CAPITOLO 19

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La festa si svolge in una sala immensa decorata da tavoli colmi di robe da mangiare, musica dal vivo e champagne a volontà
«Però non hanno badato a spese» dice Mia
«Si sta fidanzando la sua unica figlia»
Cerco tra gli invitati Alessio e quando lo vedo, rimango senza parole per la sua bellezza, indossa il completo che abbiamo comprato insieme e sembra un principe azzurro.
Non il mio però.
I nostri sguardi si incontrano per alcuni secondi finché non sale uno sul palco
«Buonasera sono molto contento della gente che c'è in questo giorno, prima di lasciarvi liberi accogliamo con un grande applauso mia figlia Angelica»
E appena parte la musica  Angelica compare all'inizio delle scale poi inizia a scendere lentamente.
«Vado a prendere qualcosa da bere».
Arrivo al tavolo dello champagne
«Bello no?» domanda una signora accanto a me
«Oh si è fantastico»
«A me non è tutto sto granché, è tutto così esagerato»
«Si forse la cravatta poteva evitarla di mettere»
«Ma di chi parla?
«Lei non parlava del fidanzato?»
«Parlavo della festa»
Prima figura di merda fatta.
«Sono sua la nonna comunque»
«Giulia un'amica»
«E sei innamorara di lui vero?»
Annuisco,
«Anche lui di te, non ti toglie gli occhi di dosso»
«Davvero?»
Sento un braccio intorno alla vita
«Hai conosciuto la mia cara nonnina?» domanda Alessio
«Si abbiamo avuto un piccolo malinteso su un argomento»
«É proprio una cara ragazza»
Sorrido poi si lascia da soli, ma rimaniamo in silenzio, imbarazzati. «Serata impegnativa»
«Già»
Prendo un bicchiere di champagne per darmi coraggio
«Sei fantastica vestita così» dice, si avvicina per sussurrarmi,«peccato non poterti baciare»
Il mio cuore perde un battito
«Alessio» urla Angelica
«Dovresti andare»
Annuisce ma prima mi prende la mano
«Aprilo quando stai sola»  e raggiunge Angelica, lasciandomi sola con un foglietto tutto stropicciato.
Mi guardo intorno e nessuno sembra far caso a me, lo apro

Alle 23 ti aspetto alle scale del secondo piano.
Ale.

Sorrido con il cuore che batteva all'impazzata.
«Sei ancora più bella quando sorridi» dice qualcuno alle mie spalle
«Ci conosciamo?»
«Ci siamo conosciuti all'accademia, sono Stefano»
Ah si il cugino di Alessio
«Adesso mi ricordo»
«Ti stai divertendo?»
«Non è il mio tipo di festa» dico.
Passa il cameriere con lo champagne, lo fermo prendendolo uno e lui fa per andare
«No aspetta qua un secondo» dico bevendo tutto di un fiato il primo bicchiere, poi ne prendo altri due congedando il cameriere
«Non ti andrebbe di andare a fare due passi?»
Guardo l'ora, sono le undici meno quarto, «i miei amici mi stanno aspettando» dico allontandomi ma lui mi segue, alzo gli occhi esasperata.

Alessio's pov
Sto cercando di ascoltare la nonna di Angelica che parla ininterrottamente di quanto è contenta per la nipote quando il mio sguardo va a Giulia assieme a mio cugino.
Mi sento pizzicare dalla gelosia quando lui cerca di attirare la sua attenzione ma lei non ne vuole saperne e continua a guardare l'ora.
Anch'io in effetti non faccio altro che guardare l'ora, non vedo l'ora che siano le 23 per vederla in privato.
Le ho dato appuntamento a quell'ora perché so che alle 23 Angelica è impegnata con le sue amiche, così posso andarmene senza che lei sospetti nulla.
«Mi sta ascoltando?»
Mi sono completamente scordato di lei
«Scusami che devo proprio andare» e mi allontano ma vengo fermato dal padre «Alessio ti presento alcuni parenti visto che ormai sei uno di noi»
Mi dice alcuni loro nomi che scordo subito, visto che non sono proprio interessato alla conversazione, intanto guardo l'orologio.
Sono le 23.
«Mi permettete devo andare un attimo in bagno»  mi lasciano libero.
Corro verso le scale e la vedo aspettarmi mentre guarda alcuni quadri, la prendo per mano e la porto  in una stanza qualunque, chiudo la porta a chiave senza accendere la luce e finalmente la bacio.

Giulia's pov
Ci è voluto parecchio per liberarmi di Stefano, mi stava dietro e mi seguiva dappertutto.
Ho dovuto dirgli che andavo in bagno e volevo stare sola, finalmente mi ascolto e si é messo a parlare con altre persone.
Sono le 23, corro verso le scale e lui non c'è.
Lo attendo guardando alcuni quadri della casa di Angelica quando sento la sua mano nella mia prendendomi e mi porta in una stanza buia, non accende la luce neanche per chiudere la porta, poi sento le sue labbra sulle mie, finalmente,.

Ci stavamo ancora baciando che non sentiamo neanche che qualcuno sta cercando di entrare, ci interrompiamo
«Chi c'è qua dentro?»

"Dancing in Love"[Alessio Gaudino]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora