e lo seguo.

"Aaron" sussurro appoggiandomi al muro prima di scendere le scale.

La testa mi gira e chiudo gli occhi.

"Ehi" risale le scale e mi prende il viso tra le sue mani.

"Ho bisogno di sedermi" sussurro.

Scivolo contro il muro e tocco il pavimento freddo.

"Andiamo" mi tira su prendendomi a mo di sposa.

Allaccio le braccia dietro al suo collo ed appoggio la testa sulla sua spalla.

Scende le scale.

"Che succede!?" Sara si precipita davanti a noi.

"Non mi sento bene" sussurro guardandola.

"Capito, rimanete a cena?"chiede.
"No, Sa, torniamo a casa" le risponde Aaron.

Lei annuisce e mi sorride appena.

"Ci vediamo domani" mi bacia la guancia.

Aaron esce dalla casa e mi mette a terra.

"Aspetta però, voglio sentire Vanessa" gli dico.

"La sentirai dopo Giu, andiamo dai" sale sulla moto e si mette il casco.

"La chiamo più tardi allora" salgo dietro di lui e mi metto il casco.

Parte ed il viaggio è breve, quando arriviamo davanti casa ci sono tre macchine parcheggiate.

Scendiamo dal veicolo e passo il casco nero ad Aaron.

Tiro fuori le chiavi di casa e le infilo nella serratura di casa, la porta fa un brutto rumore quanda la apro.

Un uomo, mia madre, mio padre, una donna e dei bambini.
Mia madre e mio padre si tengono la mano seduti sul divano, l'uomo guarda nella miadirezione e si gira anche la donna. I tratti somigliano molto a quelli di Aaron, i bambini si siedono sulle ginocchia dell'uomo e sorridono.

Mia madre si alza e mi raggiunge. La porta dietro di me si chiude e mi giro verso il mio fratellastro. Lui mi guarda senza capire.

Mamma é davanti a noi.

"Aaron sono venuti i tuoi zii" gli dice.

Lui guarda me e serra i denti.

"Perché?"chiedo.

"A quanto pare le carte dell'adozione non sono in regola e quindi andrà con loro" mi dice mamma.

"No" urla Aaron.

"No mamma" scuoto la testa.

"Io non ci vado" ringhia.

"Lo so caro, ma sono venuti per portarti con loro."

"No no e no, io rimango qui, non si sono fatti sentire, neanche una chiamata, neanche un messaggio e saltano fuori come i funghi? Assolutamente no!" dice di fretta e sale velocemente le scale.

"Verrà con noi" parla l'uomo facendomi rabbrividire, la voce roca, le mani grandi. Si alza lasciando i bambini a terra e viene verso di me.

Indietreggio e sbatto contro il muro.

"Lui é mio nipote e il suo futuro spetta a me sceglierlo"urla.

Mio padre si alza di scatto e si avvicina.

"La porta é quella se riurla di nuovo" ringhia.

"Non si é neanche presentato, la trovo dentro casa, si vuole riprendere suo nipote quando non si é fatto sentire e per di più urla" dico avanzando.

"Ragazzina ti conviene abbassare il tono" mi spinge appena.

Papà assottiglia lo sguardo e lo fulmina.

Corro per le scale ed entro nella camera di Aaron.

Il mio sguardo si posa sulla sua mano.

"Che hai fatto?"chiedo lasciando che le lacrime righino le mie guance.

Buongiorno!
Mi scuso infinitamente per il super ritardo!! Aggiornerò più spesso, penso di avere qualche idea. Magari datemi qualche suggerimento scrivendolo qui sotto nei commenti⬇
Grazie mille a tutti, infinitamente grazie ❤❤❤

Io e il mio fratellastro 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora