Capitolo 5 {il punk}

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Le sette di mattina.
La sveglia suonava nella stanza di Hui e il ragazzino la spense per non sentire più il rumore assordante di quell'aggeggio.
Il ragazzino fece uno sbadiglio abbastanza rumoroso e poi si alzò da letto per andare a vestirsi.
Prese una felpa blu, una maglietta a maniche corte bianca, dei pantaloni stretti color beige e per i piedi delle comuni scarpe bianche.
Dopo essersi vestito e anche lavato, Hui scese nel salone per fare colazione.
Doveva sbrigarsi, anche se era presto non voleva fare tardi al suo primo giorno di scuola.
Hui finì di bere il bicchiere di latte e poi, dopo aver preso il pranzo preparato da sua madre, uscì di casa dove c'era suo padre che lo aspettava già in macchina.
Con sé aveva il suo inseparabile zainetto a forma di coniglio e anche se poteva sembrare da bambino, lui lo amava immensamente.
Il ragazzino salì sull'auto e appena si sedette il padre lo salutò con una carezza sulla testa.


《Bene, andiamo Hui.》


Albert partì con velocità e dopo pochi minuti arrivarono davanti alla nuova scuola di Hui.
Il ragazzino guardò quel nuovo ambiente e appena vide tutti quegli studenti davanti alla scuola, si sentì un po' a disagio.
Qualcosa lo bloccava e quella cosa era la paura che scorreva nelle sue vene.


《Allora, siamo arrivati...allora Hui non scendi? 》


《...io ecco...ho paura papà...》

Albert appoggiò una mano sulla spalla di suo figlio e poi cercò di tranquillizzarlo.
Non gli piaceva vederlo così, ogni volta che lo vedeva triste o spaventato Albert ci rimaneva molto male.



《Andiamo Hui, vedrai che andrà tutto bene. Lo so che può sembrarti difficile entrare in una scuola nuova ma vedrai che ti farai qualche amico.》


Albert fece un sorriso e questo fece tranquillizzare un po' il ragazzino.

《Va bene papà...allora io vado.》

Il ragazzino scese dall'auto, salutò suo padre e poi si avvicinò vicino alla sua nuova scuola.
Sentiva una forte agitazione dentro al suo corpo, aveva paura di finire in qualche luogo sbagliato o di essere picchiato da qualcuno.
Non era mai andato a scuola e sapeva benissimo che non sarebbe mai riuscito a fare amicizia con qualcuno.
Il ragazzino entrò nell'edificio e subito andò nella segreteria.
Chiese informazioni alla segretaria e questa gli chiamò un professore che potesse accompagnarlo nella sua classe.
Dopo qualche minuto, si avvicinò a lui una donna dai capelli corti a caschetto color castano e portava degli occhiali neri che coprivano i suoi occhi marroni.

《Tu sei Hui Long Schwark Kaiser VIII?》

《Si signora...》

《È un piacere averti qui! Prego seguimi, gli altri tuoi compagni sono già in classe.》

Quelle parole gli fecero paura.
L'immagine dei compagni all'interno della classe lo spaventava a morte.

"Chissà cosa penseranno di me appena mi vedranno..."

Pensava il ragazzo e non riusciva a togliersi quel pensiero dalla mente.
Guardava il pavimento mentre camminava e dopo pochi passi arrivarono davanti ad una porta, la sua classe.
La professoressa aprì la porta e subito tutti gli studenti si sedettero ai loro posti.
La donna entrò e dietro di sé camminava il ragazzino.
Alcune persone dicevano qualcosa, li sentiva sussurrare e questo non lo rendeva felice.

《Buongiorno ragazzi! Questo è il vostro nuovo compagno di classe! Si chiama Hui, è originario dalla Cina ma è da ormai otto anni che vive qui, accoglietelo bene! Hui c'è un posto vicino a quella ragazza, vai da lei.》


Hui annuì e si andò a sedere al primo banco dov'era seduta una ragazza.
Appena si sedette, il ragazzo sentì le voci dei suoi compagni dire qualcosa.
Alcuni erano commenti positivi, altri negativi, quello che sapeva è che si sentiva molto a disagio.
Hui voleva tanto trovare un amico o un'amica all'interno della classe ma tanto lo sapeva che nessuno avrebbe mai voluto parlare con un ragazzo cinese.









La lezione finì e tutti i compagni uscirono dalla classe per andare a prendere i libri nei loro armadietti o per fare semplicemente una pausa caffè.
Hui andò verso il suo armadietto anche se doveva ancora cercarlo visto che per ora aveva solo delle informazioni scritte su un foglietto bianco stropicciato.
Camminò per tutta la scuola finché arrivò al suo armadietto.
Stava per avvicinarsi ma venne fermato da un ragazzino che gli tagliò la strada e dallo spavento Hui cadde a terra.
Dietro a quel ragazzino lo rincorreva un altro ragazzo che si fermò proprio davanti agli armadietti dove stava Hui.

《Bravo continua a scappare!...che codardo...》

Quando quel ragazzo si girò, Hui riuscì a vederlo completamente.
Era un ragazzo alto e magro.
I suoi capelli erano di un colore nero come la pece ed erano lunghi fino a metà collo.
I suoi occhi erano color verde smeraldo.
Sulle orecchie aveva molti orecchini e il suo look era chiaramente quello di un ragazzo punk.
Hui, smise di vederlo per un attimo e poi si alzò da terra altrimenti qualcuno lo avrebbe schiacciato.
Il ragazzo dai capelli neri notó subito che lo stava guardando e il suo volto divenne molto serio.

《Cos'hai da guardare nano?》

La voce del ragazzo aveva un tono molto serio e Hui si sentì molto a disagio appena capì che stava parlando con lui.


《I-io...niente...s-sto solo andando al mio armadietto...》


Hui si girò velocemente, andò davanti al suo armadietto ma quando inserì la combinazione riportata sul foglietto si rese conto che la serratura non voleva girare.
Riprovò più volte ad aprirlo ma era talmente debole che non ce l'avrebbe mai fatta.

《Ti serve per caso una mano?》



Hui si girò e dietro di sé c'era ancora quel ragazzo dai capelli neri che lo guardava con un'espressione meno seria.


《Io...ecco...forse...》


《Lascia fare a me, questo armadietto è stato il mio l'anno scorso ed ha la serratura un po' vecchia.》


Il ragazzo, con un gesto deciso e un po' violento, aprì l'armadietto e Hui nel vedere com'era forte, rimase a bocca aperta.


《Ecco qua nano, ora puoi prendere i tuoi libri.》


《...g-grazie mille...》



Hui ripose i libri che la prof gli aveva appena consegnato all'interno di esso e poi prese solo con sé un quaderno dove avrebbe preso gli appunti durante la mattinata.


《Tu sei quello nuovo vero? Ho sentito dire che nella scuola sarebbe arrivato un ragazzo straniero...come ti chiami?》


《...H-Hui...》

《Hui? Certo che hai proprio un nome strano! Io mi chiamo Cory.》



Proprio quando finì di parlare la campanella suonò ed alcuni studenti stavano tornando con fretta nelle loro classi.

《Beh ora devo andare, faresti meglio a non startene da solo per il corridoio della scuola...sai...gira gente poco affidabile.》


Dette quelle parole, Cory si mise a ridere con un tono quasi da maniaco e poi se ne andò via raggiungendo un gruppetto di studenti in fondo al corridoio.
Ad Hui tremavano le gambe, quel ragazzo gli aveva fatto una strana impressione e la cosa che gli preoccupava era doverlo incontrare ancora per i corridoi della scuola.




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E finalmente Cory entra in scena!

E niente...visto che non so che dire...al prossimo capitolo!❤

《Tu Sei Il Mio Futuro》《Sie Sind Mein Zukunft》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora