"Dai Timmy ridammelo!"
"Lo sai cosa voglio"
"EDDAIIII"
"Eh eh,lo sai,un bacio per il libro"
"Certo che sei proprio stupido"
Mi avvicinai a lui e gli stampai un bacio a fior di labbra. Lui sorrise,e mi porse il libro,i nostri nasi ancora a sfiorarsi. Sorrisi di rimando mentre gli afferravo la mano,e continuammo a camminare per il corridoio. Eravamo diretti in giardino,era l'unico posto dove potevamo stare insieme,togliendo la sala grande e le volte che riusciva a sfuggire al signor Gazza e presentarsi in camera mia dopo il copri fuoco.
Da quando avevamo ufficializzato la cosa,la maggior parte delle ragazze che passavano mi guardavano in modo truce,o invidioso, oppure il tipico sguardo:che fortuna,stai con Tim Sporse!"Ma che gli fai? È sempre euforica da quando sta con te!"
Aveva chiesto un pomeriggio Lorelay,riferendo la domanda a Tim.
"Io? Niente! Mi limito ai complimenti,e qualche bacio quando ci scappa"
E poi ci eravamo baciati.
Una volta usciti,l'aria frizzante ci colpì in pieno viso,come per ricordarci che l'inverno era alle porte. Mi strinsi nella mia sciarpa,mentre un braccio di Tim mi circondava le spalle. Scegliemmo una panchina e ci sedemmo.
"Allora,come sta tua sorella?"
Avevo conosciuto la sorella di Tim qualche giorno dopo la confessione. Ero rimasta shockata quando avevo scoperto che era una ragazzina corvonero del primo anno. Capelli lunghi e scurissimi, occhi di ghiaccio e corporatura minuta. L'unica cosa che la differenziava dal fratello era la montatura a lenti spesse che portava sul naso. Si chiamava Denise. Era simpatica,ma si distingueva anche nella parlantina,più raffinata,esattamente come i suoi atteggiamenti e le sue movenze. Avevo saputo che aveva contratto una brutta influenza,ed ero anche passata a fargli un saluto.
"Bhe,molto meglio. È rimasta contenta della tua visita,dice che ti adora"
Mi aveva risposto lui,con un sorriso. Io lo avevo baciato sulla guancia,ed avevo aperto il libro di pozioni. Ma si rivelò tutto inutile quando Tim lo prese e lo richiuse.
"Oggi non ho voglia di guardarti studiare"
Mi aveva spiegato. Ed io avevo semplicemente sorriso. Sorridevo sempre in sua compagnia. Eragonia diceva che ero più solare e rilassata,e anche la McGranitt se ne era accorta,facendomi notare la mia espressione serena. Mi trovavo bene con Tim. Mi trovavo bene quando passeggiavamo mano nella mano,quando mi accarezzava i capelli,quando mi faceva un complimento,guardandomi negli occhi. Mi trovavo bene anche nelle noiosissime ore passate sugli spalti ad osservarlo mentre si allenava come battitore della squadra serpeverde di quidditch.
Avevo avvertito anche mio padre della sua compagnia. Certo,ci avevo girato attorno con varie lettere,ma alla fine gli avevo rivelato di essermi messa con un serpeverde del sesto anno. Se dicessi che nella lettera di risposta non vi erano minacce di morte per Tim,mentirei spudoratamente. Alla fine se ne era fatto una ragione,aveva superato la gelosia di padre e mi aveva detto che,se mi rendeva felice,lui approvava."Ma un solo passo falso,e questo Tim se la vedrà con me"
Riportava l'ultima frase della suddetta lettera.
"A cosa pensi?"
Tim mi riportò alla realtà con quella domanda.
"A te,a me,a noi"
E sorrisi per l'ennesima volta quando il suo sorriso si posò sulla mia fronte.
Harry's Pov
Mi maledissi in quel preciso istante per aver deciso di andare a cercare Ron in giardino. Tra tutte le panchine,tra tutti gli studenti,proprio loro due? Era come se il destino volesse farmi sbattere la testa contro la mia stupidità, come per dire:"non ti sei deciso? Bene,perché lei l'ha fatto".
Li ritrivavo ovunque: in sala grande,in giardino,e avevo beccato Tim che saliva verso il dormitorio femminile Rosso-Oro. Come aveva fatto a sorpassare il quadro della signora grassa e a scappare dalle grinfie di Gazza,non lo potevo sapere. Sapevo solo che volevo prenderlo a sberle,perché lui non meritava Sophie. Nessuno la meritava. Nemmeno io. E allora perché faceva male,vederli anche solo tenersi la mano? Perché non riuscivo a concepire il fatto che lei avesse scelto lui?
Quando mi accorsi che forse ero rimasto fermo troppo tempo a fissarli,mi diressi in cerca di Hermione. Avevo bisogno di un consiglio femminile.
Cinque corridoi, dieci sbuffi e varie imprecazioni dopo,la trovai in biblioteca. Mi avvicinai a lei e gli spiegai la situazione,senza mezzi termini."Dovresti innanzitutto scusarti con lei. E non aspettarti che cadrà ai tuoi piedi all'istante,devi riacquistare la sua fiducia"
"E come...come faccio?"
"Parlaci,aiutala con i compiti,chiedile come sta,o come sta Sirius,insomma,devi ricominciare da zero"
"Grazie Herm,ti sono debitore!"
Avevo quasi urlato,mentre uscivo. Mi incamminai diretto in camera mia,pensando alle parole da usare. Girarci intorno? Andare dritto al sodo? Farcela arrivare? Erano tutti pensieri che mi tormentavano. Rimasi in camera mia,saltando addirittura la cena.
Quando finalmente mi decisi,erano più o meno le nove. Scesi gli scalini in fretta, diretto in sala grande. Ma quando ero sul punto di uscire,mi accorsi delle tre figure sedute sul divano rosso. Mi girai e presi un bel respiro."Scusate il disturbo. Sophie,possiamo parlare?"
Mi schiarii la voce
"In privato?"
Ok,tecnicamente è lunedì, ma facciamo finta che sia ancora domenica.
Sono tornata con un nuovissimo capitolo!!
Finalmente Harry si è deciso a chiedere scusa! Era ora! Non credete?
Che farà Sophie? Accetterà?
Vi do la buona notte (o buongiorno?) con questo dilemma
Noche❗
•sese•✨
STAI LEGGENDO
•scruta la mia anima•||Harry Potter||IN REVISIONE
Fiksi PenggemarCi avreste mai creduto che Sophieanne Emily Black, figlia di Sirius Black, si fosse presa una cotta per Harry Potter nonostante il suo ragazzo?