Capitolo 35 {sofferenze}

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I giorni passavano e le cose non cambiavano neanche di una virgola.
Cory era sempre lì, fermo, steso su quel letto e non dava segni di vita.
Ormai la notizia si era sparsa, i compagni di classe del corvino erano a venuti a saperlo e tutti erano passati a vedere come stava.
E l'unico che restava lì, giorno e notte, per guardare e occuparsi del suo ragazzo era proprio Hui.
Il ragazzino stava perennemente vicino al corvino, era la sua unica ragione di vita e quando i suoi genitori lo vennero a sapere, capirono quanto Hui fosse veramente legato a Cory e quanto quella notizia lo avesse scombussolato del tutto.
Hui mangiava poco, si ritirava sempre in casa e usciva solo ed esclusivamente per andare da Cory durante gli orari di visite.
Ada e Albert stavano iniziando a preoccuparsi, non avevano mai visto loro figlio comportarsi in quel modo e più i giorni andavano avanti e più Hui si demoralizzava e si rinchiudeva in se stesso.
Quel mattina, il rosato si svegliò in ospedale, i rumori dei macchinari lo svegliarono e anche la luce del sole fece il suo lavoro puntando i raggi sul volto del ragazzino.
Si era offerto di passare la notte nella stanza dove si trovava Cory e non era riuscito a dormire molto.
Ogni minuto si svegliava per controllare che il corvino stesse bene o che qualcosa fosse cambiato ma la situazione era sempre la stessa.
Appena si svegliò, nella stanza entrò anche un'infermiera e dietro di lei la seguiva un dottore.

《Buongiorno Hui, grazie per aver passato la notte assieme a Cory.
Ora dobbiamo lavarlo e vedere se qualcosa è migliorato...ti chiediamo di tornare dopo mezzogiorno durante le ore di visita.》

《Va bene...》

Hui si alzò dalla sedia di legno e diede una carezza sulla fronte del corvino.
La sua pelle era fredda, come quella di un cadavere.

《Ciao Cory...ci vediamo dopo, torno presto non ti preoccupare.》

Il rosato salutò i due e se ne andò da quella stanza ma prima di uscire guardò un'ultima volta Cory.
Vederlo su quel letto lo faceva stare male anzi malissimo.
Come poteva andare avanti senza il suo ragazzo? Non ce l'avrebbe mai fatta ma doveva darsi una regolata e continuare a vivere senza il suo amato Cory.
Uscì dall'ospedale e si incamminò verso la scuola.
Il ragazzo guardava per terra, senza pensare a ciò che c'era attorno a lui e non badava se per caso spintonava qualcuno o andava contro qualcosa.
Arrivò a scuola dopo qualche minuto e andò alle macchinette a prendersi un caffè caldo.
Era stanco, non capiva più cosa stesse succedendo attorno a lui e in quel momento voleva solamente dormire.
Prese il caffè e lo bevve con molta fretta, anche se era bollente non gli interessava, ormai non sentiva più quel genere di dolore.
Appena finì di bere il caffè se ne andò sul retro della scuola, non aveva voglia di seguire le lezioni e poi quello era il posto dove andava con Cory quando non avevano voglia di seguire le lezioni.
Uscì e andò a sedersi su un gradino, è li che i due si sedevano e passavano le ore, parlando del più e del meno.
Il ragazzino iniziò a piangere e si portò le mani sulla testa, stringendo i suoi capelli con molta forza.
Fece qualche urlo di disperazione e diede un calcio ad un sasso che era lì per terra facendolo andare a sbattere contro un muro.

"Cory...oh Cory...torna da me, ti prego. Non puoi lasciarmi solo."

Il ragazzino si asciugò le lacrime e i suoi occhi erano già gonfi.
Mise le mani in tasca e sentì un oggetto all'interno di esse.
Tirò fuori l'oggetto e nella sua mano si ritrovò un coltellino, uno di quelli piccoli.
Hui si ricordò che quel coltellino glielo aveva dato Cory, per difendersi da delle persone estranee o che gli davano fastidio.
Il ragazzo strinse il coltellino e se lo rimise in tasca, era l'unica cosa più cara che aveva in quel momento.






Passarono tutte le ore della mattinata e Hui non era neanche entrato in classe per seguire una lezione.
Era rimasto a piangere per tutto quel tempo ed aveva avuto anche la tentazione di tagliarsi per sfogare la sua rabbia ma si era trattenuto per non fare cose peggiori.
Il ragazzo si passò una mano fra i capelli e poi si alzò, era ora di tornarsene a casa.
Ma prima che potesse andarsene via, sul retro arrivò un ragazzo.
Hui lo conosceva, era un tale che veniva sempre lì ed era un ragazzo poco affidabile.
Quando c'era Cory però, il ragazzo non osava mai avvicinarsi a loro, invece in quel momente Hui era completamente solo, era una perfetta preda.

《Ma guarda il rosato! Ed è anche da solo...ora che non c'e Cory finalmente posso venirti vicino.》

《Stammi lontano...non è il momento giusto...》



Hui fece per andarsene ma il castano lo fermò, prendendolo per il braccio e lo trascinò verso il muro sbattendolo con molta forza.
Il ragazzo si mise davanti a lui, emanava un odore di alcool, era insopportabile.

《Scherzi? Finalmente sei da solo e posso farti tutto ciò che avevo in mente fin dall'inizio.》


Il castano portò una mano sul corpo del più piccolo ed iniziò a toccarlo nei posti meno desiderati da Hui.
Il ragazzino cercò di urlare ma quel ragazzo gli coprì la bocca con la sua sporca mano per non farlo sentire a nessuno.
Improvvisamente però al ragazzino venne in mente l'unica soluzione possibile in quel momento.
Portò la mano sulla sua tasca e tirò fuori il coltellino per poi far entrare la lama affilata nel corpo del ragazzo più grande.
Quest'ultimo fece un balzo all' indietro e mise una mano sul fianco che iniziava a perdere del sangue.


《CHE TI SALTA IN MENTE IDIOTA? ADESSO TI FACCIO FUORI!》


Il ragazzo fece per tirargli un pugno ma Hui fu più veloce e gli infilzò ancora il coltello nella pancia facendo affondare la lama ancora più a fondo.
Il castano cadde a terra iniziando a urlare per il dolore e il rosato non si fermò lì.
Gli tirò un calcio nella pancia facendogli uscire del sangue dalla bocca e perse completamente il controllo di tutto ciò che stava facendo.
Lo sguardo di Hui si era fatto più cupo, sul suo volto era stampato un sorriso sadico e sembrava che provasse piacere nel vedere il ragazzo ai suoi piedi soffrire in quel modo.
Continuò a fargli del male finché non vide che il ragazzo era stremato.
Non arrivò al punto di ucciderlo ma si era avvicinato, i suoi pensieri ormai erano un concentrato di pura pazzia.
Hui mise il coltello nella tasca della sua felpa e diede un ultimo sguardo al corpo mezzo morente del castano.


《Ti avevo avvisato...non penserai più di darmi ancora fastidio...》


Hui si girò facendo un sorriso sadico e se ne andò via da scuola con quel sorriso stampato in volto.
Era l'inizio di una nuova vita, il ragazzino cinese era diventato un'altra persona.




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Hui ora è uno yanderello!
Senza Cory si è proprio lasciato andare!
Come finirà?
Si scoprirà nei prossimi capitoli uvu!



《Tu Sei Il Mio Futuro》《Sie Sind Mein Zukunft》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora