Capitolo 36 {psycho}

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Hui stava tornando a casa.
Continuava ad avere quel sorriso maniaco sul volto e nella sua mente continuava a vedere l'immagine del ragazzo steso a terra che aveva attaccato.
Si sentiva bene, finalmente per una volta era riuscito a difendersi anche se lo aveva fatto in una maniera eccessiva.
Eppure, in quel momento, il rosato non aveva alcun rimorso, anzi si sentiva fiero per quello che aveva fatto.
Non gli importava del fare del male alle altre persone anzi provava solo piacere nel vederle stare male.
Quando arrivò a casa, chiuse la porta con molta violenza e questo fece scattare la madre che andò subito a vedere chi fosse.

《Ah? Hui sei tu...pensavo fosse tuo padre...》

La madre si avvicinò e capì subito che c'era qualcosa di diverso nel suo dolce Hui.

《Tesoro va tutto bene? Ti vedo strano...》

《Pff va tutto bene mamma...vado in camera e non mi disturbare.》

Rispose con molta freddezza alla madre e se ne andò in camera sua senza neanche degnarla di uno sguardo.
Ada rimase perplessa dal suo comportamento, non era proprio da Hui comportarsi in quel modo.
Il ragazzino entrò nella sua stanza e si stese sul letto.
Tirò fuori dalla sua tasca il coltellino con cui attaccò il castano sul retro della scuola e si mise a guardarlo.
Era ancora sporco di sangue, non si era neanche preso il peso di lavarlo o di avvolgerlo in un fazzoletto.
Il ragazzino fece una risata abbastanza sadica e tirò il coltellino su il muro anche se questo cadde e non riuscì a penetrare nella parete.
Hui abbracciò il cuscino guardando fuori dalla finestra con ancora quel sorriso stampato sul volto e poi, all"improvviso, il telefonino iniziò a suonare.

《Pronto? Sono occupato vedete di essere veloce!》

《Hui sono Samantha...la sorella di Cory...》

Appena il ragazzino sentì ''Cory'' si calmò all'improvviso e tornò ad essere il ragazzino impacciato che era prima.
Solo Cory riusciva a farlo tornare com'era prima, lo faceva ritornare il ragazzino che era normalmente.

《Samantha? S-si dimmi tutto.》

《Stasera vorresti venire tu a fare il turno di notte? Se non puoi mi fermo io...sei sempre disponibile ma è giusto che anche tu ti riposi.》

《No vengo io! Non è un peso per me, arrivo subito.》

Hui si alzò da letto e dopo essersi cambiato, scese le scale per andare verso l'ospedale.
Prima di uscire di casa si fermò a salutare la madre che era ancora sbalordita.

《M-mamma, sto andando da Cory, starò lì a dormire quindi non ti preoccupare.》

《Ma certo ma...tu stai bene?》

《Certo che si mamma...sto bene...non ti preoccupare, è tutto ok.》

Il rosato aprì la porta e corse il più velocemente possibile verso l'ospedale e ci arrivò qualche minuto dopo.
Andò verso la sala di Cory e quando entrò nella camera dove si trovava, sentì il suo cuore riscaldarsi.
Si avvicinò al corvino e si sedette sulla solita sedia su cui passava tutte le notti.

《Ciao Cory...eccomi sono tornato, proprio come ti avevo promesso...》

Hui accarezzò la fronte del corvino e poi passò una mano sui capelli neri del ragazzo.
Erano belli, morbidi, proprio come piacevano a lui.

《Lo sai ti vedo bene oggi...la tua pelle si è colorata un pochino di più...oh Cory...》

Il ragazzino strinse la mano di Cory e si mise ad accarezzarla.
Era sempre fredda, la temperatura sembrava che non volesse cambiare.
Non dava alcun senso di miglioramento, Hui ormai aveva sperso tutte le speranze.

《Lo sai Cory...oggi sono riuscito a difendermi da un ragazzo che voleva attaccarmi, saresti stato fiero di me...per la prima volta sono riuscito a farmi valere.》

Hui fece un piccolo sorriso e poi diede un bacio sulla guancia di Cory.
Si sentiva molto stanco e anche se non era tardi al ragazzino venne subito sonno.
Si appoggiò sulla pancia del corvino con la testa e si addormentò subito, senza alcuna esitazione.
La notte passò lentamente per il ragazzino dai capelli rosa.





La mattina seguente, Hui era già arrivato a scuola e come al solito stava bevendo una tazza di caffè.
Doveva passare un'altra giornata senza Cory e visto che era da solo, il suo lato sadico era tornato a farsi sentire.
Mentre stava bevendo il caffè, il ragazzino si stava incamminando per i corridoi quando passò davanti all' aula di teatro e da essa uscì Dalila.
La ragazza era molto triste e appena vide Hui, il suo cuore si fermò.
Per un attimo i due si guardarono, senza dirsi neanche una parola e poi Hui riprese a camminare, ingorando totalmente la violetta.

《Hui!...aspetta...》

Dalila lo prese per il braccio fermandolo e il ragazzino si girò guardandola con un'espressione di pura rabbia e sadicità.

《...volevo parlarti.》

《Non ho intenzione di sprecare il mio fiato con te.》

Hui la spintonò facendola indietreggiare dentro l'aula di teatro e per un soffio rischiava di cadere all' indietro su quelle scale.
Dalila guardò con gli occhi sgranati il ragazzino che aveva davanti ed era parecchio agitata, il comportanento di Hui era parecchio strano.

《Hui cosa ti prende?》

Il rosato non parlava, si limitò ad andare avanti a Dalila e la guardava con lo sguardo di qualcuno che voleva scorticarla.

《Non ti deve interessare Dalila...devi starmi lontano...anzi devi stare lontana da me e da Cory. Lo so che è colpa tua, è per colpa tua se Cory è ridotto in questo stato! Sei entrata nella sua vita e lo hai rovinato!》

Dalila iniziò a indietreggiare e Hui avanzava verso di lei.
Il suo sorriso faceva accapponare la pelle alla ragazza, cosa gli stava succedendo? Dov'era finito il ragazzino innocente che non sapeva neanche rispondere ad un offesa?

《Tu sei un'arpia...una strega...Cory non ti ha mai sopportato e tu hai continuato a infastidirlo! DEVI STARGLI LONTANO HAI CAPITO? SPARISCI DALLA NOSTRA VITA E NON FARTI PIÙ VEDERE!》

Hui tirò fuori il coltellino dalla sua tasca e stava per attaccare la ragazza ma la campanella suonò proprio in quel momento e tornò ad esserci movimento nella scuola.

''Accidenti...proprio adesso.''

Il rosato mise via il coltello e si girò uscendo dalla sala teatrale.
Dalila era spaventata, cadde a terra, le gambe le tremavano e dai suoi occhi scendevano delle lacrime.
Aveva paura, se la campanella non fosse suonata sicuramente sarebbe finita male.
Non era più al sicuro.

Hui correva per i corridoi, attorno a sé tutto era così confuso.
Non riusciva più a comprendere cosa fosse vero e cosa invece era frutto della sua pazza immaginazione.
Il ragazzino arrivò in bagno e si sedette sulla tavolozza del primo bagno in cui capitò.
Si mise le mani nei capelli e li strinse con molta forza, sembrava che volesse strapparseli dalla rabbia che provava in quel momento.
La pazzia stava prendendo il controllo del suo corpo e il suo battito cardiaco era aumentato di parecchio.

"È tutta colpa di quella strega...mi ha rovinato...lei è la rovina, la odio, la odio!"

Hui tirò fuori dalla tasca il suo coltellino e lo stringeva nelle sue mani.
Era fuori controllo, era impazzito.
Il rosato iniziò a affondare il coltello nelle sue braccia e il sangue usciva da esse cadendo sul pavimento del bagno.
Non riusciva ad andare avanti, la sua vita era solo uno schifo.
Il ragazzino fu preso dalla pazzia e come ultimo gesto estremo, dopo essersi ferito il braccio, si taglio un dito con quel coltello che era diventato la sua disgrazia.
Iniziò a ridere come un sadico e il sangue continuava a scivolare lentamente sul pavimento.
Ma tutto finì non appena la sua vista iniziò a offuscarsi.
Hui lasciò cadere a terra il coltellino e svenne proprio qualche secondo dopo.
Un urlo di uno studente attirò l'atrenzione di tutti gli altri.

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Lo so, lo so, un po' estrema come cosa vero? Ma ho dovuto fare per forza questa scena!
Ma vi dico già che Hui non è in pericolo uvu
No problema gente!

《Tu Sei Il Mio Futuro》《Sie Sind Mein Zukunft》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora