CAPITOLO 32

230 18 1
                                    

Alessio é salito nella stanza degli ospiti arrabbiato é vado a bussare alla sua stanza,
«Sei proprio arrabbiato arrabbiato?» domando
Non risponde ed io entro chiudendo la porta alle mie spalle,
«Dai Alessio ci siamo soltanto scontrati al supermercato, non puoi mettermi il muso questo»
«Non è il fatto che vi siete scontrati, è che non  me l'hai detto»
«Non roviniamoci la serata per questo motivo» avvicinandomi ma lui resta fermo, inizio a togliergli la giacca ma non ci sta.Allora mi fermo e mi avvio alla porta,e quando appoggio la mano sulla maniglia, sento appoggiarsi la sua sulla mia
«Resta»
«Perché mai dovrei restare? Se mi eviti?»
«Scusami, mi sono comportato da stupido»
Stavolta sono io sulle spine e Alessio inizia ad accarezzarmi il braccio e mi abbassa la cerniera del vestito, cerco di resistere ma la passione prende il sopravvento
«Sei stronzo Ale, mi tocchi tu e mi passa l'arrabbiatura»
«Posso dire la stessa così su di te» dice, mi spinge contro il letto finché non lo sento dietro, mi fa sdraiare sul letto e lui sopra di me, mi bacia sulle labbra poi scendo su tutto il corpo. Gemo.
Ma non possiamo fare troppo rumore perché ci sono i miei in casa, però non riesco a dire ad Alessio di fermarsi.
All'improvviso infila due dita dentro di me,«è emozionante sentirti cgià bagnata per me» e mi bacia, poi entra dentro di me ed io sono in paradiso.
È sempre una sensazione fantastica.
Ci addormentiamo abbracciati e sempre più innamorati.

La mattina seguente mi sveglio e non trovo Ale accanto a me, però quando mi sto alzando lo vedo entrare, «buongiorno» dice con un vassoio in mano
«Buongiorno»
«Colazione a letto»
«Vuoi proprio viziarmi»
«Adoro farti trovare le sorprese»
Arrossisco e assaggio la deliziosa colazione alla Gaudino
«Mi dispiace ma amore mio, stamattina ci faremo la barba»
«No, mi piace la mia barba»
«A me piaci in tutte le tue sfumature, ma non voglio che mi diventi un ballerino barbuto...altrimenti non ti bacio»
«Mi stai minacciando forse?»
«Si» dico con il sorriso
«Ora vediamo» dice togliendomi il vassoio mettendolo sul comodino e inizia a farmi il solletico, dove io lo soffro tantissimo
«Basta ti prego» dico con le lacrime agli occhi,«mi arrendo» e lui la smette e si lascia andare, ma io per vendicarmi glielo rifaccio ma la cosa brutta che Ale non soffre il solletico. E non gli faccio nulla.
Dopo aver scherzato scendiamo in cucina e vediamo i miei farsi anche loro le effusioni amorose. Mi schiarisco la voce per farmi vedere
«Abbiamo gente» gli ricordo
«Non solo voi potete fare gli innamorati dice,«vi stavate divertendo da morire»
Arrossisco e spero che non abbiano sentito ieri sera.
Mi squilla il cellulare, è Mia
«Scusami se non ti ho avvisato, ma mi sono completamente dimenticata, quanto sei arrabbiata da uno a dieci?»
«Dieci, no scherzo, ti ho chiamato per dirti che quella di danza vi vuole parlare»
«Le hai detto che torniamo domani?»
«Si ma lei non vuole sentire scuse e oggi vuole vedervi»
«A me non importa, se ne farà una ragione perché noi ritorniamo domani»
«Come procede la vacanza? Come sta tua madre?»
«Sta meglio di me ma non mi vuole dire che cosa nasconde»
«E con Alessio?»
«Una meraviglia, e te con Michele?»
«Benissimo grazie»
«Be con due camere libere»
«Scema, mi stanno chiamando a domani»
«A domani» dico e chiudo la chiamata.
«Che volete fare?»
«Non so shopping? C'è un centro commerciale fantastico qua» dico
«Allora vada per il centro commerciale»
Mi arriva un sms, era da Martina
"Per stasera tutto apposto??"
Mi viene un'idea
"Ma se spostiamo l'orario e ci vedessimo al centro commerciale..tipo adesso??"
La sua risposta non tarda arriva
"Ci sono,almeno faremo vedere ai nostri Romeo che cosa facevamo"
Mi vergogno di quello che ho fatto da adolescente, ma è stato molto divertente.
"Ahahahah secondo me ci lasciano"
«Abbiamo un appuntamento con Martina e il suo fidanzato al centro commerciale tra poco»
«Ma non era la sera?
«Abbiamo posticipato, ti dà fastidio?» dico
«No» dice.
Mi vado a lavare mentre lui si cambia il bagno.
Ritorno in camera con un asciugamano addosso e caccio dalla stanza Alessio nonostante lui voleva rimanere
«Necessito un po' di privacy» dicl
«Privacy addirittura, sappi che conosco il tuo corpo meglio di quanto lo conosci tu stessa dso quali sono i tuoi punti deboli»
Può essere più eccitante di così??
Decido di indossare dei jeans e una  semplice, un po' di matita ed eyeliner, stivaletti e sono pronta.
«Andiamo con la tua macchina» dice
«Poi dovremo fare quel discorsetto su quando prenderai la patente» dice
«Vedi di farle cambiare idea su questo argomento, ci ho provato un anno a convincerla-»
Sbuffo, «non mi va di parlarne adesso» dico e salgo dal lato del passeggero.


Arriviamo al centro commerciale quasi in contemporanea,
«Lui è Giovanni» dice Martina felice
«Giulia e lui è Alessio, si é molto timido»
«Non è vero»si lamenta Alessio
«Tanto ti amo lo stesso amore» dice baciandolo.
Tutta la mattina giriamo il centro commerciale parlando del più o meno quando ci fermiamo ad un negozio di cartoleria
«Qevi comprare qualcosa?»
«Si, dovrei comprare delle parrucche rosa»dice Martina.
Non posso che ridere é i ragazzi non capivano perché ridevamo
«Qua dentro è successo una delle figure di merda più epocali della storia di Giulia»
«Martina no»
«Dai voglio sapere che ha fatto la mia fidanzata» dice Alessio
«Era carnevale e Giulia si era presa una cotta per un commesso, che all'epoca aveva diciotto anni e lei per attirare l'attenzione aveva comprato due parrucche rosa perché è stata beccata da una sua collega a fissarlo ma la cosa peggiore che è stato lui a servirci»
«Avevo solo quindici anni»
«E alla fine con il ragazzo?»
«Niente, siamo usciti per volta sola e mi ha detto che sono troppo piccola per lui però sono contenta di non essermi messa con lui, adesso è in carcere per spaccio»
«Ma non mi dire? Sembrava tanto un bravo ragazzo»
«Andiamo a mangiare?»
«Si»
Andiamo al Mc dopo aver preso prendiamo posto in un unico posto libero per quattro persone.
Quando dall'altra parte della sala vedo Emanuele con i suoi amici, i nostri sguardi si incontrano e sono io che distolgo lo sguardo.  Sono sicurissima di amare Alessio più di un altro cosa, ma non posso neanche negare che rivedere Emanuele mi ha fatto qualche effetto.
È ancora quel bel ragazzo che era da adolescente.
«Giulia ci sei?»
«Si»
«Mi accompagni al bagno?»
«Si» dico alzandomi e andiamo al bagno.
Mentre però stoo aspettando che Martina uscisse dal bagno, qualcuno mi spinge nel bagno per disabile e chiude la porta
«Finalmente soli, io e te» dice
Riconosco questa voce, è di Emanuele
«Che ci fai qua?»
«Quello che ci fai tu»
«Apri la porta»
«No»dice, si avvicina a me e inizia ad accarezzarmi il braccio, non potei negare di avere sentito dei brividi
«Secondo me ti faccio lo stesso effetto che ti facevo da piccola≥ dice, è pericolosamente vicino alle mie labbra
«Ti sbagli, io sono innamoratissima del mio fidanzato»
«Non ti credo, se ti baciassi, penso che ti scioglieresti tra le mie braccia»
Le sue labbra scendono sul mio collo mentre le sue mani accarezzano il mio corpo.
Lo vorrei fermare perché è sbagliato, io amo Alessio, ma non riesco a parlare
«Emanuele ti prego no»
Però quando le sue labbra sono sulle mie, mi lascio andare e ricambio il bacio.



...

"Dancing in Love"[Alessio Gaudino]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora